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APPLE, analisi fondamentale: titolo sopravvalutato o a sconto?

Pubblicato 02.12.2022, 17:34
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Apple Inc (NASDAQ:AAPL). è la società più capitalizzata al mondo con i suoi 2,4 Trilioni di dollari di Market Cap. L’andamento della società di Cupertino rappresenta un vero e proprio driver del mercato, dato che pesa circa il 6,7% sull’S&P500 e circa il 13,5% sul Nasdaq. Questo Warren Buffett lo ha capito molto bene, visto che la società produttrice degli iPhone pesa circa il 39,7% sul suo portafoglio.

Data la capitalizzazione così importante, è inevitabile chiedersi se effettivamente la Società valga così tanto o se forse il titolo è sopravvalutato. Per provare a rispondere a questa domanda, vi voglio proporre la mia analisi fondamentale di Apple.

L’’analisi fondamentale è un processo piuttosto lungo e, per questa ragione, ho deciso di proporvi solo i punti salienti dello studio. Per chi fosse interessato, in allegato c’è il pdf dell’intera ricerca.

Per determinare il valore intrinseco delle azioni di Apple ho deciso di utilizzare il metodo DCF (Discounted Cash Flow method), ossia il metodo che consiste nella stima dei flussi di cassa FCF prospettici (nel mio caso dei prossimi 5 anni) e nella loro attualizzazione secondo il costo medio ponderato del capitale (WACC). Il concetto che sta alla base di questo metodo di valutazione è che 1€ oggi vale più di 1€ tra un anno, poiché 1€ oggi può essere investito per un anno a un determinato tasso di rendimento (a seconda del tipo di investimento) e quindi è possibile ottenere alla fine del periodo 1€ più il rendimento dell’investimento. Quindi, seguendo il nostro esempio, 1€ tra un anno equivale a 1/(1+i) di oggi.

Poiché stimare con precisione i flussi di cassa futuri è un’arte che sfortunatamente nessuno padroneggia (tantomeno io), ho deciso di calcolare i FCF prospettici di Apple sulla base di tre possibili scenari: Bull Case, Base Case e Bear Case. Ciò che principalmente distingue i tre scenari sono le ipotesi legate all’andamento futuro dei ricavi, del gross margin e del TGR (Terminal Growth Rate) che, a loro volta, dipendono dall’aspettativa che si ha riguardo la capacità di Apple di fronteggiare la ormai certa recessione che avverrà tra il 2023 e il 2024.

Di seguito una breve sintesi dei tre scenari.

  • BULL CASE: il CAGR dei ricavi tra il 2022 e il 2027 sarà di 12,1%, il gross margin relativo ai prodotti passerà dagli attuali 36,3% al 39% nel 2027, il gross margin relativo ai servizi aumenterà di 8 basis points ogni anno di piano (quindi dall’attuale 71,7% passerà a 75,7%) e il TGR sarà del 3,5%. L’assunzione di base è che Apple riuscirà a fronteggiare completamente la recessione del 2023-24 grazie all’incremento di domanda degli iPhone 14-15 e dei servizi.
  • BASE CASE: il CAGR dei ricavi tra il 2022 e il 2027 sarà di 8,6% (così come suggeriscono la maggioranza degli analisti, fonte Yahoo!Finance), il gross margin relativo ai prodotti passerà dagli attuali 36,3% al 38,5% nel 2027, il gross margin relativo ai servizi aumenterà di 5 basis points ogni anno di piano e il TGR sarà del 3,0%. L’assunzione di base è che Apple riuscirà a fronteggiare parzialmente la recessione del 2023-24.
  • BEAR CASE: il CAGR dei ricavi tra il 2022 e il 2027 sarà del 6%, il gross margin relativo ai prodotti passerà dagli attuali 36,3% al 37,5% nel 2027, il gross margin relativo ai servizi aumenterà di 2 basis points ogni anno di piano e il TGR sarà del 2,5%. L’assunzione di base è che l’impatto della recessione 2023-24 sarà più forte di quanto ci si potesse aspettare.


