Consiglio vivamente di vedere il video in basso per un’analisi più approfondita e soprattutto con il supporto dei grafici.
C’è stato un momento in questo 2020, verso la metà di marzo, in cui si vendeva di tutto: azioni, oro e petrolio, giusto per citare gli asset più rappresentativi.
C’è stato un panic-selling generato dalla paura della diffusione del coronavirus, il cui famoso grafico con i pallini rossi, inizialmente solo verso destra dove si trovava la Cina, si è poi riempito in Europa, con l’Italia purtroppo protagonista, per poi arrivare qualche settimana più tardi anche negli USA e nel resto del mondo.
In quei giorni di marzo, che resteranno nella storia dei mercati, scattarono molti margin-call ovvero ci fu bisogno di liberare della liquidità per ripristinare le forti perdite.
Molti investitori furono costretti a chiudere delle posizioni anche sui beni cosiddetti rifugio come l’oro, dove probabilmente non stavano subendo dei cali.
I minimi (ancora attuali) furono registrati dall’indice S&P 500 il 23 marzo, l’oro il 19 ed il petrolio il 18, che fu poi aggiornato nel famoso lunedì del 20 aprile con il contratto con scadenza maggio che scese sotto zero!
I sell, però, non colpirono il dollaro americano, che anzi in quel periodo (19 marzo) toccava i massimi dell’anno!
Perché?
Qualcuno potrà rispondere che la moneta USA viene vista come bene rifugio, qualcun altro potrà far notare la richiesta di dollari in quel periodo con la FED che faceva da banca centrale del mondo stampando moneta per sé e per le altre istituzioni finanziarie del globo.
Anche se solitamente una valuta perde valore quando ne gira troppo, almeno in un mondo normale.
Ora è bene vedere dove si trova il dollaro a quattro mesi circa di distanza, se può dare qualche indicazione da incrociare con gli altri asset.
In questo momento è sulla soglia psicologica a 96, lo stesso livello in cui si trovava il giorno in cui fu eletto Donald Trump a presidente degli Stati Uniti!
E tra qualche mese ci saranno proprio le elezioni!
Una semplice coincidenza?
Guardando il grafico (nel video in basso) si vede che poi il dollar Index salii fino a sfiorare quota 104 a dicembre 2016, per poi venire giù nel 2018 sotto i 90.
In questo momento di alta incertezza, consiglio quindi di tenere sotto controllo l’andamento della moneta USA, un ottimo riferimento per avere delle indicazioni su dove potranno andare i mercati finanziari.