Consiglio vivamente di vedere il video in fondo alla pagina per un analisi più approfondita e soprattutto con l'ausilio dei grafici.
Gold e Oil hanno vissuto un momento importante tra il 22 ed il 24 giugno.
La prima data riguarda il metallo prezioso, è stato il giorno in cui ha violato la parte alta del trading range in cui si trovava praticamente da metà aprile.
E’ stato come togliere un tappo!
Nelle sedute successive c’è stata un’accelerazione al rialzo con le quotazioni che sono arrivate a dei livelli che non si vedevano da anni.
Il 24 giugno, invece, il petrolio cedeva cinque punti percentuali e confermava una candela rossa sul grafico giornaliero Heikin-Ashi.
Il giorno prima aveva toccato i 41.62 dollari, il top da quel famoso lunedì nero del 20 aprile, quando il contratto con scadenza maggio sprofondò sotto lo zero, fino ad un minimo di -40$!
Da allora non è mutata la situazione grafica dei due asset, che da inizio anno registrano una performance del +16% per l’oro giallo e del -35% per l’oro nero.
Anche se Gold sembra faticare ad andare oltre la resistenza che parte dai max di settembre/ottobre 2012.
Ed Oil, invece, pare intenzionato a riprendere la corsa al rialzo sopra la resistenza dei 40.51 dollari.
Certo che far scendere l’oro è un’impresa molto ardua, c’è praticamente riuscito solo il coronavirus a marzo, mentre le politiche delle banche centrali continuano in qualche modo a sostenere l’acquisto del bene rifugio per eccellenza.
Per il petrolio sarà determinante la ripresa delle attività economiche e l’azione dell’OPEC+, con i tagli record ancora in corso e dove non si sa ancora se subiranno un’ulteriore proroga.