Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Dollaro australiano in calo se frenano le commodities

Pubblicato 02.05.2016, 09:14
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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AUD: +12% da Gennaio

Il dollaro australiano si è apprezzato con forza durante i primi mesi dell'anno, a causa delle ridotte aspettative sui tassi USA e della ripresa delle commodities (soprattutto Minerale di ferro fine 62% Fe CFR, Oro e Petrolio Greggio). I prezzi dei minerali di ferro sono aumentati del 60% circa, e i futures più liquidi sul Dalian commodity exchange (Cina) sono scambiati a 500 CNY per tonnellata, circa 74 dollari, massimo livello da Gennaio 2015. Uno dei motivi principali per tale rialzo è l'ottimismo sulle prospettive della Cina. L'oro potrebbe presto testare i massimi annuali a $1,307 all'oncia, soprattutto se la volatilità sui mercati finanziari dovesse restare elevata. Infine, il petrolio prosegue la ripresa, e il Brent viene ora scambiato a 46.50 dollari per un barile.

Il rally del ferro sembra agli sgoccioli

Crediamo però che difficilmente le commodities proseguiranno l'attuale rally. Infatti, le rimanenze di minerali di ferro sono cresciute costantemente durante il primo trimestre, mentre la produzione di acciaio grezzo ha continuato a diminuire. Ciò segnala che la salita dei prezzi è dipesa soprattutto da speculazione sul mercato dei futures, e non da motivazioni di carattere fondamentale. Inoltre, il settore delle costruzioni in Cina (grande consumatore di acciaio) non è ancora tornato a crescere come dovrebbe, nonostante i segnali di ripresa. Riteniamo probabile una frenata dei rialzi, conseguenza delle prese di profitto degli investitori. Ciò metterebbe sotto pressione l'economia australiana, grande esportatore di ferro (50% del totale della produzione mondiale).

In tale contesto, il dollaro australiano potrebbe subire nuove vendite. La Federal Reserve però potrebbe ritardare la correzione della valuta australiana. Infatti, minori aspettative sui tassi USA dovrebbero indebolire il dollaro, supportando i prezzi delle commodities ed anche le commodity currencies. Va però ricordato l'ultimo dato sull'inflazione molto deludente (-0.2% trimestrale e 1.3% annuale), che potrebbe spingere la RBA verso ulteriori misure accomodanti. Riassumendo, ci aspettiamo una correzione ribassista del dollaro australiano verso il livello 0.74.

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