- Apple è crollato di oltre il 20% dal picco di gennaio
- Solitamente riesce a superare i downturn economici
- La liquidità offre un altro solido supporto
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La società con più valore negli Stati Uniti, Apple (NASDAQ:AAPL), è appena entrata in mercato ribassista, lanciando agli investitori il forte segnale che l’attuale tonfo potrebbe proseguire ancora.
Un tempo considerata una delle scommesse più sicure nei periodi di trambusto, il produttore di iPhone ha perso oltre il 19% dal picco di inizio gennaio. Ieri ha chiuso a 142,56 dollari.
Il colosso di Cupertino, California, ha anche perso lo status di società con più valore al mondo. Ieri, infatti, Saudi Aramco (TADAWUL:2222) si è attestata vicino al massimo storico, con una market cap di circa 2,43 mila miliardi di dollari, superando Apple per la prima volta dal 2020.
Per quanto ancora proseguirà questo sell-off nessuno lo sa, ma ci sono buoni motivi per credere che il titolo Apple si riprenderà dopo questa correzione.
Gli investitori considerano Apple una scommessa rifugio, grazie alla sua vasta partecipazione sul mercato globale del mondo dei telefonini, alla sua storica redditività ed al suo bilancio solido come una roccia. L’attuale trambusto del mercato non indica che il predominio di Apple in queste aree è a rischio.
Sull’anno in corso, Apple è sceso di circa il 19% rispetto al tonfo di oltre il 27% dell’indice NASDAQ 100. Microsoft (NASDAQ:MSFT), il secondo titolo più grande, con una market cap di 1,99 mila miliardi di dollari, segna -24% sull’anno.
Profitti trimestrali da record
Apple è anche una società altamente redditizia. I suoi margini lordi, che oscillavano intorno al 38% prima della pandemia, ora superano il 43%, grazie ai ricavi dei prodotti di fascia più alta che danno margini migliori, come i nuovi modelli di iPhone con funzionalità 5G.
La società ha riportato 97,3 miliardi di dollari di vendite il mese scorso per il periodo terminato il 31 marzo, un record per un trimestre non festivo. Il trimestre di dicembre è stato un periodo di vendite di successo, superando le stime di Wall Street con un massimo storico dei ricavi di quasi 124 miliardi di dollari.
La liquidità di Apple è un’altra solida ragione per gli investitori per rifugiarvisi in questi tempi incerti. Con le riserve di liquidità aziendali più alte del mondo, superiori ai 200 miliardi di dollari, la società può permettersi tranquillamente di supportare il suo titolo con riacquisti di azioni.
Agli investitori piacciono i programmi di riacquisto, perché riducono il numero di azioni di una società e fanno salire gli utili, soprattutto in periodi turbolenti come quello in cui ci troviamo.
Warren Buffett, la cui agenzia di investimenti è tra i maggiori azionisti di Apple, ha beneficiato enormemente da questo trend. Buffett ha costruito la sua partecipazione da 159 miliardi di dollari in Apple da quando la sua Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) ha cominciato a comprare il titolo alla fine del 2016.
Questo mese Buffett ha riferito alla CNBC di aver comprato 600 milioni di dollari di azioni Apple dopo un calo di tre giorni del titolo lo scorso trimestre. Apple è il maggiore titolo posseduto dal conglomerato, con un valore di 159,1 miliardi di dollari alla fine di marzo, e rappresenta circa il 40% del suo portafoglio azionario.
Per via del solido appeal a lungo termine del titolo, la maggior parte dei 45 analisti intervistati da Investing.com consigliano di comprare il titolo Apple, con un price target su 12 mesi che implica un potenziale di rialzo del 33%.
Fonte: Investing.com
Morale della favola
È difficile prevedere quando finirà l’attuale incantesimo ribassista per Apple ed altri titoli tech mega-cap. Ma questa debolezza è un’opportunità per gli investitori buy and hold a lungo termine per costruirsi una posizione in Apple, titolo che probabilmente vedrà una forte ripresa grazie al suo robusto piano di riacquisto azioni, all’aumento delle sue vendite di iPhone ed ai suoi margini straordinari.
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