La scorsa settimana è stata emblematica nel descrivere la situazione attuale sui mercati finanziari. Dopo i mesi di settembre e ottobre estremamente difficili, con le tensioni geopolitiche in Medio oriente e il "feroce" rialzo dei rendimenti obbligazionari internazionali a metter pressione agli indici azionari, abbiamo assistito a un rimbalzo dei mercati azionari per certi versi impressionante.
I principali drivers della dinamica appena descritta sono 3:
1. il QRA del dipartimento del tesoro USA che ha annunciato una riduzione dell'offerta di buoni del tesoro, riducendo così la pressione sui rendimenti a lungo termine;
2. la Fed ha confermato la fase di pausa dell'attuale ciclo di inasprimento dei tassi di interesse e sembra intenzionata ad adottare lo stesso approccio a dicembre;
3. venerdì c'è stata la conferma del rallentamento del mercato del lavoro americano, che tra le altre cose avvalora la tesi al punto 2.
Ciò ha prodotto lo squeeze in atto, che ad esempio ha consentito all'S&P 500 di passare dalla zona 4100 punti di lunedì 30 ottobre ai 4360 punti alla chiusura di venerdì 3 novembre.
Bitcoin nel frattempo continua a beneficiare dell'hype generato dalle aspettative di approvazione del primo BTC spot ETF negli Stati Uniti, come dimostra il breakout di fine ottobre e l'attuale fase di consolidamento nella regione 35.000 dollari. E c'è da scommettere che il ritrovato ottimismo sui mercati azionari favorirà anche la performance della principale criptovaluta.
Nella seguente video analisi vediamo proprio cosa dobbiamo aspettarci da bitcoin nei prossimi mesi e qual è il posizionamento dei grandi investitori, con un focus sul mercato delle Opzioni.