La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 18.04.2019
Quanto peso i trader del greggio dovrebbero attribuire alle previsioni sui prezzi degli analisti di Wall Street, dato che possono influenzare significativamente le decisioni dei trader stessi con stime che spesso non si realizzano? È bastata una sola previsione, in questo caso di RBC Capital, secondo cui il prezzo del Brent potrebbe schizzare ad 80 dollari al barile quest’estate, ed improvvisamente i tori del greggio sono usciti dai recinti. Bank of America ha fatto previsioni simili, alzando però la posta con stime di 100 dollari al barile.
Abbiamo assistito ad aspettative simili di 100 dollari al barile in questo stesso periodo lo scorso anno e, in effetti, il Brent ha brevemente toccato gli 80 dollari al barile nel maggio 2018 e poi di nuovo a settembre. Tuttavia, questi picchi si sono dimostrati temporanei. Ad ottobre, il prezzo del greggio è tornato a scendere, raggiungendo i 50 dollari al barile a dicembre. Con questo tipo di previsioni che catturano la luce dei riflettori, è importante per i trader ricordare che gli analisti rivedono costantemente le proprie stime e che spesso si sbagliano nelle loro supposizioni.
Gli hedge fund si stanno già preparando a trarre vantaggio da quella che potrebbe essere un’estate selvaggia per i prezzi del greggio. Pierre Andurand, il cui hedge fund ha perso oltre il 20% del suo valore lo scorso anno quando è andato long ed il prezzo è crollato improvvisamente, sta aprendo un nuovo fondo. Chiamato Andurand Commodities Discretionary Fund, dovrebbe essere in grado di approfittare di questi massimi previsti.
Secondo un articolo del Wall Street Journal, questo nuovo fondo avrà “un profilo di rischio meno rigido” e renderà più facile ad Andurand stesso autorizzare le vendite “più rapidamente nei periodi di volatilità elevata”. Tuttavia, come abbiamo visto con gestori di fondi di successo come Andurand ed Andy Hall, il vero traguardo per molti gestori di fondi sembra essere quello di avere sempre più persone che investono sui loro fondi, piuttosto che la loro bravura nell’investimento.
Nelle previsioni di gennaio 2019 di RBC, gli analisti hanno stimato una media dei prezzi 2019 di 60 e 68 dollari al barile, rispettivamente, per il WTI ed il Brent. Ora, solo tre mesi e mezzo dopo l’inizio dell’anno, le previsioni sono aumentate a 67 e 75 dollari al barile per il WTI ed il Brent, rispettivamente. Si tratta di aumenti dell’11,7% e del 10,3%. Tra altri tre mesi e mezzo, queste previsioni potrebbero essere drasticamente diverse.
Ad esempio, l’accordo sui tagli alla produzione OPEC/Non-OPEC potrebbe essenzialmente sgretolarsi quando i produttori si incontreranno a fine giugno, facendo scendere i prezzi. Ci sono sempre più segnali del fatto che la Russia voglia chiudere l’accordo e i trader dovrebbero ricordare che il paese non ha ancora neanche cominciato a rispettare pienamente il patto stretto a dicembre. La Russia è cruciale per la proroga dei tagli alla produzione e potrebbe, come minimo, insistere per aumentare la produzione. Anche questo farebbe scendere i prezzi. Potremmo assistere ad un incremento della produzione da parte dei paesi con capacità di scorte in estate, eventualità che farebbe abbassare i prezzi nel secondo semestre. I prezzi potrebbero ridursi anche se gli Stati Uniti dovessero decidere di non intensificare ed inasprire le sanzioni contro l’Iran.
Per quanto riguarda la domanda, i recenti dati sui trasporti su ruote negli Stati Uniti rivelano un calo delle tariffe di trasporto. Il trasporto su ruote negli Stati Uniti rappresenta circa il 70% delle spedizioni totali, dunque è un buon indicatore dell’attività economica. Per essere chiari, l’economia statunitense è al momento in salute, ma il calo è un esempio di un indicatore di un rallentamento della crescita economica che potrebbe pesare sulla domanda di carburante. Allo stesso modo, un eventuale ribasso dell’economia cinese potrebbe essere negativo per i prezzi del greggio.
Tutti i trader e gli osservatori dei mercati devono valutare una varietà di fonti di informazione e decidere per conto proprio le loro previsioni. Gli analisti di Wall Street non hanno la sfera di cristallo né dei super-poteri.