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La produzione industriale giapponese è cresciuta dell’1,8% su base mensile; si tratta del quarto aumento consecutivo, anche se il dato pubblicato ha deluso le attese. Su base annua, il livello di produzione industriale rimane negativo ed è peggiorato rispetto al mese precedente, scendendo al -1,4% a/a dal -0,8% di settembre. I dati sono contrastati e l’attuale trend mensile positivo potrebbe essere passeggero; gli investimenti delle aziende continuano, infatti, a essere bassi, sicuramente a causa del declino della popolazione giapponese e perché gli investitori sono maggiormente attratti da opportunità d’investimento all’estero.
Un altro dato chiave per valutare l’attuale politica monetaria giapponese è rappresentato dalle vendite al dettaglio, che hanno superato le attese, attestandosi all’1,1% m/m e all’1,8% a/a, guidate dalle vendite di abbigliamento, cibo e bevande. Per anni le vendite al dettaglio sono state il tallone d’Achille dell’economia nipponica.
Prima o poi, grazie all’allentamento massiccio, ci aspettiamo un recupero dell’inflazione, che confermerebbe che la ripresa è davvero in corso. Rimaniamo rialzisti sull’USD/JPY e attendiamo ulteriori dati favorevoli. Il Giappone deve risolvere un problema strutturale, quello dell’invecchiamento della popolazione. Shinzo Abe sta cercando di indurre più persone a lavorare più a lungo, condizione necessaria per salvare l’economia giapponese.
The Risk Today
Yann Quelenn
EUR/USD L’EUR/USD si consolida al di sotto di1,0600 e permane in un canale discendente. La struttura tecnica è chiaramente negativa. Il supporto orario giace a 1,0566 (minimo infragiornaliero). La resistenza oraria giace a 1,0763 (massimo 19/11/2015). Una resistenza più robusta giace a 1,0897 (massimo 05/11/2015). Prevediamo una violazione del supporto a 1,0566. A più lungo termine, finché reggerà la resistenza, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista. La resistenza chiave si ubica nell’area a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce un graduale declino verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD Come da previsioni, la coppia GBP/USD si è frantumata conil supporto orario a 1,5027 (minimo 06/11/2015). La resistenza oraria è data a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Una resistenza robusta può essere individuata a 1,5529 (massimo 22/09/2015). Si prevede un indebolimento continuo. Il pattern tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,5089, fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY La coppia USD/JPY opera senza un veromomentum. La resistenza si colloca a 123,76 (massimo 18/11/2015). Il supporto si colloca a 122,23 (minimo 16/11/2015). Si prevede una violazione del robusto supporto a 122,23. Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la resistenza importante a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF L’USD/CHF spinge al rialzo e opera ancora su un massimo di cinque anni. Il supporto orario è dato dalla limite inferiore del canale rialzista attorno a 1,0200 mentre la resistenza oraria è data a 1,0328 (massimo intragiornaliero). La struttura tecnica lascia intendere ancora che il momentum ascendente non è ancora terminato. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.