- Inflazione nazionale più debole e dollaro più basso spingono i fixed income internazionali
- I bond dei mercati emergenti sono schizzati dal minimo di ottobre
- Probabilmente continueranno a farlo, ma i guadagni potrebbero essere limitati
Il mercato dei bond potrebbe stare sistemandosi. La scorsa settimana, l’iShares iBoxx High Yield corporate bond fund (NYSE:HYG) ha registrato un altro forte afflusso netto. L’ETF junk-bond ora si avvia al suo secondo afflusso netto mensile più alto dal lancio. E questo con i tassi di interesse che si sono raffreddati e le aspettative sull’inflazione di pareggio che si sono stabilizzate.
Propensione al rischio: i bond ad alto rendimento nazionali vedono forti afflussi a novembre
Fonte: Bloomberg
Nell’ultimo mese, i Treasury USA sono saliti di circa il 2%, e anche il credito aziendale ha visto un significativo interesse di acquisto. L’iShares iBoxx $ Inv Grade Corporate Bond ETF (NYSE:LQD) vanta un ritorno totale del 6,5%, mentre i debiti ad alto rendimento più rischiosi, replicati dall’HYG sono positivi del 2%. La durata di LQD è molto superiore rispetto a HYG, quindi il recente calo dei tassi di interesse in termini intermedi è stata di particolare vantaggio per gli high-grade. Nel grafico sotto, sulla performance degli ETF su un mese, notiamo nettamente in verde l’azione di prezzo dei bond dei mercati emergenti.
Performance su un mese: EMB brilla tra i fixed income
Fonte: FinViz
L’iShares J.P. Morgan USD Emerging Markets Bond ETF (NASDAQ:EMB) è salito del 7%, compresi i dividendi. Un indice del dollaro debole offre una spinta in più ai fixed income esteri, soprattutto i debiti EM. Callum Thomas di Topdown Charts fornisce sempre delle belle analisi che combinano aspetti tecnici e macro. Secondo lui, c’è una divergenza bearish tra un recente nuovo massimo dei rendimenti e il numero di nazioni EM che registrano nuovi massimi dei rendimenti, segnale che il trend in salita dei tassi dei mercati emergenti potrebbe essere messo a repentaglio. (Bullish per i prezzi dei bond EM).
Divergenza del rendimento bearish: bullish per i prezzi EMB
Fonte: Topdown Charts
Vediamo dove potrebbero andare EMB da qui, dato questo presagio potenzialmente bullish visto nei macro-dati. Ho zoomato negli ultimi 10 anni usando candele settimanali su EMB. Possiamo notare il brusco calo dal picco di oltre un anno fa. EMB è crollato di quasi un terzo, attraversando il minimo del COVID. Dopo un rialzo di oltre il 10% dal minimo di ottobre, il fondo è ancora a 6 dollari in meno dalla sua media mobile su 50 settimane.
Penso che l’ETF abbia ulteriore rialzo davanti, ma potrebbe incontrare una certa resistenza poco sopra 90 dollari, il massimo della ripresa dell’agosto 2022 e il livello in cui potrebbe entrare in gioco la media mobile discendente su 50 settimane. Il livello di 91 dollari ha più resistenza, con il ritracciamento di Fibonacci del 38,2%.
Notiamo anche che c’è stata una modesta divergenza bullish sull’indice RSI settimanale tra il minimo del prezzo di luglio e il minimo storico di metà ottobre. L’indice RSI non ha confermato un nuovo minimo il mese scorso. Quindi, ci sono segnali che l’attuale rimbalzo potrebbe continuare.
EMB: divergenza bullish, altro spazio di rialzo
Fonte: Stockcharts.com
Morale della favola
Con i rendimenti in calo tra la riduzione dei timori per l’inflazione ed un dollaro più debole, il debito dei mercati emergenti ha tratto enorme vantaggio. Vedo ulteriori rialzi all’orizzonte, ma i guadagni potrebbero essere limitati da tre livelli chiave di resistenza nella parte bassa dei 90 dollari.
Nota: Mike Zaccardi non possiede nessuno degli asset menzionati in questo articolo.