Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Bad news is….

Pubblicato 27.01.2023, 09:09
Aggiornato 12.03.2024, 12:10

Che il motto che ha accompagnato i mercati nell’ultimo anno, ovvero “bad news is good news” sia cambiato? Questa domanda inizia a serpeggiare tra le menti degli investitori. Dati alla mano nelle ultime settimane spesso dati deludenti dell’economia americana, si vedano le vendite al dettaglio della scorsa settimana, hanno generato pressioni ribassiste sui mercati azionari mentre dati macroeconomici positivi, pensiamo al Pil americano di ieri, hanno indotto buon umore – portando persino  in secondo piano un mercato del lavoro che continua a mostrare i propri muscoli, con le nuovi richieste di sussidi di disoccupazione scese inaspettatamente di 6.000 unità, su minimi degli ultimi 9 mesi a 186.000.


A differenza del settore obbligazionario, nella quale le pubblicazioni macroeconomiche di ieri hanno generato pressioni al rialzo sui rendimenti, con il Treasury a 10 anni cresciuti di 0.055%, Wall Street ha preferito ignorare i venti contrari, che spesso hanno funzionato da freno soprattutto sui settori tecnologici e growth, trovando nelle trimestrali e nella minore paura di una recessione la forza per far proseguire il rally. Rally che inizia persino a mostrare un cambio di passo, con i mercati europei che dopo aver primeggiato nella prima parte del mese mostrano una mancanza di fiato (non sono d'aiuto i commenti falco della Bce), lasciando il podio a quelli statunitensi - ovviamente alle spalle di Hong Kong, che ha trovato nel cambio di passo, politico ed economico, la sua forza motrice.

Performance Indici  YTD


Giovedì le azioni hanno registrato un moderato rialzo, con lo S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno segnato i massimi di 6 settimane.  Un'impennata di oltre il 10% di Tesla (NASDAQ:TSLA) ha supportato i titoli tecnologici a grande capitalizzazione, dopo che l'azienda ha riportato un fatturato per il quarto trimestre superiore alle attese.  Trimestrali che hanno ieri assistito ai rialzi da parte di Seagate Technology (NASDAQ:STX) Holdings, Steel Dynamics, United Rental, Nucor, Packaging Corp e agli scivoloni di IBM, Sherwin-Williams, McCormick, Northrop Grumman, e Southwest Airlines per citarne alcuni.

Bene la partenza della stagione delle trimestrali per il FTSE MIB, con STMicroelectronics (EPA:STM) (+12,10% nella seduta di ieri) che chiude l’anno in crescita del 26,4% a 16.128 milioni di dollari, nonostante una leggera flessione dei margini lordi nel quarto trimestre. A guidare i rialzi nell’anno soprattutto il settore Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG), cresciuto del 38,3% (+30% nel Q4) e in grado di generare margini operativi del 34,6% (rispetto al 24,3% del 2021). Unica attenzione agli aumenti delle scorte, cresciute di 202 milioni.  Numeri importanti che rendono omaggio ad un titolo che si pone come obiettivi per il prossimo trimestre una crescita a 4,20 mld di dollari (ovvero in calo dalle Q42022) ma con margini lordi in crescita al 48%. Anche nel lusso, dopo Tod’s, ieri, a chiusura dei mercati, sono stati presentati i dati di Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) e LVMH. Lusso che mostra i propri muscoli, nonostante la mancanza della domanda cinese, grazie alle maggiori vendite Americane e in Europa. Ferragamo ha riportato una crescita annua del 10,2%, Tod’s del 13,9% mentre LVMH persino del 23.3%. Proprio tra LVMH e Tod’s viene meno il patto avente a oggetto azioni ordinarie di Tod's (BIT:TOD), a seguito del fallito delisting. Lusso che, grazie alla ripartenza cinese, potrebbe beneficiare del ritorno di uno dei maggiori mercati, sebbene con un effetto cambio che quest’anno rischia di giocare contro.

In attesa della partenza nella prossima settimana delle trimestrali delle big bancarie italiane, Intesa (BIT:ISP) San Paolo e Unicredit (BIT:CRDI), entrambe mostrano una decisa forza tecnica, con Unicredit in grado di registrare dal minimo di marzo 2022 una salita di quasi 102% a differenza di Intesa dal minimo di luglio, quindi successivo a quello di Unicredit, una crescita del 48%.

Performance Intesa e Unicredit


La giornata si apre intanto con nuove pressioni dal Giappone, con l’inflazione al consumo di Tokyo (indicatore di quella nazionale) che a gennaio è aumentata più del previsto. L'inflazione complessiva è stata del 4,4% e quella di fondo del 3%. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito nuovamente vicino al limite di controllo della curva dei rendimenti dello 0,50%. Tutto questo mentre nella giornata di ieri il Fondo Monetario Internazionale ha invitato la Banca del Giappone a consentire un ulteriore aumento del rendimento a 10 anni, a causa dei crescenti rischi di inflazione.

Nella giornata i principali appuntamenti macroeconomici saranno rappresentati dall’offerta di moneta M3 europea, dall’indice dei prezzi PCE così come dei dati sul reddito e consumi personali negli Stati Uniti, mentre un nuovo intervento è atteso oggi per Christine Lagarde (il settimo intervento nelle ultime due settimane).

 
Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
Disclaimer: Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.
Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.
Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l'esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale. I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l'accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.