Le vendite continuano a dominare la scena con le Borse europee che oggi si muovono ancora in negativo sulla scia del sell-off che ha colpito ieri Wall Street. L'intervento dei ribassisti è stato particolarmente duro sul Nasdaq Composite che ha lasciato sul parterre poco più del 3% del suo valore, mentre si sono difesi meglio il Dow Jones e l'S&P500, con un ribassi più contenuto di circa un punto e mezzo.
In Italia, intorno alle 12,00 il FTSE MIB cede lo 0,55%, l'All Share lo 0,68%, lo STOXX 600 lo 0,85%. Sprofondano i bancari insieme a tutto il settore europeo che cede oltre l'1,8%, vicino al minimo da cinque settimane. Fa peggio l'indice di settore italiano che perde il 2% sui minimi da novembre 2016. BANCO BPM (MI:PMII) cede il 4,3%, UBI (MI:UBI) BANCA il 3% e UNICREDIT (MI:CRDI) il 2,7%. CARIGE (MI:CRGI), in attesa del cda odierno, dopo le forti perdite dell'apertura si aggira sulla parità. In calo anche il settore energetico sul ribasso del greggio. SAIPEM (MI:SPMI) perde il 2,8%, ENI (MI:ENI) lo 0,05%.
Sul fronte macro USA oggi oltre all'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane, si conosceranno i nuovi cantieri edili che a settembre dovrebbero salire da 1,201 a 1,235 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione, sempre a settembre, sono viste in aumento da 1,241 a 1,268 milioni di unità. Per il Superindice di ottobre è attesa una variazione positiva dello 0,2%, in frenata rispetto allo 0,5% precedente, mentre le vendite di case esistenti ad ottobre dovrebbero salire da 5,15 a 5,23 milioni di unità. Il dato finale della fiducia Michigan a novembre dovrebbe attestarsi a 98,5 punti, in lieve rialzo rispetto ai 98,3 punti della lettura preliminare e in frazionale calo in confronto ai 98,6 punti della versione definitiva di ottobre.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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