BYD: a ottobre volano in Cina le vendite di EV

Pubblicato 04.11.2024, 14:22
TSLA
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XPEV
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Numeri record nel Paese asiatico per le consegne di auto elettriche e ibride (+50,9%), che ormai rappresentano più della metà delle vendite di nuove auto. Forte rialzo alla Borsa di Hong Kong di tutti i produttori cinesi, da Byd a Xpeng (NYSE:XPEV), a Nio. A sorpresa, frenano le vendite di Tesla (NASDAQ:TSLA)

A ottobre vendute 1,1 milioni di NEV, crescita del 50,9%

Mentre il mercato europeo dell’auto arranca, in Cina gli incentivi di Stato fanno volare le vendite delle cosiddette NEV (New Energy Vehicles), categoria che comprende le auto full-electric e le ibride plug-in. 
Stando ai dati provvisori diffusi lunedì 4 novembre dalla China Passenger Car Association, in ottobre c’è stata un'impennata delle consegne di veicoli elettrici e ibridi. L’intero mercato cinese ha registrato  nel mese scorso un totale di  2,11 milioni di veicoli venduti, con una crescita del 4,5% sullo stesso periodo del 2023. Le consegne di veicoli elettrici e ibridi plug-in sono aumentate del 50,9% raggiungendo 1,12 milioni di unità. I veicoli elettrici e ibridi hanno rappresentato circa il 53,3% delle vendite totali di ottobre.

Il record di Byd con oltre 500.000 veicoli venduti in un mese


Immediatamente positiva lunedì la reazione dei titoli cinesi dell’auto alla Borsa di Hong Kong. Byd, il primo produttore mondiale di auto elettriche, è salito del 3,5% a 287,4 Hkd (dollari di Hong Kong). Byd ha segnato a ottobre il record di vendite di NEV con circa 500.000 veicoli venduti.

Ottimi risultati di vendita anche per Geely e Xpeng. L’azione Xpeng è salita del 7,6% a 47,7 Hkd, e il titolo quotato a Wall Street segna nel pre-market un rialzo del 5,7% a 12,19 dollari.
Reazione positiva, ma più contenuta, per Nio, azienda specializzata in veicoli di lusso: a Hong Kong l’azione è salita dello 0,8% e il titolo quotato a Wall Street guadagna nel pre-market l’1,7% a 5,19 dollari.
I risultati mostrano l’efficacia della politica cinese a favore delle auto elettriche, con una serie di incentivi a livello nazionale e locale, progettati per incoraggiare gli automobilisti a sostituire i veicoli a benzina o diesel con veicoli plug-in. Gli incentivi hanno contribuito a sette mesi consecutivi di crescita delle vendite di veicoli plug-in, mentre gli acquisti di auto a benzina continuano a diminuire.
Dall’inizio dell’anno le azioni Byd sono salite del 37%. Gli analisti vedono ancora un cospicuo spazio di crescita, dato che la media dei target price è 353 Hkd, più alta del 23% rispetto alla quotazione attuale.
Per Nio il potenziale di crescita individuato dagli analisti è ancora più ampio, pari a +32%, con un target price medio di 6,7 dollari. Dall’inizio dell’anno le quotazioni di Nio sono scese del 39%.

Tesla non partecipa alla festa cinese dell’auto elettrica

Alla festa cinese dell’auto elettrica non partecipa Tesla, che a ottobre ha registrato con sorpresa un calo delle consegne della sua fabbrica di Shanghai, dopo il risultato record del terzo trimestre. Secondo la China Passenger Car Association, a ottobre nel Paese del Dragone sono state vendute complessivamente 68.280 Tesla (fra Model 3 e Model Y),  con un calo del 5,3% sullo stesso mese del 2023 e un tonfo del 23% dal precedente mese di settembre.
La performance deludente di ottobre è un campanello d’allarme per Tesla. La società di Elon Musk mostra di soffrire la concorrenza dei produttori cinesi, in particolare di Byd, e vede allontanarsi l’obiettivo annunciato di un numero di veicoli venduti nell’intero 2024 leggermente superiore agli 1,81 milioni venduti nel 2023.
Per rispettare la sua previsione, Tesla dovrà vendere nel quarto trimestre almeno 515.000 auto, una cifra record. Il ruolo della Cina è fondamentale, dato che il Paese asiatico nel terzo trimestre ha assorbito oltre la metà delle vendite globali di Tesla.

Pechino spinge per un accordo con la Ue che elimini i dazi


Nel frattempo le autorità di Pechino spingono per trovare con l’Unione europea una soluzione accettabile del contenzioso che ha portato la Ue a imporre dazi fino al 35% sull’import di auto elettriche dalla Cina.  Domenica 3 novembre il ministero del Commercio di Pechino, Wang Wentao, ha incontrato a Shanghai il ministro del Commercio francese, Sophie Primas, e ha ribadito che l'indagine dell'Unione Europea sui veicoli elettrici cinesi è una grande preoccupazione e ha “seriamente ostacolato” la cooperazione tra Cina e Unione Europea nel settore dell'auto.
Come risposta alla decisione europea, ad agosto la Cina ha avviato un'indagine antisovvenzioni sui prodotti lattiero-caseari importati dalla Ue, dopo che a giugno aveva avviato un'indagine sull’import di  carne di maiale destinata al consumo umano. A tutto questo pochi giorni fa si sono aggiunte misure antidumping temporanee sulle importazioni di brandy dalla Ue.

Wang ha dichiarato a Primas che le indagini commerciali della Cina sul brandy, la carne di maiale e i prodotti lattiero-caseari della Ue sono conformi alle richieste dell'industria nazionale e alle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, “a differenza della Ue che è stata “avventata” nel lanciare la sua indagine sugli EV”. Ma ha aggiunto che la Cina è disposta a collaborare con la Commissione europea per trovare una “soluzione adeguata”.

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