Oggi la Borsa di Milano è in caduta libera, in un quadro di debolezza e volatilità alla vigilia del parere della Commissione europea sulla manovra, nel primo pomeriggio l'indice Ftse Mib segna un meno 0,61 per cento, mentre la pressione dell'attesa si fa sentire soprattutto sui titoli di Stato, con lo spread su tassi tra Btp e Bund a 323 punti base dopo un picco a 335. I rendimenti dei titoli decennali si attestano al 3,59 per cento.
Indici; Stoxx 600 -0,9% a 352, FTSE 100 -0,6% a 6958, DAX -1,3% a 11095, CAC 40 -1,0% a 4935, IBEX 35 -1,1% a 8909, SMI -0,4% a 8780, S&P 500 Futures -0,8%
Sul fronte delle valute, le preoccupazioni degli investitori per il ritmo dei negoziati sulla Brexit hanno nuovamente pesato sulla sterlina, spedendola ampiamente al ribasso. Contro l'USD, la sterlina si è avvicinata al minimo di due settimane della settimana scorsa. Quello che è accaduto nelle ore notturne a Londra, è stata la notizia che un espilicito sostenitore degli sforzi di Theresa May ha commentato che il Primo Ministro avrebbe dovuto cercare un "accordo migliore". Lungamente a sostegno del governo del Primo Ministro, il Partito democratico unionista nordirlandese sembra ora opporsi agli sforzi della May, unendosi a un gruppo in crescita all'interno del suo stesso partito conservatore. In precedenza, il capo della Banca d'Inghilterra ha parlato con la commissione del Tesoro sulla prospettiva di un accordo "no Brexit". Secondo Mark Carney, lo scenario peggiore è quello a cui la BoE si sta già preparando, anche se crede che la May sarà in grado di ottenere un accordo. Carney ha detto di temere la situazione che potrebbe verificarsi in caso di una Brexit dura, suggerendo che potrebbero esserci più che semplici conseguenze economiche.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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