L’a.d. PierSilvio Berlusconi annuncia il maxi-prestito dicendo che l’obiettivo è rilanciare il progetto di creare un gruppo televisivo europeo. Possibile un’Opa sulla tedesca ProSiebenSat, ma la Borsa non ci crede. I soldi messi a disposizione sono molti di più di quanti servirebbero
Da cinque anni MFE è primo azionista di ProSiebenSat senza nessun potere
Dopo essere rimasta per cinque anni a bagno Maria, la famiglia Berlusconi ha deciso di rompere gli indugi nei confronti della tedesca ProSiebenSat, società di cui è prima azionista ma senza nessuna capacità di influenzare la gestione.
Mercoledì 11 dicembre in un incontro con i giornalisti l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ha annunciato che MFE-MediaforEurope, il gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi, si è assicurato il sostegno delle banche per un prestito di 3,4 miliardi di euro per essere pronto a portare avanti i suoi piani di espansione transfrontaliera.
MFE, la ex Mediaset (BIT:MFEB), possiede attività televisive commerciali in Italia e Spagna, e nel 2019 ha acquisito una partecipazione nella società televisiva tedesca ProSiebenSat.1, partecipazione gradualmente salita fino all’attuale 29,9%. Un eventuale incremento ulteriore della quota farebbe scattare l’obbligo di lanciare l’Opa.
“Con questi mezzi saremo pronti a valutare anche altre opportunità”
Pier Silvio Berlusconi negli ultimi cinque anni ha spesso illustrato il suo disegno di creare un'emittente paneuropea finanziata dalla pubblicità. Per MFE questa strategia è la risposta al crescente dominio dei giganti dello streaming statunitense, come Netflix (NASDAQ:NFLX), e alla fuga dei budget pubblicitari verso aziende del calibro di Facebook (NASDAQ:META) e Google (NASDAQ:GOOGL).
Confermando la consistente linea di credito, Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato che MFE vuole essere pronta a cogliere le opportunità. “Vogliamo essere pronti a valutare cosa, eventualmente, potrebbe essere la cosa giusta da fare in Germania. Ma vogliamo potere valutare anche altre opportunità", ha detto il figlio del fondatore, Silvio Berlusconi.
“In Germania situazione complessa, anche per la crisi politica”
“Stiamo seguendo la situazione in Germania, che è molto complessa, data la debolezza dell'economia e la crisi politica", ha detto l’amministratore delegato. In Germania si terranno elezioni anticipate a febbraio ed è improbabile che MFE faccia qualche mossa prima di allora. "Speriamo che il 2025 sia l'anno in cui la nostra strategia internazionale possa cambiare marcia", ha aggiunto Berlusconi.
Da quando MFE ha investito per la prima volta in ProSieben nel 2019, il gruppo con sede in Baviera ha sempre resistito alle richieste di MFE di unirsi al suo progetto paneuropeo. Negli anni MFE ha chiesto più volte al management di ProSiebenSat di razionalizzare l’attività, vendendo le divisioni che operano nel dating e nell’e-commerce per concentrarsi sulla tv, ma senza mai ottenere risposte positive.
Berlusconi ha dichiarato di essere soddisfatto della "straordinaria performance" della raccolta pubblicitaria di MFE quest'anno, coronata da un "trimestre finale positivo, nonostante un confronto impegnativo con il 2023".
La Borsa non crede a un’Opa su ProSiebenSat
Quotata alla Borsa di Francoforte, ProSiebenSat capitalizza 1,2 miliardi di euro, contro gli 1,9 miliardi di MFE. Per dimensioni di fatturato il gruppo tedesco supera MFE (3,9 miliardi di euro previsti nel 2024, contro i 2,9 miliardi della società dei Berlusconi), ma la redditività è decisamente inferiore. Nel 2023 ProSiebenSat ha registrato una perdita di 124 milioni di euro. Il consensus degli analisti prevede che il 2024 si chiuderà con un utile di 183 milioni, contro un utile di 321 milioni di MFE.
Quanto alla situazione patrimoniale di MFE, il bilancio 2024 dovrebbe chiudersi con un indebitamento netto di 681 milioni di euro, pari a solo 1,4 volte l’Ebitda previsto per il 2024. Questi numeri non tengono conto dei 3,4 miliardi appena messi a disposizione delle banche: una cifra enorme con cui MFE potrebbe comprarsi tre ProSiebenSat. Evidentemente nel mirino dei Berlusconi ci sono altre aziende televisive europee, oltre al gruppo tedesco.
In ogni caso la Borsa non sembra credere all’ipotesi di un’Opa in arrivo su ProSiebenSat. L’annuncio di Berlusconi non ha minimamente impressionato gli investitori: a metà seduta le azioni A di MFE scendono dell’1,6% a 2,97 euro, i titoli ProSiebenSat sono invariati a 5,43 euro.
