Tim Cook e Narendra Modi si conoscono dal 2016
Il Ceo Tim Cook parteciperà domani (giovedì 20 aprile) all’inaugurazione del primo negozio Apple in India, nella capitale New Delhi. Un evento a lungo preparato dal gruppo della Mela che da almeno sei anni studia la possibilità di sviluppare il business nel subcontinente indiano e in questi giorni porta alla luce i suoi progetti, non a caso in concomitanza con il dato statistico che annuncia che l’India ha superato la Cina come Paese più popoloso del mondo.
Cook è in India questa settimana per inaugurare due nuovi negozi Apple e per incontrare il premier Narendra Modi. I due si conoscono dal 2016, quando in un primo incontro il gran capo di Apple fece presente l’interesse del gruppo “all’enorme potenziale” del mercato indiano, come disse allora Cook. Adesso per Apple è arrivato il momento di mettere in atto i piani per vendere e per produrre in India, con l’intento di replicare lo straordinario successo realizzato in Cina negli ultimi 20 anni.
Apple punta sulla crescente ricchezza della classe media
Agli occhi di Cook l’India si presenta oggi con le stesse attrattive della Cina di due decenni fa: un Paese con una classe media in forte espansione e dal potere di acquisto in continua crescita. “E’ proprio la crescente ricchezza che nel tempo aiuterà Apple a penetrare in India, dove vede un potenziale di guadagno molto significativo”, ha spiegato alla Cnbc Angelo Zino, analista di Cfra Research.
Oggi la presenza di Apple in India è molto limitata: il gruppo della Mela detiene meno del 5% della quota di mercato degli smartphone in India, contro il 18% circa della Cina. In entrambi i Paesi la maggior parte degli smartphone venduti utilizza il sistema operativo Android.
I ricavi del 2022: in Cina 74 miliardi, in India 6 miliardi
L'opportunità potrebbe essere enorme: nel 2022 Apple ha realizzato ricavi per 74 miliardi di dollari in Cina, Hong Kong e Taiwan. Si tratta di circa del 18% dei ricavi totali del gruppo. Dell’India Apple non diffonde il dato preciso, giacché nei suoi bilanci il Paese è all’interno dell’ampia area “Resto dell’Asia-Pacifico” che nel 2022 ha registrato ricavi per 29 miliardi di dollari. Secondo Bloomberg, negli ultimi 12 mesi le vendite di Apple in India sono state pari a 6 miliardi di dollari.
Oggi Android domina il mercato indiano con una quota del 95%, e la ragione è semplice: la maggior parte degli smartphone venduti in India costa quasi la metà dell’iPhone più a buon mercato. Secondo la società di ricerca Idc, il prezzo medio di vendita di un cellulare in India è stato nel 2022 di 224 dollari, il 18% in più dell’anno precedente. L’iPhone meno caro, il modello SE, viene venduto in America a 429 dollari.
Vendite a rate e sconti per la permuta di vecchi telefoni saranno le armi commerciali della strategia di penetrazione di Apple, secondo quanto aveva detto lo stesso Cook a febbraio. Della stessa strategia fanno parte i due nuovi negozi che verranno inaugurati questa settimana e l'Apple Store online, lanciato nel Paese nel 2020.
Apple sta già producendo in India l’iPhone 14
La seconda parte della strategia consiste nel costruire i prodotti Apple nel Paese, un progetto massiccio che secondo un recente articolo di Cnbc richiede non solo l'attenzione di Apple, ma anche gli sforzi dei suoi partner di produzione e dei governi locali e nazionali. Quasi tutti gli iPhone sono attualmente assemblati in Cina, il che ha causato alcuni problemi negli ultimi cinque anni, a partire dalle tensioni commerciali e dai possibili dazi durante l'amministrazione Trump, fino alle più recenti interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalle politiche di Covid della Cina.
L'India potrebbe diventare un grande protagonista nel futuro produttivo di Apple, che sta cercando opzioni di produzione non cinesi. A gennaio, il ministro del Commercio indiano ha dichiarato alla Cnbc che Apple stava producendo il suo ultimo iPhone 14 nel Paese e aveva l'obiettivo di produrre in India fino al 25% di tutti gli iPhone.
Nuova fabbrica Foxconn da 700 milioni a Bangalore
Il principale partner produttivo di Apple, Foxconn, che supervisiona gran parte dell'assemblaggio dei nuovi iPhone in Cina, si sta espandendo anche in India, con la costruzione di un impianto da 700 milioni di dollari per la produzione di componenti per iPhone a Bangalore.
Per gli investitori la domanda è questa: è possibile dare oggi un valore alla scommessa indiana di Apple? Per ora gli analisti vanno con i piedi di piombo. "L'ho detto agli investitori: a nostro avviso si tratta di un'opportunità enorme nel prossimo decennio, ma non aspettatevi che le cose cambino da un giorno all'altro", dice Angelo Zino di Cfra Reasearch. Anche perché, come luogo di produzione, l’India al contrario della Cina non si caratterizza per avere un popolo disciplinato e strettamente irregimentato dal governo: Apple lo ha sperimentato in una fabbrica di Bengalore che assemblava vecchi modelli di iPhone, dove alla fine del 2020 è scoppiata una clamorosa rivolta dei lavoratori.