Confinvest - L'oro fisico da investimento corre in Borsa

L'oro continua a essere una delle asset class più rilevanti nei mercati finanziari, grazie alla sua capacità di preservare valore nei periodi di incertezza. Di recente, le quotazioni hanno superato la soglia storica dei $2.500 l'oncia, con un nuovo record di $2.509,65. Questo risultato è stato alimentato dalle incertezze geopolitiche globali e dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, previsto per settembre. Fattori che stanno inducendo gli investitori a indirizzarsi verso il bene rifugio per eccellenza.

Osservando la storia dei prezzi dell'oro, emerge una chiara tendenza alla crescita costante. Nel 1913, un’oncia d'oro valeva circa $26. Nel 1972, il prezzo era salito a $40 l'oncia. Tuttavia, la vera svolta si è verificata nel 1971, con l'abbandono della convertibilità tra dollaro e oro voluto dal presidente Nixon. Evento che ha causato una crescita esponenziale del prezzo, che nel 1980 ha toccato $680 dollari l'oncia, segnando un aumento di 26 volte rispetto al prezzo pre-sganciamento. Nel 2024, il prezzo dell'oro ha superato $2.500 dollari l'oncia, con un incremento del 20% da inizio anno e 96 volte rispetto ai valori del 1913. Tale crescita evidenzia come il metallo giallo continui a rappresentare un pilastro importante nella gestione dei patrimoni, specialmente in periodi di crisi e instabilità finanziaria.

Un contesto positivo per Confinvest, market dealer di oro fisico da investimento fondata nel 1983 e specializzata nella negoziazione di oro fisico da investimento. La società è quotata su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan, il listino delle PMI ad alto potenziale di crescita, l'unico pure player nell'industria dell'oro fisico presente sulla Borsa Italiana. Negli ultimi 6 mesi il titolo ha guadagnato il 15% circa, sovraperformando l'FTSE Mib di oltre il 10%.