I dati macro mostrano una forte resilienza della spesa americana, forse sostenuta da due anni di forti risparmi. Per ora l’aumento dei tassi non ha intaccato i consumi, ma il tasso di risparmio sta scendendo velocemente. Dalla Cina ottime indicazioni sul fronte Covid, il Paese pronto a ripartire già dal primo di giugno. Oggi Wall Street chiusa per il Memorial Day.
Il leitmotiv dei mercati
C’è una domanda che da mesi sta risuonando sui mercati: saranno più forti i consumatori americani o la stretta della Federal Reserve? Venerdì pomeriggio i consumatori Usa hanno messo a segno un bel gol con la spesa personale rivista a maggio all’1,4% dall’1,1% precedente e quella di aprila a +0,9% contro lo 0,8% atteso.
Queste indicazioni, unite alle buone trimestrali di Macy’s, Costco e Dollari Tree, oscurano i brutti dati arrivati, qualche settimana fa, da Walmart e Target, che per riempire i carrelli hanno operato forti sconti ma sacrificato i margini.
Dall’altro lato, sempre sul fronte macro, continua il forte calo del tasso di risparmio in Usa, sceso al 4,4%. Il dubbio di fondo è se i consumatori americani, dopo anni di risparmi, stanno mettendo mano al fieno in cascina (si contano circa 2,7 mila miliardi di dollari risparmiati in questi anni di lockdown) o se il tasso di spesa personale rimarrà alto grazie anche all’incremento dei salari.
Il consumatore americano tende a spendere più di quanto possiede e a indebitarsi, quindi dobbiamo stare attenti a questo scenario.
Sul fronte inflazione le tensioni potrebbero diminuire per una più facile comparazione con i prossimi mesi.
Cina
Pechino e Shanghai continuano a registrare un calo dei contagi. Le autorità di Shanghai hanno dichiarato che le limitazioni ormai "prive di senso" imposte alle attività verranno rimosse dal primo giugno mentre a Pechino sono stati riaperti parzialmente trasporti pubblici ma anche centri commerciali e altri luoghi dopo che l'infezione sembra essersi stabilizzata.
Shanghai è il primo porto al mondo e Pechino il primo importatore di greggio mondiale. Immediata la reazione sul prezzo dell’oil con il Brent ai massimi da due mesi a 120 dollari al barile.
Ci aspettiamo che il rally proseguirà per altre sedute e quindi continuiamo a godercelo, soprattutto sui titoli petroliferi e titoli cinesi.
Maggiori approfondimento nel video.