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E-commerce: la frenata di Amazon rimette in pista Shopify

Pubblicato 02.11.2022, 11:02
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I risultati del terzo trimestre di Shopify sono meglio delle attese: ricavi in crescita del 22%. Il Ceo Lutke compra azioni per 10 milioni di dollari. Gli analisti ritoccano i target price.

Reazione del titolo dopo una caduta dell’80% in 12 mesi.

Lo scorso 27 ottobre, il giorno in cui ha diffuso i risultati del terzo trimestre, Shopify ha messo a segno un maxi-rialzo del 17%. Finalmente una reazione per un titolo che negli ultimi 12 mesi ha disegnato un grafico drammatico, che racconta la caduta della quotazione di quasi l’80% dal massimo di 176 dollari segnato nel novembre 2021. Con il balzo di giovedì scorso e con i successivi aggiustamenti l’azione è risalita oggi a 34,79 dollari e resta ancora sotto i riflettori dopo che martedì 1° novembre il Ceo Tobias Lutke ha annunciato di avere personalmente comprato azioni Shopify per 10 milioni di dollari.

In pochi mesi il Ceo ha investito 20 milioni di dollari.


Il Ceo e fondatore ha comprato poco meno di 283mila azioni a un prezzo medio di 35,34 dollari. E’ la seconda volta in pochi mesi che Lutke acquista azioni Shopify: era già successo a maggio e anche allora l’investimento era stato di 10 milioni di dollari. “Il nostro fondatore crede nel forte potenziale di crescita di Shopify all’interno di una visione di lungo periodo”, si legge nel commento diffuso dalla società.
La teoria è che quando un top manager investe i propri soldi nella società che lui dovrebbe conoscere meglio di chiunque altro, vuole dire che ci sono buoni motivi per ritenere le azioni sottovalutate. Non sempre però il mercato si fida, perché più di una volta si sono visti Ceo esibirsi in acquisti che puntavano più alla teatralità del fatto, che non alla sostanza. E la sostanza sono i numeri.

Nel terzo trimestre ricavi in crescita del 22%.


Gli ultimi numeri pubblicati da Shopify sono i risultati del terzo trimestre, che hanno sorpreso il mercato in positivo. I ricavi sono cresciuti del 22% sullo stesso periodo del 2021 raggiungendo quota 1,36 miliardi di dollari, superando le attese del consensus degli analisti che indicava 1,34 miliardi. La società ha fatto sapere che a parità di cambio la crescita sarebbe stata di circa due punti percentuali in più, perché Shopify, al pari di tutte le corporation americane, accusa gli effetti negativi del rialzo del dollaro. Il risultato finale è una perdita di 2 centesimi per azione, contro attese di una perdita di 7 centesimi.
Non solo i dati di Shopify sono migliori delle attese, ma è significativo che indichino una nuova fase di crescita della più diffusa piattaforma di e-commerce per negozianti proprio quando Amazon (NASDAQ:AMZN) segna il passo. Secondo un analista, Shopify sta guadagnando quote di mercato nei confronti di Amazon, il suo principale rivale. 

Gli analisti aggiustano il tiro. Cosa dice il consensus


Dopo la diffusione dei dati, alcuni broker hanno aggiustato le loro posizioni sulla società: nello specifico Goldman Sachs (NYSE:GS) e Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno alzato i target price portandoli rispettivamente a 36 dollari (da 35) e a 42 dollari (da 40). Entrambi hanno confermato la raccomandazione Neutral.
Su 45 analisti che coprono Shopify, 20 consigliano di comprare le azioni e 23 hanno una posizione neutrale, la media dei target price è 40 dollari, un prezzo più alto del 14% rispetto all’attuale quotazione.
Shopify ha conosciuto un boom straordinario durante il periodo della pandemia, con i ricavi del 2020 quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente, e quelli del 2021 saliti del 58%. Secondo il consensus degli analisti, il 2022 si chiuderà con una crescita del 19,5%. 
Se la quotazione di un anno fa poteva sembrare astronomica, con una società che fatturava 4,6 miliardi valutata a Wall Street 173 miliardi, oggi Shopify si caratterizza per un multiplo Ev/Sales (Valore di impresa in rapporto ai ricavi) di 7,2 volte che è più che accettabile se, passata la sbornia dei lockdown, verrà confermato l’attuale tasso di crescita.

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