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3 titoli destinati a nuovi massimi con l’arrivo del tapering della Fed

Pubblicato 03.11.2021, 13:54
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Di seguito esamineremo tre comprovati titoli di successo sull’anno in corso, destinati a registrare ulteriori guadagni quando la Fed darà il via al tapering dei suoi acquisti di bond.

1. Nucor 

  • Performance sull’anno in corso: +101,6%
  • Capitalizzazione di mercato: 31,2 miliardi di dollari

Il titolo di Nucor (NYSE:NUE), più che raddoppiato dall’inizio del 2021 grazie alla potente combinazione di un’impennata dei prezzi dell’acciaio e del boom della domanda per i suoi prodotti siderurgici, sembra pronto ad un ulteriore apprezzamento nei prossimi mesi, persino con una Fed meno cauta.

In quanto principale produttore di acciaio negli Stati Uniti, Nucor è destinato a beneficiare dal previsto boom dell’edilizia compreso nel pacchetto di spesa per le infrastrutture del Presidente Joe Biden. Il piano, che dovrebbe portare 550 miliardi di dollari di nuovi investimenti federali nelle infrastrutture del paese, comprende proposte per la riparazione ed il miglioramento di strade, autostrade, ponti ed aeroporti deteriorati del paese.

E ciò potrebbe risultare in un’azione più positiva per Nucor, che possiede e gestisce 23 impianti siderurgici in tutto il paese.

NUE Daily Chart

Il titolo di NUE, schizzato del 101,6% sull’anno in corso, ha chiuso a 107,22 dollari ieri, con una valutazione di 31,2 miliardi di dollari per la società con sede a Charlotte, Nord Carolina.

Nucor ha pubblicato straordinari risultati del terzo trimestre il 21 ottobre, battendo facilmente le aspettative sia sugli utili che sui ricavi, grazie ad un contesto favorevole per la domanda. In un segnale che promette bene per il futuro, la gestione di Nucor è sembrata ottimista circa le prospettive per il trimestre attuale ed oltre, dicendo che si aspetta che la domanda resti solida nella maggior parte dei mercati finali nel 2022.

Menzioni speciali: Vulcan Materials (NYSE:VMC), Martin Marietta Materials (NYSE:MLM), Cleveland-Cliffs (NYSE:CLF)

2. Union Pacific

  • Performance sull’anno in corso: +15,5%
  • Capitalizzazione di mercato: 154,5 miliardi di dollari

La seconda maggiore compagnia di trasporti ferroviari negli Stati Uniti, Union Pacific (NYSE:UNP), ha visto il suo titolo prendere slancio nelle ultime settimane, grazie al miglioramento delle prospettive per la domanda, con l’attività economica in ripresa. Il titolo di UNP, balzato di circa il 15% sull’anno in corso, ha chiuso a 240,44 dollari ieri, non lontano dal recente record di 243,91 dollari del 26 ottobre.

Ai livelli attuali, il colosso ferroviario con sede ad Omaha, Nebraska, che gestisce 8.300 locomotive su una rotta di 32.300 miglia in 23 stati, ha una market cap di 154,5 miliardi di dollari.

UNP Daily Chart

La società si concentra principalmente sul trasporto di materie prime, come carbone, cereali, legname, petrolio ed etanolo. Offre anche servizi di trasporto per prodotti edilizi, prodotti chimici industriali, fertilizzanti, plastica e metalli. Dunque, UNP beneficerà della continua ripresa dell’attività industriale nei prossimi mesi, anche se la Fed dovesse cancellare parte del suo stimolo.

Union Pacific ha riportato profitti e ricavi migliori del previsto quando ha pubblicato i risultati finanziari del terzo trimestre il 21 ottobre, grazie all’impennata delle spedizioni industriali sulla scia del miglioramento dell’economia. La società è inoltre un titolo da dividendo di qualità. UNP al momento offre un dividendo trimestrale di 1,07 dollari ad azione, che implica un dividendo annuo di 4,28 dollari ad azione, con un rendimento dell’1,77%.

Menzioni speciali: CSX (NASDAQ:CSX), Rockwell Automation (NYSE:ROK), Old Dominion Freight Line (NASDAQ:ODFL)

3. Bank of America 

  • Performance sull’anno in corso: +58%
  • Capitalizzazione di mercato: 391,8 miliardi di dollari

Bank of America (NYSE:BAC) ha prosperato quest’anno, raccogliendo i frutti di un’economia in ripresa, di una robusta attività di investment banking e di una riduzione dell’esposizione alle perdite su crediti. Il colosso bancario con sede a Charlotte, Nord Carolina, che serve circa l’11% di tutti i depositi bancari americani, ha visto il suo titolo schizzare del 58% sull’anno in corso, superando di gran lunga i ritorni degli indici Dow Jones Industrial Average e S&P 500.

Considerato il previsto aumento dei tassi sul mercato dei Treasury in conseguenza del tapering della Fed, il titolo di BAC sembra ancora un investimento solido da qui in poi. Dei tassi di interesse e dei rendimenti più alti tendono a spingere i ritorni sull’interesse che le banche guadagnano dai prestiti, o margine di interesse netto (la differenza tra le entrate da interessi generate dalle banche e la quantità di interessi pagati ai depositanti).

BAC Daily Chart

Il titolo di BAC, che ha superato la performance di rivali del settore come JPMorgan Chase (NYSE:JPM) e Citigroup (NYSE:C), ha chiuso a 47,88 dollari ieri, non lontano dal livello migliore dall’ottobre 2007. Ai livelli attuali, BofA ha una capitalizzazione di mercato di circa 392 miliardi di dollari, che la rende il secondo istituto bancario USA più grande dopo JPM.

La società ha pubblicato ricavi ed utili del terzo trimestre che hanno superato le stime degli analisti quando ha riportato i risultati finanziari il 14 ottobre, grazie alle tariffe di gestione asset da record ed alla forte performance nella sua divisione di investment banking.

Menzioni speciali: Wells Fargo (NYSE:WFC), Capital One Financial (NYSE:COF), First Bancorp (NASDAQ:FBNC)

 

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