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Certificato sulle blue chip italiane con un rendimento del 14,92% annuo

Pubblicato 19.09.2023, 08:32
Aggiornato 26.04.2022, 10:40

Il certificato di Vontobel con ISIN DE000VM2AU16 su Enel (BIT:ENEI), Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Stellantis (BIT:STLAM) ed STM (EPA:STMPA) prevede l’erogazione di una cedola trimestrale del 3,73% per un flusso cedolare annuo del 14,92%, a condizione che nessuno dei quattro sottostanti perda più del 40% dai valori iniziali, condizione valida anche per il rimborso del nominale alla scadenza.

Come ormai la maggior parte dei certificati cash collect, le cedole sono provviste di effetto memoria, un ulteriore fattore di protezione. Se ad una data di osservazione trimestrale infatti, uno dei sottostanti si trovasse al di sotto del livello barriera non si avrebbe l’erogazione cedolare, ma questa non sarebbe persa, bensì accantonata “in memoria” e pagata successivamente alla prima osservazione utile con tutti i sottostanti sopra al livello barriera.

Grazie alla debolezza del mercato negli ultimi giorni, il certificato si acquista sotto la pari a 98,90€ per certificato, con STM attuale worst of a -3%, Enel e Intesa intorno al -1% e Stellantis sopra strike.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Dopo un primo semestre di forte salita, culminato con i massimi relativi segnati a fine luglio, il FTSE MIB ha seguito l’andamento generale degli altri mercati stornando ad agosto ed entrando in una fase di lateralità che ha visto le quotazioni viaggiare tra i 27.700 e i 28.900 punti. Nonostante quindi la debolezza, la correzione è stata minima e l’indice sembra voler proseguire il suo trend rialzista. Al momento non vi sono segnali evidenti che indichino correzioni importanti all’orizzonte, anche se dopo una forte salita, anche uno storno più corposo non può essere del tutto escluso. Motivo per cui a mio avviso oggi lo strumento dei certificati risulta più interessante rispetto all’investimento diretto nell’azionario. Anche in caso di lateralità o di correzione infatti si potrebbe continuare a beneficiare del flusso cedolare e quindi generare performance, cosa che non si avrebbe invece con un ETF o che si avrebbe solo in parte con i dividendi delle azioni.

Confronto tra azioni sottostanti e FTSE MIB; fonte Investire.com

Ho preso in considerazione l’indice nell’analisi in quanto da inizio 2022 risulta essere molto correlato all’andamento delle azioni presenti nel basket, come evidente anche dal punto di vista grafico nell’immagine precedente, dove i quattro titoli sono messi in sovrapposizione al FTSE MIB (linea nera) e al netto di qualche picco in alto o in basso, presentano un andamento molto simile, a testimonianza del fatto che in questo contesto di mercato prevalgono più le decisioni macro che quelle sul singolo titolo.

ENEL
Dopo un 2022 disastroso, che ha visto il titolo scendere da quasi 9€ ad azione di agosto 2021 ad un minimo di poco inferiore ai 4€ di ottobre 2022, bruciando oltre il 55% di capitalizzazione, Enel sembra aver definitivamente invertito la tendenza. La crisi energetica susseguita alla guerra in Ucraina, con i prezzi alle stelle e la tassazione aggiuntiva sui profitti ha penalizzato oltremodo l’azione. Ma quello che più ha inciso sulla discesa è stato l’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE. Enel e in generale il comparto utilities, essendo esposta a forte indebitamente è particolarmente sensibile al costo del debito. Le notizie arrivate nei giorni scorsi da Francoforte, che dopo l’ultimo aumento di 25bps sembra aver lasciato intendere di essere arrivata al picco della sua politica monetaria, sono state un bel impulso per il settore che intravede un’inversione della curva e quindi una riduzione del costo del debito. Dopo il minimo dello scorso anno oggi il titolo quota sopra i 6€ ad azione, e il certificato prevede uno strike a 6,308€ e un livello barriera a 3,785€, al di sotto dei minimi dello scorso anno e sui prezzi del 2017.

