Continua questa mattina la debolezza dello yen contro le principali valute mondiali nonostante la forte correzione di borsa delle ultime sedute.
Se è vero che lo yen è un bene rifugio e tende ad apprezzarsi nelle fasi di cali azionari, i movimenti di questi giorni smentiscono questa correlazione.
Cosa sta accadendo sul mercato allora? La nostra sensazione è che gli operatori stanno preferendo il biglietto verde alla divisa nipponica anche perché il calo azionario potrebbe essere associato a una correzione temporanea e non a un’inversione vera e propria. Quindi non c’è motivo di preoccuparsi più di tanto.
I movimenti più importanti nel mercato forex li abbiamo visti sul cross USD/JPY.
Le attese per l’inizio del tapering da parte della Federal Reserve stanno portando gli operatori a riposizionarsi sul dollaro statunitense, che rimane anche un porto sicuro per gli investitori viste le correzioni di borsa.
Dal punto di vista tecnico, il cambio USD/JPY dopo aver rimbalzato su area 93,80 la scorsa settimana sta recuperando velocemente terreno e si colloca ora a 97,80.
La prossima resistenza rimane a 98,80, dove passa il 50% del ritracciamento di Fibonacci nella discesa dai top annuali. Il superamento di tale livello aprirebbe ad allunghi in direzione di 100, livello psicologico che coincide con l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci.
Al di sopra di tale resistenza il cross potrebbe mettersi alle spalle il quadro ribassista di breve periodo. Attenzione però alle eventuali discese sotto area 96, che potrebbero riportare incertezza e sarebbero un preludio per un ritorno sui minimi della scorsa ottava a 94-93,80.
Anche il cambio EUR/JPY ha recuperato dai minimi della scorsa settimana.
Dal punto di vista grafico, il cross eur/yen si è portato ora al test della trend line ribassista che sta congiunge i massimi delle ultime settimane a quota 129,60.
Il superamento di tale riferimento alimenterebbe gli acquisti sino in area 130,40, dove passa l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci nel recupero dai minimi dell’ultima settimana.
Ma il vero scoglio è a 131,50, top di inizio mese oltre il quale le prospettive di ritorno in area 133 diventerebbero più realistiche.
Segnali di debolezza giungerebbero, sotto la media mobile a 50 periodi, ora in transito a 128,60, preludio per una discesa in direzione di 127.
Sarà questo un test importante per evitare un ritorno sui minimi della scorsa settimana a 125.