Nella sua relazione annuale, il numero uno della Consob – Paolo Savona – ha parlato di un’ analogia tra il crypto-mercato odierno e l’esperienza dei mutui subprime pre-2008, auspicando una soluzione internazionale.
L’assalto alle criptovalute, nel completo vuoto normativo, rischia di essere una mina sul pubblico risparmio, creando una crisi pari a quella del 2008. Le analogie non mancano. È questo l’allarme lanciato ieri dal presidente della Consob, Paolo Savona, nell’incontro annuale con il mercato. «I soli ammonimenti sui rischi corsi dai risparmiatori o le stesse proibizioni risultano inefficaci», ha avvertito Savona.
BTC ha superato oggi i 41.000 USD prima di correggere al ribasso. Viene scambiato a 40.956 USD riducendo le perdite mensili al 18%.
Mentre BTC stava correndo verso l’alto, intervistato da CNBC, il manager miliardario di hedge fund Paul Tudor Jones ha affermato che sta tenendo d’occhio la riunione politica della Federal Reserve di questa settimana. A seconda della loro risposta ai dati economici che mostrano prezzi al consumo più alti, Jones potrebbe investire anche in criptovalute, e ha detto: “Se trattano questi numeri […] con nonchalance, penso che sia solo un via libera per scommettere pesantemente su ogni operazione di inflazione. […] Se dicono: ‘Siamo sulla buona strada, le cose vanno bene’, allora andrei all-in sui trade di inflazione. Probabilmente comprerei materie prime, comprerei criptovalute, comprerei oro.”
Inoltre, tra le criptovalute, Jones ha individuato bitcoin come un ottimo modo per proteggere la sua ricchezza a lungo termine e come riserva di ricchezza. E anche se potrebbe non sapere cosa fare con l’80% del suo portafoglio finché non vedrà come si muove la Fed, per quanto riguarda l’altro 20% ha detto: “Mi piace bitcoin come diversificatore di portafoglio. Tutti mi chiedono cosa dovrei fare con i miei bitcoin? L’unica cosa che so per certo, voglio il 5% in oro, il 5% in bitcoin, il 5% in contanti, il 5% in materie prime".