I titoli legati al settore della cannabis hanno chiuso la giornata di venerdì con rialzi quasi dappertutto. I principali operatori del settore - tra cui Tilray (NASDAQ:TLRY), Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED) ed Aphria (NYSE:APHA), (TSX:APHA) - hanno visto rimbalzi tra l’1,5% e poco più dell’8,5%.
E questo in netto contrasto con la chiusura della settimana precedente, quando gli stessi titoli hanno registrato tonfi tra il 2,8% e quasi il 5%.
Queste oscillazioni sono attribuibili perlopiù ad un singolo fattore fondamentale: le notizie che influiscono sul settore. Due settimane fa, i mercati hanno reagito negativamente alle udienze della U.S. Food and Drug Administration (FDA) del 31 maggio, focalizzatesi sull’uso dell’olio di CBD e sull’eventualità di consentirne l’utilizzo in altri prodotti, come bevande, alimenti ed integratori. Il CBD è un cannabinoide non psicoattivo derivato da marijuana e canapa, noto per le sue proprietà terapeutiche.
Sebbene le udienze fossero state previste e considerate in teoria un grande passo in avanti verso la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati negli Stati Uniti a livello federale, l’evento ha messo in evidenza l’intricato cammino ed i relativi ostacoli ancora presenti. Quando i dettagli della situazione sono stati messi in luce dalle testimonianze, la questione è sembrata complicata ed i mercati hanno reagito di conseguenza.
Gli investitori non possono fare a meno di essere frustrati dal lento ritmo dei progressi del settore della cannabis negli Stati Uniti, ed anche scoraggiati. A volte sembra che per ogni passo in avanti (come l’approvazione lo scorso dicembre dello U.S. Farm Bill che ha legalizzato la canapa) le circostanze seguenti portino a fare due passi indietro: nonostante siano stati legalizzati la canapa ed i prodotti derivati, l’aggiunta di CBD ad altri prodotti è ancora limitata negli Stati Uniti. L’olio di CBD resta regolato dalla FDA nel paese, mentre il Canada ne permetterà l’utilizzo il prossimo ottobre.
La settimana scorsa, tuttavia, i mercati si sono messi tutto alle spalle e gli investitori del settore della cannabis sembrano aver rivolto la loro attenzione ad altri fattori, più positivi. Il rialzo della scorsa settimana dei titoli del settore è stato scatenato da una serie di fattori: forti indicatori economici da entrambi i lati del confine e buone notizie sul fronte delle regolamentazioni.
In Canada, i dati solidi su occupazione ed esportazioni hanno incoraggiato il sentimento, mentre negli Stati Uniti i dati più deboli del previsto sull’occupazione hanno fatto salire le probabilità di un taglio dei tassi di interesse trainando i mercati in generale. Ma negli Stati Uniti c’è stata una notizia particolarmente positiva legata al settore della cannabis.
Una commissione della Camera dei Rappresentanti USA al lavoro su una proposta di legge sulle banche mercoledì scorso ha pubblicato un report per inviare la legge direttamente al voto. La proposta di legge proteggerà le banche che servono le compagnie nel settore della cannabis dall’essere penalizzate dai regolatori federali. Sebbene non sia ancora stata programmata la data del voto, la decisione è stata considerata un segnale positivo dagli azionisti del settore che cercano di prendere piede negli Stati Uniti.
Perciò, cosa influirà sui titoli della cannabis nelle prossime settimane? Saranno eventi positivi o negativi?
Un evento che gli investitori dovrebbero tenere d’occhio è la pubblicazione degli utili del quarto trimestre e dei report di fine anno fiscale di Canopy Growth prevista dopo la chiusura di giovedì 2 giugno. Poiché la compagnia di Ontario è la principale compagnia di cannabis al mondo, con grandi collaborazioni strategiche in tutto il globo in settori destinati ad essere rivoluzionati dai prodotti a base di cannabis, l’evento deciderà il tono dell’intero settore.
Le aspettative sono che Canopy riporti una perdita di 0,17 dollari ad azione (0,23 dollari canadesi), su ricavi di 71,88 milioni di dollari (95,28 milioni di dollari canadesi). La pubblicazione non necessariamente influirà sul titolo di Canopy ma potrebbe avere effetti a catena sul settore.
Canopy ha chiuso la scorsa settimana a 42,19 dollari (56,11 dollari canadesi), con un’impennata di quasi il 4,8% (quasi il 3% in Canada), rispetto alla chiusura della settimana prima di 40,26 dollari (54,48 dollari canadesi). Ieri ha chiuso con un rimbalzo del 3,72% a 43,760 dollari (58,060 dollari canadesi).