Pubblicazione del report sugli utili del terzo trimestre 2019 domani, mercoledì 30 ottobre, dopo la chiusura dei mercati
Previsioni sulle entrate: 17,36 miliardi di dollari
Previsioni utili per azione: 1,9 dollari
Quando Facebook Inc (NASDAQ:FB), il colosso dei social, pubblicherà gli utili del terzo trimestre domani, dovrà dimostrare che sta riuscendo a compensare il rallentamento della crescita sulla sua piattaforma principale attirando utenti nelle sue altre proprietà digitali.
Si tratta di un compito difficile, determinante per capire infine se Facebook (NASDAQ:FB) sia un buono o cattivo investimento. Non è un segreto che la compagnia stia incontrando difficoltà nell’attirare più utenti sul suo social network principale, la sua cosiddetta "grande app blu”.
Il numero degli utenti giornalieri del social network Facebook (NASDAQ:FB) e dell’app Messenger è salito a 1,6 miliardi di persone nel secondo trimestre, con una crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta del secondo tasso più lento nella storia della compagnia.
In Europa, Stati Uniti e Canada (che insieme generano circa tre quarti dei ricavi trimestrali di Facebook (NASDAQ:FB)), i dati sugli utenti non cambiano da circa due anni.
Questo rallentamento non ha ancora avuto un impatto significativo sulle vendite ma potrebbe farlo ad un certo punto se l’amministratore delegato Mark Zuckerberg non darà prova di progressi nella monetizzazione degli altri asset social di Facebook (NASDAQ:FB), come Instagram e WhatsApp. Fortunatamente, ci sono chiare indicazioni del fatto che il piano di Zuckerberg per diversificare la base di entrate della compagnia è sulla strada giusta.
Previsioni sugli utili positive
Sebbene la crescita dell’app principale Facebook (NASDAQ:FB) sia rallentata, la compagnia continua ad aggiungere rapidamente utenti nelle altre proprietà. Un totale di 2,7 miliardi di persone usa almeno un’app di proprietà della compagnia (Facebook, Instagram, WhatsApp o FB Messenger) ogni mese, rendendola il social network più grande del mondo.
Incoraggiati da questa strategia di crescita, gli analisti hanno previsioni nel complesso positive sui ricavi e sui profitti della compagnia. Facebook (NASDAQ:FB) probabilmente riporterà 17,36 miliardi di dollari di vendite domani, con un’impennata di circa il 26% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, secondo le stime medie degli analisti. Gli utili per azione aumenteranno dell’8% a 1,9 dollari rispetto agli 1,46 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Detto ciò, le sfide che dovrà affrontare Facebook (NASDAQ:FB) sono parecchio toste. È una delle maggiori aziende tech che si trova a dove affrontare diverse indagini sul controllo monopolistico della sua piattaforma, sul suo potenziale utilizzo scorretto e sulla gestione dei dati da parte dell’azienda.
Il Dipartimento per la Giustizia USA sta svolgendo un’indagine antitrust su Facebook (NASDAQ:FB); sui problemi con l’antitrust indaga anche separatamente la Federal Trade Commission. La scorsa settimana, il Procuratore Generale di New York Letitia James ha annunciato che 45 stati – più Guam e il Distretto della Columbia – stanno svolgendo indagini sulla concorrenza dannosa dell’azienda.
La preoccupazione per le faccende legali ha tenuto sotto pressione le azioni Facebook (NASDAQ:FB) negli ultimi tre mesi. Alla chiusura di lunedì, le azioni erano scambiate a 189,4, in calo del 5% dalla fine di luglio. Ma un altro trimestre positivo, secondo noi, potrebbe bastare a far risalire il titolo, che quest’estate era vicino ad un nuovo massimo storico.
Morale della favola
Guardando avanti niente ci assicura che le sfide per il colosso mondiale dei social spariranno. Nell’ultima conference call con gli analisti a luglio, il direttore finanziario dell’azienda ha avvisato che il rallentamento della crescita degli utili di Facebook (NASDAQ:FB) potrebbe andare oltre quest’anno, in quanto le limitazioni sui dati personali che Facebook può utilizzare per gli annunci pubblicitari peseranno sulle vendite.
Nonostante questo ambiente operativo duro e il tono cauto dell’azienda, la realtà è che non esistono altre piattaforme più potenti e globali di Facebook (NASDAQ:FB). Non crediamo che tutto questo potere stia diminuendo e questo è uno dei motivi per cui continua a piacerci il titolo Facebook, nonostante gli alti e i bassi.