Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
L’indice del dollaro USA è in costante calo dal picco di marzo, con gli investitori che si sono diretti sulle valute le cui banche centrali sono state meno caute della Federal Reserve e sulle valute legate al rischio, come i dollari legati alle materie prime e l’euro.
Tuttavia, contro lo yen, le perdite del dollaro sono state contenute. Questo nonostante il forte rialzo di oro e argento, tradizionali beni rifugio. Ilfranco svizzero, un’altra valuta rifugio, è salita verso i massimi di marzo contro il biglietto verde. Dunque, la domanda è: il cambio USD/JPY “raggiungerà” gli altri cambi?
Allora, questa mattina il cambio USD/JPY è sembrato un po’ giù di corda viste le vendite di asset rischiosi. Il sentimento è stato rialzista vista l’escalation di tensioni tra USA e Cina che hanno fatto chiedere agli investitori se gli indici equity USA non stessero iniziando a sembrare in overbought, considerando le tensioni per l’impatto economico dei crescenti casi di coronavirus e l’inatteso aumento delle richieste di sussidio di disoccupazione negli USA. Se i timori per la ripresa dovessero farsi più pesanti, il cambio USD/JPY potrebbe essere la prossima tessera di domino a cadere, in quanto gli investitori potrebbero buttarsi sullo yen come valuta rifugio.
Da un punto di vista tecnico, il cambio USD/JPY è apparso sempre più ribassita nelle ultime settimane, nonostante non si sia verificato alcun superamento. A mio avviso, l’indizio che ci mostra che i tori sono nei guai è stato il fatto che il prezzo non sia riuscito a mantenere il breakout sopra 107,35 a giugno.
Dopodiché i prezzi sono rimasti sotto questo livello per un po’ e quando i tori sono riusciti finalmente a raggiungere questo livello a inizio luglio, l’avanzata è stata bloccata in quanto il prezzo ha formato una candela engulfing ribassista (cerchiata in giallo nel grafico). Da quel momento in poi, il cambio USD/JPY è sceso ed ogni tentativo di ripresa è stato respinto velocemente.
Questa mattina, il cambio USD/JPY è sceso sotto il supporto a breve termine di 106,70. Questo livello sarà la resistenza a breve termine più importante che gli orsi dovranno difendere. Finché il tasso resterà al di sotto di tale soglia, l’andamento di una minore resistenza sarà al ribasso.
Pertanto, mi aspetterei che il cambio USD/JPY scenda sotto il prossimo supporto di circa 106,00 nella giornata odierna o all’inizio della prossima settimana – specialmente se il sentimento verso gli asset rischiosi dovesse rovinarsi. Se questo dovesse succedere, il prossimi due obiettivi per gli orsi saranno il livello psicologicamente importante di 105 ed il minimo di marzo di poco superiore al livello di 101. Ovviamente ci sarebbero molti altri livelli intermedi, ma questi sarebbero i due livelli chiave ribassisti.
Tuttavia, se il cambio USD/JPY dovesse risalire sopra 106,70 per la chiusura, questo darebbe agli orsi un bel grattacapo. Sarebbero in difficoltà seria se il cambio dovesse superare il recente massimo e resistenza intorno a 107,05 in quanto questo indicherebbe che è stato creato potenzialmente un minimo.