Ci sarà una pausa nella corsa dei tassi d'interesse?

Pubblicato 03.05.2023, 11:32
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


CI SARA' PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?


-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
 
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.

-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.

-DATI ATTESI DA CALENDARIO  
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00

buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA

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