Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
I mercati forex sono piuttosto tranquilli considerato quanto sono stati volatili i mercati azionari. Mentre un’altra settimana si avvia alla conclusione, c’è ancora molta incertezza sui mercati riguardo alla nuova variante del COVID, Omicron.
Il report di oggi sull’occupazione non agricola (NFP) USA dovrebbe innescare una certa volatilità e potrebbe portare ad una rinnovata forza del dollaro, fino a quando non vedremo dei dati davvero deludenti soprattutto sul fronte dei compensi.
Il cambio EUR/USD sarà al centro della scena, insieme ad altri cambi del dollaro:
La coppia più scambiata al mondo ha creato una candela hammer su base settimanale la scorsa settimana. Di solito, questi hammer indicano che il precedente trend ribassista è finito. Sebbene possa rivelarsi essere così, il fatto che non abbiamo visto delle importanti mosse al rialzo conseguenti suggerisce il contrario.
In effetti, ammetto che l’hammer potrebbe rivelarsi essere una trappola per i tori. Il prezzo ha già iniziato a tornare nei range della scorsa settimana, dopo essere rimasto brevemente sopra il massimo. Ma questa è la settimana degli NFP, non avremmo comunque visto mosse decise in vista dei dati.
Se i tori dovessero effettivamente essere intrappolati, potremmo vedere un’ulteriore debolezza che ci porterebbe ai livelli di stop. Il posto più ovvio sarebbe al di sotto della candela hammer della scorsa settimana a 1.1185. Ma allora perché non andare ancora più giù? Ad esempio, perché non dirigersi verso gli 1,1000, la base del breakout a maggio dello scorso anno.
Fondamentalmente, al momento ci sono pochissime ragioni ovvie per cui la coppia EUR/USD dovrebbe salire. In effetti, se ci si chiede quale sia la banca centrale più interventista, la Federal Reserve supera di gran lunga la Banca Centrale Europea.
Il Presidente della Fed Jerome Powell ha di fatto ammesso che l’idea di un’inflazione “transitoria” era sbagliata e che la banca potrebbe chiudere gli acquisti di bond nei prossimi mesi, nonostante la variante Omicron. Il mercato ha di conseguenza anticipato le aspettative sul primo aumento dei tassi.
Al contrario, la BCE difficilmente ridurrà lo stimolo più velocemente del previsto, nonostante l’inflazione sia schizzata al 4,9%. La BCE si incontrerà il 16 dicembre per decidere se chiudere gli acquisti di bond di emergenza a marzo, come pianificato, e cosa fare dopo.
Data la recente impennata dei casi di virus nella zona euro e l’incertezza per la variante Omicron, la BCE potrebbe dover rinviare qualunque decisione sugli acquisti di bond per un paio di mesi almeno.
La possibilità di nuove interruzioni dell’attività economica a causa di lockdown totali o parziali implica che la banca centrale potrebbe decidere di incrementare gli acquisti di bond previsti dai suoi Asset Purchase Programmes (APP) quando il PEPP terminerà, a marzo.
L’unico ovvio avvertimento per una previsione ribassista sul cambio EUR/USD è che il mercato del forex potrebbe aver già messo in conto la crescente differenza dei tassi tra Fed e BCE. Dopotutto, la coppia EUR/USD si dirige verso il basso dall’inizio dell’anno.
Tuttavia, anche se dovesse essere così e la candela hammer settimanale si rivelasse essere davvero un’inversione rialzista, il rialzo dovrebbe restare limitato, con la resistenza chiave intorno a 1,1450 e 1,1500 come tetto fino a quando non cambierà qualcosa fondamentalmente.
Tutto sommato, le previsioni restano ribassiste sul cambio EUR/USD e ammetto che potrebbe tornare molto presto al livello di 1,100.