Andamento Enel; fonte Investire.com

INTESA SANPAOLO
Anche Intesa ha segnato i minimi ad ottobre 2022, come gran parte dei titoli europei, anche se il suo 2022 è stato caratterizzato da un forte tonfo successivo allo scoppio della guerra in Ucraina, con il titolo sceso di quasi il 40% in poche settimane per le preoccupazioni sull’esposizione della banca verso la Russia. Dopo un rimbalzo iniziale il titolo ha proseguito l’anno al ribasso, anche a causa del contesto negativo di mercato, salvo poi invertire la rotta fino ai 2,43€ attuali. Il titolo ha beneficiato sicuramente del rialzo dei tassi BCE, che incrementano i margini per le banche e continuerà a beneficiarne nei prossimi trimestri visto che non si prevede un ritorno a tassi zero o comunque un ribasso dei tassi d’interesse importante nel breve periodo. Il certificato prevedere lo strike a 2,4705€ e un livello barriera a 1,4823€. Anche in questo caso un valore molto protettivo, posto al di sotto dei minimi 2022 e toccato di recente solo nel 2020 in piena pandemia.

Andamento Intesa Sanpaolo; fonte Investire.com

STELLANTIS
Il titolo Stellantis è probabilmente uno tra quelli più in forma del nostro listino. Gli scioperi sindacali che hanno movimentato il settore automotive negli ultimi giorni tra gli Stati Uniti e lo stabilimento di Melfi non sembrano aver scalfito Stellantis che in borsa continua a correre. Dai minimo del 2022 è infatti iniziata una forte salita che ha riportato il titolo vicino ai 18€, non lontano dai 19,158€ che rappresentano il massimo storico per il titolo. Anche per Stellantis la barriera del certificato è al di sotto dei minimi del 2022, quando si era fermata a 11,19€, mentre la barriera è posta a 10,553€, grazie ad un prezzo di strike a 17,558€. Stellantis è l’unico titolo del basket sopra strike, a dimostrazione che anche in un contesto di generale debolezza del listino, continua a mantenere una buona forza relativa.

Andamento Stellantis; fonte Investire.com

STM
Il trend di STM tra il 2022 e il 2023 è molto simile alle tre precedenti. Chip shortage e trend negativo del mercato, in particolare per il settore tecnologico, avevano spinto al ribasso il titolo fino al minimo a 27,405€ del luglio 2022, salvo poi invertire la tendenza e iniziare la risalita fino a nuovi massimi di periodo a 50,48€ a luglio 2023. Da li la correzione che l’ha portata fino agli attuali 40,57€, poco sotto lo strike a 41,599€. Fattore importante questo perchè STM rappresenta il titolo più volatile del basket ad avere lo strike circa il 20% sotto al massimo segnato pochi mesi fa aggiunge un margine di sicurezza ulteriore, ovvero quello di aver già saltato la fase dello storno fisiologico successivo ad una importante salita. La barriera a 24,959€ è, anche per STM, al di sotto dei minimi del 2022 e lascia quindi un buon margine di sicurezza.

Andamento STM; fonte Investire.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
Tutti e quattro i sottostanti presentano livelli barriera e quindi di protezione molto profondi e questo è il fattore più importante in un certificato in quanto ci fa capire fino a dove il nostro capitale nominale e il flusso cedolare sono garantiti dall’emittente. Fino a che nessuno dei sottostanti scende sotto a tali livelli, infatti, il certificato paga una cedola trimestrale del 3,73% con un flusso cedolare annuo del 14,92%. Come già anticipato le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei quattro titoli si trovi al di sotto del -40% alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per il 15 settembre 2025, con una durata di due anni, ma già da dicembre è prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare del 22 dicembre, qualora tutti e quattro i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 100€ e pagando la cedola trimestrale del 3,73%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, a 98,80€, in caso di richiamo anticipato alla prima scadenza si avrebbe comunque un rendimento di quasi il 5%, dato da 3,73€ di cedola più 1,20€ di capital gain sul nominale. Quindi anche in caso di richiamo anticipato, uno scenario estremamente positivo.

