Pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2019 domani, venerdì 18 ottobre, prima dell’apertura dei mercati
Previsioni sulle entrate: 8,52 miliardi di dollari
Previsioni utili per azione: 0,41 dollari
Il titolo di Schlumberger (NYSE:SLB), il principale fornitore al mondo di servizi petroliferi, è in caduta libera da un bel po’ di tempo. In vista degli utili del terzo trimestre che saranno pubblicati domani, diamo uno sguardo alla causa ed a cosa potrebbe riservargli il futuro.
Nell’attuale macro-contesto in peggioramento, i principali produttori mondiali di greggio e gas sono riluttanti ad aumentare le spese, ostacolando quindi gli sforzi compiuti dalla compagnia per riprendersi dal ribasso in cui è rimasta incastrata dalla metà del 2014.
Schlumberger, che opera in più di 120 paesi, fornendo la gamma più ampia di prodotti e servizi del settore, dall’esplorazione alla produzione, ha visto il suo titolo crollare di oltre il 45% nello scorso anno. Scambiato a 31,95 dollari alla chiusura di ieri, segna un tonfo di più del 65% sugli ultimi cinque anni.
Questa correzione drastica ha reso il titolo piuttosto economico. Il suo multiplo P/E forward di 17,37 è vicino al minimo degli ultimi cinque anni, mentre il rendimento del dividendo del 6,1% sembra allettante in questo contesto di tassi bassi.
Questi multipli potrebbero sembrare interessanti ma, senza nessun fattore di crescita a breve termine all’orizzonte, gli investitori non hanno incentivi per entusiasmarsi per le compagnie di servizi petroliferi.
Rallentamento degli investimenti su greggio e gas
Sotto pressione da parte degli azionisti, le compagnie di esplorazione e produzione stanno mantenendo sotto controllo le spese, restituendo la maggior parte dei loro flussi di cassa disponibili agli azionisti sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni.
La stessa Schlumberger non nasconde questa realtà. Nell’ultima conference call di luglio, la compagnia ha riferito agli analisti che si aspetta che la produzione di greggio dai bacini di scisto in Nord America rallenti, in quanto gli esploratori hanno tagliato le spese sulla scia della recente ondata di fusioni ed acquisizioni e l’allontanamento dalla crescita.
Le spese tra i produttori in Nord America probabilmente scenderanno del 10% quest’anno, secondo Schlumberger, e l’unica altra strada tramite cui la compagnia potrà aumentare i ricavi sono le attività internazionali.
Le attività di Schlumberger al di fuori di USA e Canada sono quelle da cui l’azienda ottiene la maggior parte delle sue entrate. La compagnia prevede una crescita a cifra singola per il 2019, con gli esploratori che dovrebbero aumentare le spese di ben l’8%. Il potenziale di utili per Schlumberger a livello internazionale è circa quattro volte quello dei suoi rivali, considerando la sua maggiore partecipazione di mercato e il margine operativo.
Ma scommettere sulla sua crescita globale è anche rischioso. Molte grandi nazioni produttrici di greggio sono in difficoltà e stanno mantenendo le forniture sotto controllo per via dei timori di un eccesso di scorte a livello globale. Non ci aspettiamo che questa situazione cambi tanto presto e, di conseguenza, non prevediamo alcun rialzo a breve termine per il titolo di Schulmberger.
Durante la call con gli analisti, domani, la cosa più importante a cui dovranno prestare attenzione gli investitori è quanti altri tagli delle spese in conto capitale Schulmberger intende effettuare per proteggere il suo dividendo annuo da 2 dollari ad azione.
Morale della favola
I titoli delle compagnie di servizi petroliferi sono diventati più economici dopo un precipitoso ribasso negli ultimi cinque anni. Ma, malgrado le loro valutazioni più allettanti, non pensiamo che sia arrivato il momento di accumulare le loro azioni. In questo ambiente economico e geopolitico globale così incerto, i prezzi del greggio potrebbero non restare alti in modo costante. Sarebbe meglio per gli investitori evitare di entrare in questi scambi ora