Permettetemi di utilizzare la barzelletta americana del rimbalzo del gatto morto: se un gatto cade dal decimo piano e rimbalza fino al terzo, non è detto che sia vivo. Le azioni Tesla (NASDAQ:TSLA), dal massimo storico del 2021 di $400 al minimo di aprile 2024 di $140, sono rimbalzate fino ai $246 di ieri, recuperando il 40% della perdita totale.
Tesla (Nasdaq:TSLA) ha appena pubblicato il rapporto sulla produzione e consegna del secondo trimestre del 2024. La casa automobilistica ha consegnato 443.956 vetture nel primo trimestre dell’anno. Questo valore è leggermente superiore alle aspettative di circa 438.019 veicoli per il periodo da aprile a giugno, stima media basata sulle previsioni di 12 analisti, sette dei quali hanno tagliato le loro aspettative negli ultimi tre mesi.
Questo risultato, nell’immaginario collettivo, è stato sufficiente a contrastare i timori di un crollo apocalittico delle vendite e a consentire un robusto rimbalzo delle azioni Tesla fino a $246.
Quali sono i problemi di Tesla?
Tesla deve far fronte alla forte concorrenza in Cina e alla domanda debole a causa della mancanza di nuovi modelli a prezzi accessibili.
Le vendite di Tesla sono state particolarmente deboli in Europa, con un calo del 36% a maggio, a causa del calo dei sussidi per i veicoli elettrici e della scarsa domanda da parte degli operatori di flotte, che rappresentavano quasi la metà delle vendite nella regione lo scorso anno.
Uno dei problemi di Tesla in Europa è la drastica perdita di valore delle autovetture Tesla usate, che ha penalizzato moltissimo alcune società di leasing europee. In Cina, i problemi derivano dal fatto che i concorrenti hanno lanciato modelli più economici, mentre Tesla è stata lenta nel portare nuovi progetti sul mercato.
Perché l’attuale valutazione delle azioni Tesla è insostenibile sotto il profilo finanziario?
Molti analisti ritengono che un marchio forte e vantaggi in termini di costi costituiscano il fossato economico di Tesla che giustifichi le altissime valutazioni attuali in termini di P/E ed EV/Ebitda. La nostra risposta è molto semplice e si basa su dati oggettivi: i numeri.
Nonostante possieda potenti vantaggi competitivi, Tesla sta dimostrando di essere solo un’azienda automobilistica. Per stimolare la domanda, Tesla ha intrapreso numerose riduzioni dei prezzi. E i margini hanno subito un duro colpo.
Tesla viene ancora scambiato a una valutazione folle. Il titolo presenta un rapporto prezzo/utili forward (P/E) di 73. Ciò rappresenta un premio del 120% rispetto al multiplo P/E di 32 dell’indice Nasdaq-100.
Se valutassimo le azioni Tesla in base al Free Cash Flow del 2023, che ammontava a 6,16 miliardi di dollari, e applicassimo un multiplo elevato di 40x, Tesla dovrebbe valere solo intorno a 246,48 miliardi di dollari, o solo 77,66 dollari per azione.
Il problema però è che nel 2024 il Free Cash Flow si è evaporato e quindi, nella più ottimistica delle previsioni, potremmo parlare di $50 per azione. Va anche ricordato che la capitalizzazione di mercato di Tesla (785 miliardi di dollari) è superiore a quella dei suoi 5 maggiori concorrenti messi insieme, il che non è giustificato sulla base dei fondamentali.
Il co-fondatore e CEO di Tesla, Elon Musk, tende a descrivere scenari immaginifici per il futuro, anche se ha costantemente fatto promesse eccessive e non mantenute per quanto riguarda la tempistica dell’azienda su vari prodotti, comprese le capacità di guida completamente autonome.
Di conseguenza, Tesla rimane un titolo fortemente sopravvalutato. Gli investitori dovrebbero evitare di acquistare azioni in questo momento.