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E se cadessero le cripto? Per Nvidia non sarebbe un problema

Pubblicato 14.04.2022, 15:52
Aggiornato 05.03.2021, 16:55
Pierre Ferragu, analista di New Street, è stato a lungo preoccupato che una possibile crisi del “mining” potesse fare cadere la domanda di processori grafici, come nel 2018. Adesso ha rifatto i conti e dice che quel timore non ha senso, quindi ha alzato il giudizio da Neutral a Buy.

Il nuovo target price di New Street è 280 dollari.

Nvidia segna un progresso dello 0,9% nel pre-Borsa americano dopo il robusto rialzo del 3,2% di mercoledì 13 aprile, innescato dalla promozione del broker New Street che ha alzato la raccomandazione a Buy da Neutral e ha portato il target price a 280 dollari da 250 dollari. Ieri il titolo ha chiuso a 222 dollari. La media dei target price dei 42 analisti che coprono il titolo è 333 dollari.
Interessante la motivazione dell’upgrade di New Street, con l’analista Pierre Ferragu che è andato a scavare in un timore diffuso fra gli investitori, quello che un calo nel “mining” delle criptovalute porti a una flessione della domanda di GPU, i processori grafici che sono la specialità di Nvidia.

Il film horror del 2018: Nvidia si dimezzò in due mesi e mezzo.


Sarebbe il remake di un film horror già visto nel 2018, quando il mercato dei semiconduttori fu colpito da più fattori negativi che si manifestarono contemporaneamente: tensioni commerciali fra Usa e Cina, stretta monetaria della Fed, caduta delle quotazioni delle criptovalute. In due mesi e mezzo, dai primi di ottobre a metà dicembre 2018, le quotazioni di Nvidia precipitarono del 55% da 72 dollari a 32 dollari.
Ci volle un anno e mezzo prima che Nvidia recuperasse quota 72 dollari nell’aprile 2020. Da lì in avanti la società più innovativa dei semiconduttori realizzò uno strepitoso e ininterrotto rialzo fino a segnare nello scorso novembre il massimo assoluto di 333 dollari (+360% in 18 mesi).

Il solo mining di Ethereum genera ricavi per 2 miliardi di dollari.


Nei mesi passati il timore di una nuova frenata delle cripto, per la cui produzione si utilizzano GPU, è stato il chiodo fisso di Ferragu. Adesso, però, l’analista di New Street si è convinto che un simile rischio non c’è più, anche se il mining di Ethereum da solo ha generato circa 2 miliardi di dollari di ricavi per Nvidia nel 2021 (su ricavi totali per 26,9 miliardi).
Secondo l’analista, l’attuale quotazione di Nvidia, che è più bassa del 33% rispetto al massimo dello scorso novembre, già sconta l’eventuale correzione delle criptovalute. Ma non è solo questo a rendere ottimista Ferragu, che basa il suo Buy su quello che lui definisce il “trend secolare” della crescita della domanda di processori grafici e di chip avanzati per il gaming e per i computer ad alte prestazioni dei data center, dove si utilizza molta intelligenza artificiale. Qui la preoccupazione, piuttosto, sono i limiti fisici della produzione che non riesce a stare dietro alla crescente domanda di chip.

I dati di TSMC confermano: domanda di chip molto robusta.


In conclusione, scrive Ferragu nel suo report, “non vediamo più nelle cripto una minaccia tale da farci scegliere di non tenere in portafoglio Nvidia. Al contrario, un’eventuale debolezza causata dalle criptovalute sarebbe limitata e di corta durata e rappresenterebbe un’opportunità per comprare”.
A sostegno del giudizio di New Street e del suo analista sono arrivati questa notte i risultati di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing), la più grande fonderia al mondo per la produzione di chip. La domanda di semiconduttori è molto robusta in generale, hanno detto i manager della società taiwanese, e in particolare è forte per i chip per il settore automobilistico e per Hpc (i computer ad altre prestazioni dei data center).

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Ultimi commenti

....specialmente per il metcato crypto....
Se sapesse dove va il mercato, non sarebbe qui a scrivere profezie Specialmente il mercato Crypto nel quale la propaganda na zi finanziaria non incide.
Infatti sta crollando da solo: nonostante le sanzioni e la guerra le crypto non sono esplose. Come si suol dire: se non ora quando?
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
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