Sulla base delle assunzioni dei ricavi e dei gross margin dei prodotti e servizi ho ottenuto il Total Gross Margin prospettico dei prossimi 5 anni per ognuno degli scenari. Poiché le altre componenti dei FCF sono sempre state in linea con l’andamento storico, è stato sufficiente determinare il loro peso percentuale sui ricavi e calcolare il loro valore assoluto per ogni scenario. Per chi fosse interessato a tutte le assunzioni e i calcoli necessari per determinare i flussi di cassa prospettici dei prossimi 5 anni di Apple, in allegato c’è l’intera ricerca.

Quindi, una volta svolti tutti i calcoli, ho ottenuto i FCF prospettici per ogni scenario.

A questo punto ho attualizzato i FCF prospettici per il WACC di Apple corrispondente a 9,63% (il metodo di calcolo del WACC viene illustrato nell’Appendice del pdf allegato). Come spiegavo prima, il WACC di una società è il costo medio ponderato del capitale (ossia quanto le costa prendere soldi dagli investitori e dai creditori) e si utilizza per scontare i flussi di cassa prospettici. In altre parole, il WACC è il rendimento medio atteso degli azionisti e dei prestatori di capitale che investono/prestano capitali ad una società con lo stesso rischio operativo e finanziario di Apple.

Dopo aver svolto l’attualizzazione, è necessario calcolare e attualizzare il Terminal Value. Infatti, è impensabile che i flussi di cassa di Apple possano terminare nel 2027, poiché questo significherebbe dire che la Società di Cupertino cesserà l’attività in tale data. Quindi, applicando la formula della rendita perpetua di Gordon (GGM), immaginiamo che i FCF di Apple continueranno in eterno con un tasso di crescita annuo (TGR) corrispondente a quello stimato per ogni scenario.

Sommando i FCF prospettici attualizzati e il Terminal Value attualizzato ho determinato l’Enterprise Value (EV) di Apple per ogni scenario. Sottraendo all’EV la PFN risultante dall’ultimo bilancio di Apple (pari a $72,7B) ho ottenuto l’Equity Value. Infine, dividendo quest’ultimo per il numero di azioni diluito ho ottenuto il fair value delle azioni di Apple per ogni scenario.

Nello scenario Bull Case il fair value per share risulta $189, nel Base Case $151 e nel Bear Case $123.

Come potete notare il prezzo risultante dal Base Case è uguale a quello medio degli ultimi giorni di contrattazione. Questo evidenzia che il mercato ha già scontato le aspettative presenti nel Base Case. Venerdì scorso il titolo ha chiuso a $148,11 e il prezzo di apertura di oggi è stato di $148,21 a causa della notizia delle continue interruzioni e proteste della fabbrica cinese a Zhengzhou (principale produttrice degli iPhone 14 Pro-Pro Max). L’ennesima conferma dell’efficienza dei mercati che, dopo questo evento, già scontano l’incertezza di soddisfare la domanda di iPhone durante il periodo natalizio.

Dunque, tornando alla nostra domanda inziale, sulla base della valutazione DCF possiamo dire che Apple è sopravvalutata? La risposta a questa domanda è: dipende.

Infatti, dipende da quelle che sono le vostre aspettative future sull’andamento di Apple. Non esiste necessariamente una risposta giusta o sbagliata, ma, più che altro, esiste quella più probabile. Siccome nella mia valutazione il caso più probabile corrisponde al Base Case, possiamo dire che probabilmente il titolo non è sopravvalutato. Ma, allo stesso tempo, se crediamo più realistico il Bull Case, possiamo dire che il titolo è sottovalutato. Così come, se crediamo più realistico il Bear Case, possiamo dire che il titolo è sopravvalutato.

Anche gli analisti delle principali Banche di Investimento non concordano sulle aspettative future di Apple. Molti sono ottimisti, alcuni sono più conservativi ma, come al solito, solo il tempo potrà dirci chi ha ragione.


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