Market Brief
La notte è trascorsa senza novità di rilievo, le valute del G10 hanno vissuto una seduta di scambi tranquilla in Asia. L’USD/JPY e i cross con lo JPY hanno avuto un andamento discordante in vista del discorso del primo ministro Abe di oggi. Prevediamo di sentire poche novità sulla “terza freccia” di Abe (le riforme strutturali) e ciò potrebbe deludere gli operatori, visto che la riforma del fondo pensione pubblico (GPIF) e il taglio delle tasse societarie sono praticamente già scontati dal mercato. L’USD/JPY rimane richiesto sopra 101,82, il supporto chiave staziona alla media mobile a 200 giorni (101,67). Sul lato ascendente, sarà necessaria una rottura sopra 102,80/103,02 per poter parlare di un nuovo momentum positivo. L’EUR/JPY continua a essere offerto sotto la media mobile a 200 giorni (139,00). La media mobile a 21 giorni ha incrociato sotto quella a 200 giorni, favorendo nuovi orsi fra chi opera sui livelli tecnici.
L’EUR/USD è stato scambiato nella stretta fascia compresa fra 1,3593 e 1,3605. C’è qualche ordine d’acquisto sopra la media mobile a 21 giorni (1,3595), timidi tentativi verso la media mobile a 200 giorni (1,3671) rendono la direzione incerta. Continueremo a vendere sui rally finché il mercato quoterà l’eurodollaro sotto la sua media mobile a 200 giorni. L’EUR/GBP viene frenato da solide offerte a 0,80000. Poiché gli attuali livelli vengono assorbiti bene dai mercati, l’inclinazione rimane ribassista.
Il cable resiste sopra 1,7000, gli indicatori di trend e momentum sono nettamente positivi. S’intravedono discrete offerte legate a opzioni in scadenza oggi a 1,6960. Il supporto chiave di breve termine staziona a 1,6923.
L’AUD/USD testa la zona di resistenza a 0,9445/0,9461. Il trend positivo di breve termine sta lentamente svanendo; la prima linea di supporto si trova a 0,9325/50 (che include le medie mobili a 21 e 50 giorni e il supporto del 17-18 giugno). Nel suo articolo “Oltre il Boom”, Edwards (RBA) ha scritto che l’Australia può superare il calo nell’industria mineraria con l’aiuto di tassi d’interesse bassi e spese infrastrutturali che stimolerebbero altri settori industriali. Edwards ha aggiunto che l’AUD basso sarebbe d’aiuto.
In Svizzera, la flessione significativa delle esportazioni (-5,0% m/m rispetto allo 0,6% precedente) è stata compensata in parte dal calo del -2,5% m/m delle importazioni, che fa salire il surplus commerciale da 2,45 a 2,77 miliardi di franchi (massimi del 2012). Dopo i dati, l’USD/CHF è sceso da 0,8953 (massimo di seduta); la resistenza rimane a 0,8957/67 (rispettivamente medie mobili a 200 e 21 giorni). L’inclinazione per l’EUR/CHF rimane negativa perché le pressioni continuano a essere contenute. S’intravedono discreti ordini d’acquisto a 1,21500. Il supporto chiave staziona a 1,21044 (minimo 3 marzo e del 2014).
Altrove, la Banca Centrale di Turchia oggi renderà nota la sua decisione; si prevede che procederà a un taglio del tasso bancario di 50 punti base, mentre lascerà invariato, fra l’8,00 e il 12,00%, il corridoio dei tassi overnight. Visto il quadro macroeconomico sfavorevole, monitoreremo con attenzione la reazione dei mercati dei capitali internazionali. Chi esegue operazioni di carry-trade continuerà a favorire la lira?
Oggi non ci sono molti appuntamenti nel calendario economico. Gli operatori seguiranno la pubblicazione dei seguenti dati: bilancia commerciale, esportazioni e importazioni m/m di maggio in Svizzera; sondaggio IFO su clima delle aziende, situazione attuale e previsioni di giugno in Germania; salari orari m/m e a/a di maggio in Italia; prestiti BBA per l’acquisto di abitazioni di maggio nel Regno Unito; indice S&P/Case Shiller sui prezzi delle abitazioni di aprile, indice manifatturiero di giugno della Fed di Richmond, indice sulla fiducia dei consumatori di giugno e vendite di nuove abitazioni m/m di maggio negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd