Ricevi uno sconto del 40%
🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Analisi sulle tre principali Coppie di Valute!

Pubblicato 08.01.2019, 10:56
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
GBP/JPY
-
XAU/USD
-
AAPL
-
GC
-

Ieri è stato il primo vero giorno di Trading dell’anno.

In questa settimana tre sono gli appuntamenti importanti che potrebbero impattare sul movimento della sterlina, del dollaro americano e dell’euro.

Prima della pausa natalizia, la FED ha stupito tutti con un ulteriore aumento dei tassi di interesse di un altro quarto di punto percentuale, mossa che i mercati non hanno assecondato e che ha visto il dollaro americano perdere terreno contro tutte le altre valute.

Come avevo dichiarato, i dati sull’Inflazione non giustificavano un ulteriore aumento dei tassi di interesse e, nonostante Powell avesse confermato di volere assecondare le richieste di Trump (essere meno “hawkish” e supportare la Politica Commerciale del Presidente che sta lavorando all’aumento del PIL)… La FED ha continuato dritta per la sua strada.

Una morsa in termini di liquidità attuata ulteriormente con questa politica restrittiva sicuramente indebolisce le imprese che nel chiedere finanziamenti e prestiti dovranno pagare di più perché aumenta il costo del denaro.

E questo potrebbe incidere sulla produttività e quindi sul prodotto interno lordo degli Stati Uniti che Trump aveva portato fino al 4,2% in una delle ultime release.

Più cauta la BoE invece che ha espresso con l’MPC (0-0-9) di voler mantenere invariati gli attuali tassi di interesse con un’Inflazione che era migliore rispetto a quella degli Stati Uniti ma comunque molto al di sotto del livello 2,50%.

Gli ultimi dati relativi all’Inflazione sono quelli resi noti a Novembre con:

1. Stati Uniti che hanno registrato su base mensile il -0,33% e su base annuale il 2,18%
2. Regno Unito che ha registrato su base mensile lo 0,19% e su base annuale il 2,10%
3. Zona euro che ha registrato su base mensile il -0,18% e su base annuale l’1,95%.

Nessuno dei tre avrebbe le “carte in regola” per aumentare i tassi di interesse ulteriormente.

ANALISI TECNICA

Dal punto di vista tecnico USDJPY, dopo il Flash Crash dettato soprattutto dal tonfo di Apple (NASDAQ:AAPL) che ha visto dispiegarsi una forte fase di avversione al rischio (che ha premiato finalmente strumenti di natura rifugio come Oro, che attendevo a livelli superiori ai 1.250$ l’oncia da tempo, e Yen che, secondo l’Ulcer Index, presto avrebbe preso il sopravvento), la coppia di valute ha raggiunto e toccato il 61,8% di riduzione delle precedenti posizioni Long identificate sul grafico con i livelli di ritracciamento di Fibonacci montati in maniera dinamica sul time frame mensile.

Da lì è ricominciato a salire (il 61,8% di riduzione lo prendo sempre in considerazione per comprare o vendere determinate coppie di valute perché, il prezzo, potrebbe ritornare rispettivamente a salire o scendere in direzione del macrotrend principale).

GBPUSD è scesa molto oltre il 61,8% di riduzione delle precedenti posizioni short.

L’incertezza delle scorse settimane in relazione alla Brexit ha pesato sulla coppia fino a spingerla raggiungere e toccare il 76,4% di riduzione delle precedenti posizioni long.

Dal punto di vista soprattutto fondamentale l’economia resta solida e comprerò sterline ogni qualvolta si registrerà un ribasso.

Situazione simile per EURUSD che però, come sempre accade, si muove meno ed in ritardo rispetto al cugino cable per effetto di una volatilità molto più contenuta determinata da una liquidità maggiore su questa coppia.

Il prezzo di EUR/USD ha raggiunto e toccato il 61,8% di riduzione delle precedenti posizioni long e, come spesso accade, da quello è stato respinto su.

I target esclusivamente dal punto di vista tecnico sono:

1. USDJPY potrebbe raggiungere livelli superiori a 109,236 entro la fine della settimana
2. GBPUSD potrebbe portarsi al di sopra del livello 1,28 raggiungendo anche il 61,8% di riduzione delle precedenti posizioni long, in area 1,29, per ritestare questo livello precedentemente rotto al ribasso
3. EURUSD potrebbe raggiungere il livello 1,1500.

ANALISI CME GROUP

Se mi segui da tempo sai che non mi fermo mai alle sole analisi fondamentale ed analisi tecnica ed aggiungo a queste, per avere ulteriori conferme, prima l’analisi del CME Group (la più grande Borsa sulla quale si scambiano i derivati) e successivamente l’analisi statistica che ho sviluppato in Excel.

Per la prossima scadenza, quella dell’11 gennaio, sul sito del CME Group si legge per USDJPY un rapporto di Put/Call Ratio inferiore alla parità e pari allo 0,64 a conferma del fatto che ci sono più Call a mercato e che il prezzo di USDJPY potrebbe incontrare una resistenza in area 109,236.

La situazione resta però ambigua perché anche per le Put la maggior parte degli OI è concentrata su quel livello.

Più pulita la situazione sul cable con un rapporto di Put/Cal Ratio che resta comunque al di sotto della parità e segna 0,84 con i livelli estremi che dovrebbero contenere il prezzo (nella maggior parte dei casi sia le Put che le Call sono vendute) in area 1,27 e 1,2950.

Situazione nettamente opposta su EURUSD con un rapporto di Put/call Ratio nettamente superiore alla parità e che si attesta a 1,96 con la maggior parte delle Put concentrate quasi esclusivamente al livello 1,14.

Se queste dovessero confermarsi vendute il prezzo tenderebbe a restare al di sopra di questo livello… In caso contrario tenderà il prezzo a scendere al di sotto.

ANALISI QUANTITATIVA

Secondo l’Ulcer Index il prezzo di USDJPY tende ad allontanarsi dai massimi per tutto il mese di gennaio.

La sterlina, al contrario, tende ad allontanarsi dai minimi come il prezzo di EURUSD anche se in maniera meno pronunciata.

I livelli entro i quali oggi resteranno i prezzi con una probabilità del 99,7% sono:

1. Per USDJPY 108 e 109.236
2. Per GBPUSD 1,27 e 1,28618
3. Per EURUSD 1,14 e 1,1550.

CONCLUSIONE

Domani i prezzi saranno interessati da escursioni di volatilità sicuramente maggiori rispetto a questi due primi giorni della settimana.

Il mio consiglio, in relazione all’orizzonte temporale che adotterai, è sicuramente quello di, avendo un Time Decay negativo, lavorare in Straddle compravendendo la stessa Valuta contro due diverse in un’ottica di dinamica assoluta.

Siccome sostengo la sterlina, e siccome è quella che, più probabilmente salirà, potrai sfruttare l’alto Coefficiente Beta di GBPJPY comprando questa coppia di valute e vendendo GBPUSd, che ne ha uno più contenuto.

COSA POTREBBE ACCADERE?

1. Il prezzo di GBPJPY sale e lo fa più velocemente di GBPUSD assicurandoti un profitto.

2. Entrambe le Coppie si muoveranno al rialzo con la stessa intensità e potrai comprare ulteriormente GBPJPY.

3. Il prezzo della Sterlina subirà una discesa e sul livello opportuno di Fibonacci montato in maniera statica sul grafico, sbilancerai il Portafoglio in vendita attuando uno Strip sul primo o sul secondo livello più prossimo.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.