Da cinque anni MFE è primo azionista di ProSiebenSat senza nessun potere
Dopo essere rimasta per cinque anni a bagno Maria, la famiglia Berlusconi ha deciso di rompere gli indugi nei confronti della tedesca ProSiebenSat, società di cui è prima azionista ma senza nessuna capacità di influenzare la gestione.
Mercoledì 11 dicembre in un incontro con i giornalisti l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ha annunciato che MFE-MediaforEurope, il gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi, si è assicurato il sostegno delle banche per un prestito di 3,4 miliardi di euro per essere pronto a portare avanti i suoi piani di espansione transfrontaliera.
MFE, la ex Mediaset (BIT:MFEB), possiede attività televisive commerciali in Italia e Spagna, e nel 2019 ha acquisito una partecipazione nella società televisiva tedesca ProSiebenSat.1, partecipazione gradualmente salita fino all’attuale 29,9%. Un eventuale incremento ulteriore della quota farebbe scattare l’obbligo di lanciare l’Opa.
“Con questi mezzi saremo pronti a valutare anche altre opportunità”
Pier Silvio Berlusconi negli ultimi cinque anni ha spesso illustrato il suo disegno di creare un'emittente paneuropea finanziata dalla pubblicità. Per MFE questa strategia è la risposta al crescente dominio dei giganti dello streaming statunitense, come Netflix (NASDAQ:NFLX), e alla fuga dei budget pubblicitari verso aziende del calibro di Facebook (NASDAQ:META) e Google (NASDAQ:GOOGL).
Confermando la consistente linea di credito, Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato che MFE vuole essere pronta a cogliere le opportunità. “Vogliamo essere pronti a valutare cosa, eventualmente, potrebbe essere la cosa giusta da fare in Germania. Ma vogliamo potere valutare anche altre opportunità", ha detto il figlio del fondatore, Silvio Berlusconi.
“In Germania situazione complessa, anche per la crisi politica”
“Stiamo seguendo la situazione in Germania, che è molto complessa, data la debolezza dell'economia e la crisi politica", ha detto l’amministratore delegato. In Germania si terranno elezioni anticipate a febbraio ed è improbabile che MFE faccia qualche mossa prima di allora. "Speriamo che il 2025 sia l'anno in cui la nostra strategia internazionale possa cambiare marcia", ha aggiunto Berlusconi.
Da quando MFE ha investito per la prima volta in ProSieben nel 2019, il gruppo con sede in Baviera ha sempre resistito alle richieste di MFE di unirsi al suo progetto paneuropeo. Negli anni MFE ha chiesto più volte al management di ProSiebenSat di razionalizzare l’attività, vendendo le divisioni che operano nel dating e nell’e-commerce per concentrarsi sulla tv, ma senza mai ottenere risposte positive.
Berlusconi ha dichiarato di essere soddisfatto della "straordinaria performance" della raccolta pubblicitaria di MFE quest'anno, coronata da un "trimestre finale positivo, nonostante un confronto impegnativo con il 2023".
La Borsa non crede a un’Opa su ProSiebenSat
Quotata alla Borsa di Francoforte, ProSiebenSat capitalizza 1,2 miliardi di euro, contro gli 1,9 miliardi di MFE. Per dimensioni di fatturato il gruppo tedesco supera MFE (3,9 miliardi di euro previsti nel 2024, contro i 2,9 miliardi della società dei Berlusconi), ma la redditività è decisamente inferiore. Nel 2023 ProSiebenSat ha registrato una perdita di 124 milioni di euro. Il consensus degli analisti prevede che il 2024 si chiuderà con un utile di 183 milioni, contro un utile di 321 milioni di MFE.
Quanto alla situazione patrimoniale di MFE, il bilancio 2024 dovrebbe chiudersi con un indebitamento netto di 681 milioni di euro, pari a solo 1,4 volte l’Ebitda previsto per il 2024. Questi numeri non tengono conto dei 3,4 miliardi appena messi a disposizione delle banche: una cifra enorme con cui MFE potrebbe comprarsi tre ProSiebenSat. Evidentemente nel mirino dei Berlusconi ci sono altre aziende televisive europee, oltre al gruppo tedesco.
In ogni caso la Borsa non sembra credere all’ipotesi di un’Opa in arrivo su ProSiebenSat. L’annuncio di Berlusconi non ha minimamente impressionato gli investitori: a metà seduta le azioni A di MFE scendono dell’1,6% a 2,97 euro, i titoli ProSiebenSat sono invariati a 5,43 euro.