Quadro macro economico
Chiusura di ottava con il segno meno per le piazze finanziarie europee, penalizzate dai numeri trimestrali e dalla nuova ondata di vendite sui titoli legati alle commodity. Chiusura in calo di un punto percentuale per Londra e Parigi che chiudono rispettivamente a -0,98% e -1%, -0,69% per il Dax e -0,32% dell’IBEX 35. A livello di singole performance spicca il +5,29% di Syngenta AG (VX:SYNN) in scia dell’offerta di China Chem&Pha (TW:1701), e -0,32% di Bouygues (PA:BOUY) che ha ritracciato i guadagni iniziali innescati da utili trimestrali migliori del previsto.
Piazza Affari chiude in moderato ribasso cedendo lo 0,07% fallendo il rimbalzo dopo lo scivolone di ieri con gli investitori che restano nervosi in attesa del primo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve. Tonfo di Salvatore Ferragamo Italia SpA (MI:SFER) (-8,12%) all’indomani dei conti e in scia alle bocciature arrivate questa mattina dagli analisti.
Gli esperti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato il giudizio sulla maison fiorentina a reduce da hold, mentre Mediobanca ha ridotto il rating a neutral da outperform. “Le vendite sono state solide in Giappone ed Europa, ma molto deboli in Asia”, hanno spiegato gli analisti di Mediobanca che sottolineano la notevole esposizione verso la Cina e la mancanza di una accelerazione del business nel mese di ottobre.
Male anche gli altri titoli del lusso, in particolare Moncler SpA (MI:MONC) che ha lasciato sul parterre il 2,51%. Contrastate le banche con le vendite che hanno colpito Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS) (-0,53%) e Unicredit (MI:CRDI) (-0,71%), mentre in territorio positivo sono finite UBI Banca (MI:UBI) (+1,03%) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna (MI:BPEm) (+1,66%).
Acquisti sulla galassia Enel (MI:ENEI) dopo i conti: la casa madre ha guadagnato l’1,29%, mentre Enel Green Power (MI:EGPW) è avanzata del 2,03%. In particolare il colosso elettrico ha riportato nel terzo trimestre ricavi pari a 18,4 miliardi di euro, in aumento del 2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014, sostenuti soprattutto dalla buona performance in Italia (+8,3%) e dell’America Latina (+7,3%). L’utile netto è sceso del 9,2% a 256 milioni di euro, mentre quello ordinario è salito a oltre 1 miliardo dai 308 milioni del corrispondente periodo del 2014. Enel ha inoltre annunciato l’avvio di una società per la banda larga che utilizzerà le infrastrutture elettriche per la realizzazione di una rete in fibra aperta a tutti gli operatori. Deludente la giornata borsistica di Anima Holding SpA (MI:ANIM) che dopo i conti ha mostrato una contrazione del 2,05%.
L’ultima seduta della settimana, inizia con una serie di dati riguardanti la crescita dell’economia di diversi paesi europei e dell’intera Eurozona. Si inizia con la Francia con dati leggermente inferiori alle attese. Il prodotto interno lordo nel terzo trimestre è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale, in linea con le attese degli analisti. Su base annua il Pil è cresciuto dell'1,2%, leggermente meglio del +1,1% stimato dagli analisti.
In Germania non si registra nessuna sorpresa significativa. Il prodotto interno lordo della Germania nel terzo trimestre segna un incremento trimestrale pari allo 0,3%, in contrazione dal +0,4% della lettura precedente ma in linea con le stime degli analisti. Su base annualizzata l'incremento si attesta all'1,8%, in crescita dal +1,6% precedente ma in linea con le previsioni.
Mentre, l’economia italiana si conferma in crescita per il terzo trimestre consecutivo anche se rallenta leggermente il ritmo di espansione rispetto a quello tenuto nella prima metà dell'anno. La lettura preliminare del Pil diffusa oggi dall'Istat evidenzia infatti nel terzo trimestre del 2015 un progresso del prodotto interno lordo (PIL) dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2014.
Mentre per quanto riguarda l’Eurozona, il Pil è cresciuto nel terzo trimestre del 2015 dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,4%. Sempre dall’Eurozona, la bilancia commerciale ha registrato a settembre un surplus di €20,5 miliardi, in crescita dai €17,4 miliardi dello stesso mese del 2014. Gli economisti avevano previsto €16 miliardi.
Le esportazioni dell'Eurozona sono aumentate a settembre, da anno ad anno, dell’1%, le importazioni sono invece scese dell’1%.
Durante la seduta americana, sono stati pubblicati i dati relativi alle vendite al dettaglio aumentati ad ottobre dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3%. infine, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che l'indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index) è calato ad ottobre dello 0,4%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,1%. Da anno ad anno il PPI è calato dell'1,6%.