Dopo la buona chiusura di venerdì, che ha visto Piazza Affari segnare la miglior performance a livello europeo, ci dedichiamo come di consueto all'analisi e all'aggiornamento dei titoli in essere nel nostro portafoglio modello.
La nostra esposizione sulle blue chips italiane ha recentemente raggiunto il livello del 40%, assecondando in maniera abbastanza efficace e tempestiva il rimbalzo/recupero in essere sui mercati azionari.
La composizione del portafoglio, cha sta decisamente sovraperformando l'andamento dell'indice FTSE MIB, appare leggermente sbilanciata sul settore bancario che, come sempre, esprime grande direzionalità e volatilità sia nelle fasi di rialzo che in quelle di ribasso.
Tale "caratteristica" è riconducibile ad un preciso fattore: le maggiori banche italiane detengono in portafoglio valori tutt'altro che trascurabili di titoli del nostro debito pubblico ed è quindi logico che risentano del clima di sfiducia/nervosismo che continua a serpeggiare fra gli operatori orfani del tanto atteso annuncio di un governo capace di portare avanti le grandi riforme.
In un contesto del genere abbiamo comunque individuato nei giorni passati alcune configurazioni grafiche degne di considerazione e siamo prontamente intervenuti in acquisto, confermando la nostra view di lungo termine espressa sin dall'ottobre dello scorso anno che ci vede decisamente ottimisti sul futuro di Piazza Affari per i prossimi mesi/anni.
UNICREDIT - LONG da area 3.85
L'ingresso su UNICREDIT è stato il primo in ordine di tempo e ha rappresentato una svolta decisiva nei confronti del mercato di cui stavamo attentamente monitorando la dinamica correttiva alla ricerca di una potenziale inversione della tendenza in atto.
Il test della base inferiore dell'evidente canale ribassista in atto, unitamente ad una evidentissima divergenza rialzista, ci hanno indotto a rompere gli indugi, portandoci ad un posizionamento long che magari alcuni nostri abbonati avranno giudicato un pò troppo aggressivo...
I fatti, però, ci stanno dando ragione, anche se ogni giudizio defnitivo andrà rinviato al test dell'importantissima resistenza dinamica in area 4.10 che appare oramai imminente.
Sarà solo l'eventuale superamento di questo livello a conferire alla dinamica in atto un rango superiore a quello di semplice rimbalzo, trasformandola in una evidente inversione di tentenza che potrebbe trasferirsi a cascata sull'intero listino.
Operativamente ribadiamo il long in essere, con area 4.10 e successivamente 4.80 come potenziali punti di arrivo; al ribasso stop-loss senza indugi in caso di violazione dei recenti minimi a 3.65 euro per azione.
FIAT - LONG da area 4.15
Il grafico di FIAT rappresenta un esempio da manuale di ciò che ci si attende prima del breakout di una importante resistenza dinamica: divergenza rialzista, volumi in aumento, accelerazione.
Peraltro, come visibile sul grafico, grazie ad una fase di incredibile volatilità, il titolo si è già portato a ridosso della prima resistenza dinamica di brevissimo, "rispettandola" con precisione e preparandosi ad attaccare la successiva e ben più importante soglia dei 4.80 euro per azione.
Se anche questa soglia venisse violata, si aprirebbero spazi incredibili al rialzo, con area 7.00 (addirittura!!!) pronta a divenire il target dei mesi a venire.
Stop Loss inderogabile e negazione totale di quanto sopra in caso di violazione dei recenti minimi a 3.85 punti.
INTESA SANPAOLO - LONG da area 1.25
Il supporto statico in area 1.20 è stato già sfruttato in passato per rapidi e proficui interventi sul titolo. Con incredibile precisione, anche dopo l'ultima prolungata fase di correzione, area 1.20 ha respinto ogni ulteriore pressione ribassista provocando una chiara rezione su cui siamo intervenuti prontamente.
Il rapporto rischio/rendimento appare ottimale, considerando la vicinanza del potenziale stop-loss da posizionare sotto area 1.20, cui fa da contraltare un target potenziale in area 1.54 decisamente molto appetibile.
TELECOM - LONG da area 0.565
Ancora un breakout rialzista come configurazione grafica a supporto del nostro intervento al rialzo. Seguivamo da tempo la profonda discesa di Telecom e più volte siamo stati tentati dall'afferrare il classico coltello che cade...
La pazienza sembra averci premiato con un buy che ci sta già regalando le prime soddisfazioni e che, in ogni caso, andava segnalato per il più che positivo rapporto rischio/rendimento.
In conclusione, abbiamo assecondato questa settimana di recupero riportando al 40% la nostra esposizione su Piazza Affari. Altri titoli appaiono decisamente appetibili, ENEL in testa, ma il contesto esterno (declassamento, governabilità, etc.) induce alla prudenza.
Peraltro, stiamo decisamente vincendo la nostra gara sull'indice, su cui registriamo una sovraperformance del +19.60%, il che ci pone nelle condizioni di poter valutare con minore aggressività (e rischio...) i futuri inteventi operativi.
Pietro Paciello
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11 marzo 2013 - ore 16.00
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