SCENARI A SCADENZA
L’osservazione autocall per la scadenza anticipata sarà sul livello del 100% del prezzo di strike alla prima osservazione, mentre scenderà del 1% ad ogni osservazione successiva, fino ad un minimo del 94% del prezzo di strike alla settima osservazione (l’ottava e ultima non prevede autocall ovviamente ma solo l’osservazione sulla barriera di protezione).
Qualora non avvenisse l’autocall prima della naturale scadenza, a settembre 2025 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 100€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. Si avrà in questo caso quindi un rimborso superiore al prezzo di acquisto con un capital gain di 1,20€ sul valore nominale, cui aggiungere l’erogazione di 8 cedole trimestrali del 3,73% per un totale del 31,04% in due anni. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei tre titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio STM dovesse scendere del 43% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 57€ su un nominale di 100€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
Personalmente credo il certificato appena analizzato, il DE000VM2AU16 abbia diverse caratteristiche che lo rendono interessante. In particolare presenta simultaneamente:
- basket composto da quattro delle principali blue chip del nostro listino, che attualmente dimostra una buona resilienza nella quotazione e con la sola STM con una volatilità leggermente più elevata. In ogni caso quattro titoli solidi e con una buona impostazione sia dal punto di vista grafico che da quello dei bilanci;
- flusso cedolare trimestrale del 3,73% con un rendimento annuo del 14,92%, un ottimo rendimento nel contesto attuale di bassa volatilità del mercato, cui si aggiunge la possibilità di acquisto sotto la pari che porta il rendimento oltre il 15% annuo;
- livelli di protezione su ribassi dei titoli fino al 40%, attualmente difficilmente ipotizzabili su questa tipologia di titoli.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell'emittente. Il basket è composto da quattro delle principali aziende del nostro paese, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"

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Ultimi commenti

Mi son letto tutto il KID, ma basta che un solo dei quattro titoli tocchi -40 per perdere quasi tutto il capitale?
Si fa molto interessante questo certificato. A quanto ammontano le barriere? A che prezzo fanno riferimento?
ciao a tutti, questo certificato (certamente interessante) ma anche il XS2567776732 non li trovo ne su degiro ne su widiba.... Devo cambiare broker ? Quale consigliate ?
Confermo che Degiro non permette di acquistre certificati
Dott. Pavan, mi saprebbe dire se le cedole di questo certificato sono sottoposte a doppia tassazione (Tedesca ed Italiana)? La ringrazio
No, solo tassazione italiana
Dott. Pavan , l' ISIN esatto del certificate di cui parlavo è il seguente : DE000VV34S73 . Può verificare per favore ?
I sottostanti sono Fartetch e Zalando
Grazie , sono due titoli in caduta libera .
Qual è la condizione per cui il capitale nominale potrebbe non essere rimborsato? Tutte e 4 sotto il 40%?
No, basta solo uno dei quattro oltre il -40%. Si fa sempre riferimento al worst of, ovvero il peggiore del basket
Buon rendimento ma 4 sottostanti in 4 settori differenti sono un bel rischio....
Sarei d’accordo in altri mercati, come dimostrato nel grafico la correllazione è molto elevata in questo momento
Forse invece del 2 finale è una Z oppure non c'è nulla .
No, nemmeno così. Se non mi da l'isin corretto non riesco ad aiutarla
Dott. Pavan , l' ISIN del certificato di cui parlavo è DE000VV34S72 . Potrebbe verificare per favore ed indicarmi i sottostanti ? Grazie .
Non trovo alcun risultato su questo isin, potrebbe verificare?
-2,5% di costi annui (ammesso che arrivi a scadenza)
Grazie, avevo anche io il dubbio
Quindi nell'articolo è già compreso il 2,5% di costi annui? alla cedola del 3,70 va sottratta solo l'imposta dello Stato? grazie
Si corretto. Il 3,73% è il netto erogato a trimestre. Da quello va tolto solo l’eventuale 26% (a meno che non vi siano minus da compensare perche il tal caso, fino alla copertura delle minus non si paga il 26%)
Non male :)
Fatto . Dott. Pavan , c'è un problema con un altro certificato Vontobel , il VO BKT COGE 24 , mi può dare qualche chiarimento per favore ?
Se mi riporta il cosice isin lo guardo
L' ISIN non riesco a rintracciarlo , è in perdita del 68% . Vorrei che mi ricordasse i sottostanti .
Non male. Si può fare.
Ciao Umbtp sarei interessato a questo certificato in quanto ho delle minus in scadenza nel 2024 e non vorrei ridurmi all'ultimo...mi sai dare qualche "dritta" in merito...?
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