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Aggiornamento sui principali mercati

Pubblicato 28.05.2023, 16:16
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AGGIORNAMENTO SUI MERCATI

Analizzando l’ultima ottava sui principali mercati come avevo riportato nel mio precedente articolo gli indici azionari americani ed europei erano su resistenze statiche importanti e avevo indicato un calo dei prezzi nel breve termine, come è effettivamente avvenuto, salvo nel finale di settimana un rimbalzo tecnico direi prevedibile in area sensibili supportive nel multiday.
Vediamo la situazione grafica sugli azionari principali:



L’S&P 500 ha registrato ora un doppio massimo nel breve, se non chiuderà al rialzo, in chiusura di candela daily, il massimo fatto dalla candela di venerdì difficilmente avremo un allungo alla successiva area di resistenza statica dei 4300. In caso contrario vedremo debolezza e possibilità concreta di ritestare le aree dei 4100, 4050 e la zona dei 4000. Attenzione alle false rotture al rialzo e agli sviluppi sul tetto del debito americano; il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha parlato venerdì e ha prorogato il termine per l'aumento del limite del debito federale, affermando che il governo potrebbe andare in default sul proprio debito già il 5 giugno senza aumentare il tetto del debito del paese di 31,4 trilioni di dollari. Yellen aveva precedentemente fissato quella data all'inizio di giugno, o potenzialmente già all’ 1 giugno.



Il Nasdaq ha addirittura rotto la resistenza statica e il massimo di breve precedente portandosi ulteriormente su una zona importante. Come sempre accade i titoli tecnologici, soprattutto per le società big tech con la maggiore capitalizzazione nell’indice, sovraperformano tutti le altre società presenti e da sole danno direzionalità al trend. Questa maggiore forza è dovuta molto probabilmente da una parte all’aspettativa da parte degli investitori di una pausa nel rialzo dei tassi di interesse e i titoli tecnologici sono più sensibili a questa tematica rispetto a tutti gli altri settori, dall’altra ai nuovi sviluppi sull’intelligenza artificiale che darebbero un boost importante al settore. Questa nuova dinamica porterà in futuro a una nuova “bolla speculativa”.
A livello di prezzo la mancanza di forza relativa stabilmente sopra 14500 riporterà la quotazione dopo lateralità verso area 14000 prima e 13500 poi; contrariamente una chiusura stabile sopra 14500 porrà le basi per allungo in zona 15000 e successivamente in area 15200.



Il Dax ha mostrato più debolezza rispetto agli indici americani e lo si capisce anche dall’entità più limitata del rimbalzo.
Ulteriore debolezza in chiusura daily solo sotto i 16000 con targets fino ad area 15700/15750 e successiva area 15500 e 15100/15000.
Chiusura invece stabile sopra i 16000 porrà le basi per ritestare l’ area 16300/16350 e determinare un doppio massimo e una fascia di distribuzione che potrebbe portare a un calo fino alle aree indicate sopra.


 
Per quanto riguarda il WTI, ha continuato il trend rialzista come avevo indicato nel precedente articolo e si è avvicinato ad uno dei livelli che avevo riportato e ritengo che rimangano intatte le previsioni nel breve periodo e i livelli riportati nella precedente pubblicazione.



Per quanto riguarda l’oro, avevo segnalato nel precedente articolo ad una possibilità di breakout di una zona di prezzo importante ovvero l’area 1981 e così è stato portando il prezzo fino ad area 1985,50.
E’ un livello importante nel breve termine infatti il mercato l’ha sentito e da quel prezzo ci sono state molte prese di profitto amplificate poi dall’uscita dei verbali della Fed.
I verbali della Fed mostrano che i funzionari si sono divisi sul supporto per ulteriori aumenti; i membri del consiglio concordavano sul fatto che i rischi di inflazione sono ancora inaccettabilmente alti, ma anche i funzionari hanno generalmente concordato sul fatto che l'entità di ulteriori aumenti è meno certa.
Alcuni partecipanti hanno commentato che un ulteriore rafforzamento della politica sarebbe probabilmente giustificato in occasione di riunioni future; hanno sottolineato che era fondamentale che la politica non segnalasse la probabilità di tagli dei tassi quest'anno o escludesse ulteriori rialzi.
Il personale della Fed continua a prevedere una lieve recessione che inizierà entro la fine dell'anno, seguita da una ripresa a ritmi modesti.
Diversi partecipanti hanno affermato che se l'economia si evolvesse lungo le linee delle loro prospettive, potrebbe non essere necessario un ulteriore rafforzamento della politica.
I partecipanti hanno generalmente convenuto che la misura in cui ulteriori aumenti dei tassi di interesse potrebbero essere appropriati era diventata meno certa.
Molti partecipanti si sono concentrati sulla necessità di mantenere l'opzionalità dopo la riunione di maggio; hanno ritenuto che lo stress del settore bancario avrebbe probabilmente pesato sull'attività economica, ma in misura incerta e hanno convenuto che l'inflazione era inaccettabilmente alta e sta diminuendo più lentamente di quanto si aspettassero.
Alcuni partecipanti hanno espresso preoccupazione per il fatto che il limite del debito federale potrebbe non essere aumentato in modo tempestivo, minacciando significative perturbazioni del sistema finanziario e condizioni finanziarie più rigide.
Nel complesso, i verbali della Fed mostrano che i funzionari sono divisi sul supporto per ulteriori aumenti e questo non porta direzionalità certa su assets sensibili nei confronti del dollaro.
Lo stesso dollaro si sa che è una valuta rifugio ma si sta apprezzando paradossalmente, anche quando sorgono difficoltà negli Stati Uniti come in questo ultimo mese dovute alle prospettive di crescita molto deboli, al rischio di insolvenza sul debito pubblico statunitense a causa del tetto del debito, alla crisi bancaria che colpisce sempre più banche regionali a agli indici di fiducia dei consumatori in calo ad aprile.
Detto ciò dal punto di vista grafico l’oro si è appoggiato su una trendline rialzista di medio periodo ed ha avuto un timido rimbalzo dal minimo di venerdì; da qui se tiene il minimo della settimana appena trascorsa sono ancora validi gli ulteriori livelli di target che avevo riportato nella precedente pubblicazione.
In caso contrario la rottura della trendline porterebbe il prezzo alla seconda fascia di liquidità e di supporto ovvero in area 1920 per poi iniziare una nuova fase di accumulazione e lateralità che potrebbe inglobare una fascia di prezzo un po' più ampia ovvero tra 1900 e 1920 che metterebbe le basi per il proseguimento della fase di rialzo.



L’ Euro conferma la debolezza dopo aver raggiunto nelle precedenti settimane un’area di distribuzione abbastanza ampia che andava tra 1.1000 e 1.1100, livelli statici psicologici e importanti, e dopo averla testata tre volte la struttura tecnica si è via via indebolita portando alla rottura della trendline rialzista di medio periodo fino alla prima area di supporto e liquidità importante di 1.0700/1.07250.
Se non riprenderà forza relativa da questa fascia statica riportando il prezzo stabilmente sopra 1.0750/1.07650, la coppia continuerà il trend ribassista fino ad area 1.0600 in estensione fino ad area 1.0550.



 

Sugli obbligazionari americani ritengo opportuno rientrare e riacquistare Treasury 10 anni sui livelli attuali o al 4% e di aggiungere di nuovo duration.
Sugli obbligazionari europei sul 10 anni tedesco penso che sia da attendere invece come livello per rientrare e riacquistare il 2,80%, visto l’attuale ciclo in europa e la decelerazione lenta dell’inflazione europea.

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