Il “risparmio gestito” (inteso come quel business che fa riferimento ai fondi comuni di investimento e Sicav) è molto redditizio per il settore bancario, per diversi motivi:
- non richiede accantonamenti di capitale in bilancio (come ad esempio per il credito)
- genera sia ricavi spot (commissioni di ingresso e sottoscrizione) che ricorrenti (costi di gestione)
Non stupisce quindi che in un’epoca di tassi a zero o sotto zero, con il margine di interesse ridotto al lumicino, le banche abbiano totalmente dirottato sul risparmio gestito appunto. Infatti quasi ogni banca possiede praticamente una propria casa di fondi (vedi Eurizon per Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP), Amundi per Credit Agricole SA (BIT:CAGR) e così via) oppure ci sono accordi di lungo termine che praticamente si avvicinano ad una sorta di proprietà (vedi Anima Holding SpA (BIT:ANIM) con Banco Bpm SpA (BIT:BAMI), con Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS)).
In un periodo dove le banche grosse comprano quelle piccole o mal ridotte, per generare efficientamenti ed economie di scala, il risparmio gestito quindi rappresenta un vero e proprio tesoretto nonché punta di diamante del business.
Ecco perché Anima Holding SpA (BIT:ANIM) rientra a pieno in questo potenziale giro di M&A. La stessa Equita Group SpA (BIT:EQUI) ne ha parlato ieri, soprattutto dopo che Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS) e Credit Agricole SA (BIT:CAGR) hanno svelato i loro piani industriali, che guarda caso puntano proprio (tra le varie cose) ad incrementare margini e redditività da questo business.
Inoltre, come detto sopra, Anima Holding SpA (BIT:ANIM) ha un accordo con Banco Bpm SpA (BIT:BAMI) ancora per diversi anni, e Credit Agricole SA (BIT:CAGR) possiede più del 9% di Banco Bpm SpA (BIT:BAMI), nonché la stessa Amundi (casa francese) è azionista di Anima Holding SpA (BIT:ANIM).
Ma non solo, visto che ci sono anche potenziali competitor all’orizzonte, e se qualcuno diventa troppo grande allora spaventa, ecco che potenzialmente una Banca Generali (BIT:BGN) potrebbe intromettersi per non rischiare di avere una concorrenza troppo agguerrita. Tutto questo potenziale movimento gioca a favore di società come Anima Holding SpA (BIT:ANIM), dove ieri Equita Group SpA (BIT:EQUI) appunto ha alzato il target del titolo a 5.1 Euro ad azione.
Andiamo con ordine sui conti, dopo aver spiegato sopra la situazione a livello strategico.
Come possiamo notare utilizzando il tool in abbinamento InvestingPro, vediamo che sia lato margini sul prezzo (titolo a sconto del 34.2%) sia lo stato di salute (punteggio di 4/5), il titolo si trova in una situazione interessante.
Se si andasse per acquisizioni o altro sopra i 5 Euro, tanto meglio.
Ma ipotizziamo anche che ciò non succeda, e quindi si mantenga il titolo “stand alone”, ci sono fattori positivi comunque, ovvero:
- bilanci ottimi
- dividendi interessanti
- scenario di mercato favorevole
Se guardiamo l’immagine sopra, Anima Holding SpA (BIT:ANIM) presenta margini lordi costanti, intorno al 40%, fatturato ed utili in crescita lineare.
Anche a livello di dividendi, vediamo come si mantenga stabilmente sopra il livello del 4/5% annuo.
Se poi pensiamo al contest attuale, con i tassi in salita ed i prezzi dei bond crollati, ecco che anche il business di Anima Holding SpA (BIT:ANIM) (pensate a tutti i fondi obbligazionari che tornano interessanti da proporre e collocare) ne beneficerà sicuramente.
Cosa potrebbe andare storto
Unica nota negativa (dipende dai punti di vista) il fatto che Anima Holding SpA (BIT:ANIM) abbia diversi titoli di Stato Italiani nel suo portafoglio, pertanto sarebbe inevitabilmente esposta a turbolenze sul debito nostrano. Bisogna anche dire tuttavia, che le ultime azioni e parole della BCE sembrano propendere per uno scudo anti-spread, quindi al momento il problema non dovrebbe sussistere (e credo non sussisterà almeno fino al 2023, casomai un’acquisizione arrivasse prima).
Personalmente ho già accumulato qualcosa sul titolo, ma se dovesse scendere ancora potrei effettuare acquisti ulteriori.
Ci sono infatti due zone interessanti, ovvero quella attuale, e la seconda in zona 3.09 Euro.
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"