La svolta a livello politico con la creazione del nuovo governo molto più in sintonia con le dinamiche europee consente una netta riduzione dello spread ed un conseguente recupero del mercato azionasrio domestico con il Ftsemib che dopo essere rimbalzato sul supporto a 20000 a ridosso di ferragosto, accelera ulteriormente al rialzo grazie alla violazione dell’importante resistenza a 21000 spingendosi fino a 21500.
Oltre a questo movimento non vi sono grandi novità per il Ftse Mib che da febbraio in poi continua, al pari di gran parte dei vari indici azionari tutti in attesa delle nuove manovre espansive delle banche centrali nel mese di settembre, a muoversi all’interno di una ampia fase laterale tra 19500 e 22300.
Nel breve lo scenario si presenta ancora positivo con il prezzi attesi ad un nuovo test dell’area 22000/300. Solo chiusure mensili superiori a 22300, con la con-partecipazione degli altri mercati azionari, spingerà ulteriormente al rialzo il Ftse Mib verso 23000 e successivamente verso 24000/24500 parte alta del range in atto da oltre 10 anni che ha sempre contenuto i tentativi rialzisti. Possibili segnali di debolezza, in caso di storni di Wall Street si avranno con la tenuta della resistenza a 21500 e con la successiva violazione del supporto, precedente resistenza, a 21000 che spingerà i corsi verso 20500 e quindi 20000.