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4 fattori alimenteranno la volatilità: politica Fed, PIL, utili e inflazione

Pubblicato 24.01.2022, 11:50
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Non aspettatevi che la recente volatilità sui mercati azionari scompaia questa settimana. Ci saranno i risultati sugli utili di alcune delle società tech mega cap più seguite, nonché il primo vertice di politica monetaria della Fed del 2022.

Inoltre, tutti i principali indici (Dow Jones, S&P 500, NASDAQ e Russell 2000) hanno chiuso al ribasso sulla giornata e sulla settimana, con l’S&P ed il NASDAQ che hanno registrato le peggiori perdite settimanali dall’inizio della pandemia, nel 2020, ed il Dow che ha segnato la performance settimanale peggiore dall’ottobre 2020. 

Il settore tech e quello dei beni di consumo voluttuari hanno trainato i ribassi. Il fiore all’occhiello dei FAANG, Netflix (NASDAQ:NFLX) venerdì è stato affondato dal debole report sugli utili del giorno prima che aveva deluso gli investitori.

Le azioni del colosso dello streaming hanno aperto al ribasso venerdì e sono colate a picco, chiudendo l’ultimo giorno degli scambi della scorsa settimana con -21,79%.

NFLX Weekly

Il tonfo è stato il calo giornaliero peggiore per Netflix dal 5 luglio 2012, quando aveva perso un quarto del suo valore. Su base settimanale, si tratta della peggiore performance dal 27 luglio 2012, quando il valore del titolo NFLX era crollato del 28%.

L’indice di riferimento per i titoli tech, il NASDAQ 100, venerdì ha segnato -2,8%, con una performance inferiore a tutti i principali riferimenti USA.

Con la Fed che ridurrà lo stimolo ed alzerà i tassi di interesse, ci aspettiamo una performance superiore dei settori sensibili all’economia. Ecco perché il settore energetico è rimbalzato del 12,52% finora quest’anno. In effetti, al momento è l’unico settore in verde quest’anno. Tuttavia, sebbene si tratti di un’industria ciclica, il prezzo dei titoli energetici è stato determinato dai problemi delle forniture e della produzione di petrolio più che essere una risposta alla ripresa economica globale.

Comunque, su base settimanale, i settori ciclici hanno avuto una performance superiore mentre il tech è rimasto indietro, così come nello scorso mese e trimestre.

Dall’altra parte dello spettro ciclico, i titoli tech, che sono andati meglio nel periodo di economia in lockdown, gonfiando le loro valutazioni, tendono a peggiorare con gli investitori che spostano il denaro sui ciclici, che ora offrono valore.

Inoltre, questa settimana, i trader presteranno molta attenzione al dato sul PIL USA di giovedì, per assicurarsi che i loro portafogli siano sincronizzati col trend economico. Gli investitori aspettano anche il dato sull’indice PCE di venerdì, molto seguito dalla Fed.

Altro evento importante della settimana sarà la pubblicazione degli utili delle mega-cap, tra cui circa metà dei 30 componenti del Dow, come 3M (NYSE:MMM), IBM (NYSE:IBM), Intel (NASDAQ:INTC), Boeing (NYSE:BA), Caterpillar (NYSE:CAT) ed American Express (NYSE:AXP).

Microsoft (NASDAQ:MSFT) ed Apple (NASDAQ:AAPL), le società con le maggiori market cap, pubblicheranno i risultati martedì e giovedì, rispettivamente. Tesla (NASDAQ:TSLA) li rilascerà mercoledì.

Gli investitori non perderanno di vista i rendimenti dei Treasury, un importante indicatore dell’andamento dei tassi di interesse. La scorsa settimana, il rendimento dei decennali ha sfiorato l’1,9% a metà settimana, per poi scendere all’1,76% entro venerdì.

UST 10Y Daily

Tecnicamente, la volatilità è arrivata ad un livello cruciale. Per ora, i rendimenti hanno rispettato il supporto per il picco di marzo, suggerendo un continuo rialzo. Se i tassi dovessero salire, dovrebbero continuare a pesare sui titoli tech, supportando i ciclici.

Anche il dollaro ha avuto una settimana volatile.

Dollar Daily

Il biglietto verde ha chiuso nel suo triangolo discendente, un pattern che dimostra come i venditori superino i compratori.

L’oro è salito per la seconda settimana di fila, nonostante il dollaro più forte.

Gold Weekly

Il metallo prezioso resta all’interno di un triangolo simmetrico, dimostrando che compratori e venditori sono equamente entusiasti.

Il tonfo del Bitcoin continua: la criptovaluta è crollata del 18,5% sulla settimana.

BTC/USD Daily

Il token digitale n° 1 per market cap, considerato da qualcuno una “riserva di valore”, al momento sembra tutt’altro. Il cambio BTC/USD è quasi a metà strada dal nostro obiettivo dei 30.000 dollari. Le probabilità di una svolta al livello di 29.000 dollari sono in aumento, il che fa pensare ad un selloff persino peggiore.

Gli intermittenti problemi di produzione del greggio hanno ridotto un avanzamento settimanale del 4,88% ad un ben più modesto rialzo dell’1,57%.

Oil Weekly

Tecnicamente, sebbene il WTI sia salito per la quinta settimana di fila, il prezzo ha sviluppato una high wave candle, chiudendo sotto il picco di ottobre. La candela indica perdita di direzione e paura. Il fatto che abbia chiuso sotto il massimo di ottobre pesa ancora di più sui tori

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