Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Apriamo l’analisi odierna commentando un dollaro forte, mentre dal forum delle banche centrali è emersa una rinnovata divergenza nei dettami di politica monetaria. Il presidente della Fed, Jerome Powell, non ha detto granché di nuovo, ma ha rafforzato l'opinione che un rinforzo dei tassi più consistente sia in qualche modo doveroso.
Mario Draghi, invece, come sempre si è mostrato prudente, paziente, insomma colomba sottolineando come i tassi rimarranno fermi sino a metà del prossimo anno.
Il governatore Kuroda della Bank of Japan è stato altrettanto colomba, mentre Philip Lowe della Reserve Bank of Australia è rimasto cauto sull'inflazione. Powell e la Fed rimangono gli unici veri falchi al momento.
I rendimenti continuano a puntare verso l’alto (rendimento di 10 anni al 2,94% oggi) e il dollaro sta facendo nuovamente ottime performance contro le principali majors del Forex questa mattina.
I differenziali di rendimento continuano ad essere di supporto e l'indice del dollaro sta cercando di mantenere il breakout sopra i massimi di 95.15 di ottobre / novembre 2017.
Wall Street ha chiuso misto la giornata di ieri, con il Dow ancora al ribasso, ma l’SP500 + 0,2% a 2767 punti, mentre il NASDAQ aggiornava i massimi assoluti.
I futures hanno continuano a salire durante la notte ma ora sulla notizia di Bagnai in commissione Finanza al Senato perdono terreno. I mercati asiatici sono risultati misti, ma il Nikkei è salito del + 0,8%, con lo yen che continuava a indebolirsi (ora sta recuperando).
Nelle materie prime, la forza del dollaro ha avuto ripercussioni sull'oro che ha perso ancora terreno, mentre il petrolio si concentra sul meeting OPEC di venerdì.
Con la notizia che l'Iran potrebbe essere disposto ad accettare qualche piccolo aumento dei livelli di produzione, i prezzi del petrolio sono al ribasso questa mattina.
Oggi, detto che la Banca Svizzera non ha inciso, attenzione alla Banca d'Inghilterra che tuttavia non dovrebbe riservare grosse sorprese.
Alle ore 13 si deciderà sui tassi che dovrebbero restare a + 0,50% così come il QE a £ 435 miliardi.
Comunque sarà la votazione sui tassi che potrebbe essere interessante, l'ultimo incontro vedeva un 7 a 2 e dovrebbe essere confermato (con i due dissidenti Ian McCafferty e Michael Saunders).
Recentemente i commenti di Dave Ramsden hanno rimarcato che la delusione per la crescita del Q1 è stata temporanea, il MPC potrebbe iniziare a puntare verso un rialzo nel mese di agosto?