Il primo trimestre è terminato, ad essere messa in evidenza è stata la "netta" divergenza tra le mega-cap tech (in positivo) con il resto delle azionario. Basti pensare che il per Nasdaq è stata la migliore performanze dal secondo trimestre del 2020, registrando un performance del +20% dai minimi di gennaio 2023.
Ma una cosa è abbastanza chiara, per tutti. solo un "piccolo" numero di titoli sta partecipando veramente al rally.
I titoli FAANG sono stati alimentati, molto probabilmente, dai timori di "contagio" nel settore bancario che stanno spingendo tutt'ora gli investitori verso i titoli più conosciuti, ma allo stesso tempo, su aziende con "bilanci solidi e con flussi di entrate costanti.
Sicuri che i Big Tech possano offrire una certa "sicurezza" di questi tempi?
Questo settore, come ben sappiamo, non è per niente privo di rischi: valutazioni ancora elevate, prospettive sugli utili ribassiste (gli utili del settore tecnologico sono stati rivisti in calo del 7,7% nel 2023, rispetto alla crescita del 5,2% prevista 6 mesi fa)
In aggiunta, il peso dei Big Tech sta diminuendo all'interno dell'S&P500 dopo il picco del 29% nel 2022, si prospetta un calo fino al 20% in questo 2023 ed un successivo rimbalzo verso il 25% nel 2024.
Intanto l'indicatore più importante per la Fed è aumentato meno del previsto il mese scorso, nota positiva, suggerendo che la banca centrale potrebbe essere più vicina alla fine del suo ciclo di rialzi dei tassi? il core PCE (escludendo cibo ed energia) è aumentato dello 0,3% a febbraio 2023 mentre su base annuale è aumentato del 5%, in decelerazione rispetto a gennaio.
Nonostante la spesa al consumo "aggiustata" all’inflazione è scesa dello 0,1%, il trimestre si conclude con le probabilità, anzi la paura, di un altro rialzo dei tassi nei prossimi incontri e di un'eventuale taglio a partire da settembre. La crescita dei prezzi è ancora "alta" per la Fed e deve ancora essere bilanciata?
Ma attenzione alle tendenze "stagionali" di aprile che potrebbero suggerire una continuazione sulla scia degli acquisti. Nello specifico, dal 1950, l'S&P 500 ha registrato rendimenti medi dell'1,5% ed inoltre l'indice ha chiuso il mese in positivo per il 71% delle volte, registrando questo mese come il secondo con tasso di positività più alto (e il primo negli ultimi venti anni).
In particolare, a differenza di marzo, i rendimenti storici di aprile mostrano una buona tendenza nella prima metà del mese (i primi 12 giorni) per l'S&P500.
Ha avuto un rialzo 17 delle ultime 18 volte (94% delle volte) in un anno pre-elettorale con un guadagno medio del 3,5%. Ovviamente la stagionalità è solo uno dei molteplici dati da considerare.
Il mercato azionario può essere "spietato" nel breve periodo ma allo stesso tempo può dare soddisfazioni. In questo caso con breve termine intendiamo "1 anno" e l'S&P 500 dal 1926 ad oggi, ha avuto rendimenti più che positivi. Di conseguenza possiamo osservare che il mercato è sceso mediamente "1 anno su 4".
Non si ottengono buone performance senza i forti ribassi.
Proprio per questo, esaminando il rapporto tra l'equally-weighted S&P500 e l'SPY la sua tendenza si dirige verso nuovi minimi di 52 settimane. Potrebbe essere un catalizzatore positivo per i prossimi mesi?
Un buon esempio di questo andamento è stato il 2017, stessa configurazione attuale, il mercato azionario ha vissuto uno degli anni migliori e meno volatili della storia.
Dopo i ribassi, nel lungo termine, uno dei settori che potremmo considerare è quello del gaming?
Rappresenta uno dei mercati in più rapida crescita con ricavi stimati oltre 200 miliardi di dollari nel 2023.
prendendo l'ETF ESPO (dedicato al gaming), possiamo notare come dal minimo di novembre 2022 ad oggi ha registrato una perfomance del +28% circa, recuperando i massimi di giugno 2022.
Non solo società che producono giochi per console, PC e mobile come Electronic Arts, Activision Blizzard, Ubisoft o Take-Two Interactive ma anche tutto ciò che "ruota intorno" rappresenta un'opportunità. C'è Tencent che possiede molte società di giochi Riot Games e di League of Legends, oppure il colosso Amazon (NASDAQ:AMZN) con Twitch che ormai conoscono tutti, Nvidia che produce le schede grafiche e Intel (NASDAQ:INTC) che produce i processori.
La "battaglia" è sulle console. Le vendite di console dei produttori come Nintendo, Sony o Atari (dal 1970 al 2020) sono milioni.
Infine, non si gioca solo su console o PC ma anche da mobile, giusto? l'iPhone (Apple (NASDAQ:AAPL)) ha dato il via alla transizione dei games verso i mobile con l'App Store, seguito da Play Store (Alphabet (NASDAQ:GOOGL)) per i dispositivi Android, ha aperto la strada alle app di giochi gratuiti, a pagamento e pay-per-feature. Si tratta di una "fetta" di mercato in espansione da 85 miliardi di dollari.
Rappresenta un'opportunità ?
Alla prossima!
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