Il COVID-19 ha fatto molto bene a Netflix (NASDAQ:NFLX) - sia all’azienda che alle sue azioni. Nella prospettiva di restrizioni indefinite sono stati moltissimi i nuovi abbonamenti ai servizi di intrattenimento in streaming offerti dall’azienda. Ma mentre l’economia globale riparte, sembra normale che alcuni utenti, ormai liberi di uscire di casa, possano decidere di disdire l’abbonamento.
Anche gli investitori probabilmente sposteranno la loro attenzione dai titoli che sono andati bene con il mondo in quarantena ai titoli più economici che si sono svalutati mentre eravamo tutti chiusi nelle nostre case.
Inoltre, il problema di Netflix sulla saturazione dei clienti potrebbe essere peggiorato dopo la pandemia: chi stava valutando di abbonarsi prima del coronavirus, probabilmente l’avrà fatto durante il lockdown. A questo punto, chi non si è abbonato durante la pandemia probabilmente ora non lo farà più (a meno che non ci sia una seconda ondata, che potrebbe cambiare l’equazione).
Inoltre, Netflix deve vedersela non la concorrenza che - da Disney (NYSE:DIS), Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) solo per citarne alcuni - affolla il mercato e porta via molti clienti. E aumentare i prezzi per fare cassa diventa ancora più difficile quando la concorrenza è tanta.
Però, non tutto è perduto per Netflix. Il mercato potenziale è molto vasto a livello internazionale. Quindi, giusto per chiarire, non stiamo dicendo che le azioni Netflix sono perdenti. Stiamo solo aspettando delle valutazioni migliori.
Dare un’occhiata al grafico può aiutarci a determinare i nostri parametri.
Venerdì le azioni Netflix erano in calo per il quarto giorno consecutivo. Giovedì e venerdì il prezzo è sceso sotto la linea di uptrend dal minimo di marzo.
Questo rappresenta il secondo rallentamento del rally dal 28 aprile (linea tratteggiata). Mentre il trend resta in salita, con massimi e minimi più alti, ci sembra che si stia indebolendo. Tuttavia, per ora ci aspettiamo un pullback, non un’inversione.
La media mobile short dell’indicatore MACD è scesa sotto la media mobile lunga, un importante innesco dopo aver raggiunto i livelli più alti da gennaio 2018. Questo indicatore sta costruendo le basi per un rientro dopo oltre due anni.
Sia l’indice RSI che il ROC sono in downtrend, indicando che un indice RSI più lento conferma il ROC più sensibile all’inversione dello slancio.
Sebbene ci aspettiamo un calo, riconosciamo che c’è un forte supporto intorno a 350, più visibile sul grafico triennale.
Il prezzo ha completato un triangolo simmetrico tra il giugno 2018 e marzo 2020, rialzista seguente il precedete uptrend. Un calo ora combacia con le aspettative di una mossa di rientro per ritestare l’integrità del pattern.
Strategie di trading
I trader conservatori dovranno aspettare che il prezzo rimbalzi fuori dal triangolo, mostrando support e unendosi al trend primario.
I trader moderati entreranno in una posizione al raggiungimento del support presunto, ma senza attendere conferma.
I trader aggressivi probabilmente cavalcheranno il calo.
Esempio di trade
Entrata: 450 dollari – con un rally di mercato esuberante, in vista della ripartenza delle economie
Stop-Loss: 460 dollari – sopra il massimo storico del 19 maggio
Rischio: 10 dollari
Target: 400 dollari – cifra tonda sopra i massimi di febbraio, la cui resistenza è diventata supporto ad aprile
Ricompensa: 50 dollari
Rapporto rischio/ricompensa: 1:5