Rassegna giornaliera sul mercato forex, 4 giugno 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
L’euro è salito contro il dollaro USA per l’ottavo giorno consecutivo oggi, segnando la serie di rialzi consecutivi più lunga da aprile 2011. Si prevedeva un aumento del programma di acquisti della Banca Centrale Europea ed è successo. E invece dell’atteso aumento di 500 miliardi di euro, la banca ha aumentato il PEPP di 600 miliardi di euro ed ha esteso la durata degli acquisti a giugno 2021. La BCE ha optato per una risposta maggiore del previsto alla contrazione economica in quanto il “miglioramento finora è stato limitato ed erano necessarie ulteriori azioni”.
L’euro è salito in quanto gli investitori sono rimasti colpiti dalla disponibilità della banca ad offrire un forte stimolo. La banca si è dimostrata aggressiva nell’acquisti di bond, mentre non ha abbassato i tassi di interesse ed ha resistito ai tassi negativi. La BCE ha rivisto al ribasso le proiezioni economiche, ma non di così tanto come temuto dai mercati. La BCE vede una contrazione dell’economia dell’ 8,7% nel 2020 ed un rimbalzo del 5,2% nel 2021.
Sebbene i dati del secondo trimestre saranno deboli, in quanto la contrazione è stata forte, la banca prevede una ripresa nel terzo trimestre, collocando il minimo a maggio. La banca centrale resta disponibile a fare di più se necessario, ma oggi ha senza dubbio fatto più di quanto ci si aspettasse, facendo salire l’ottimismo. Il cambio EUR/USD ha toccato 1,13 nelle ore seguenti all’annuncio, e la prossima resistenza è poco sotto 1,15.
Mentre gli investitori sono rialzisti sull’euro ed il cambio resta forte, la sostenibilità del rally si vedrà con il report sull’occupazione non agricola di venerdì. Il cambio USD/JPY è salito in vista del report ed il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è salito di oltre l’11%, un segnale che ci dice che sono attesi dati in miglioramento sul mercato del lavoro. Gli economisti si aspettano un calo dell’occupazione non agricola di 7,5 milioni, che resta un dato negativo. Tuttavia, se comparato al mese precedente, quando è stata registrata la perdita di oltre 20 milioni di posti di lavoro, il dato mostra un grande miglioramento. Purtroppo ulteriori perdite di posti di lavoro si traducono in un aumento del tasso di disoccupazione, che dovrebbe salire al 19,2% dal 14,7%, mentre per gli stipendi si prevede un rallentamento all’1% dal 4,7% di maggio. Gli USA stanno allentando le restrizioni ma in questa “nuova normalità” bisognerà aspettare parecchio prima di rivedere partire le assunzioni.
Ogni indicatore che seguiamo mostra un calo delle perdite di posti di lavoro, ma una serie di questi report indicano solo un lieve miglioramento e questo vuol dire che i dati NFP, seppur migliori, potrebbero deludere le attese. Questo mese gli investitori hanno trascurato la debolezza dei dati a favore delle riaperture e dalla possibilità di una crescita più forte nel secondo semestre. La questione ora è, faranno lo stesso se il report NFP sarà deludente?
Se i dati NFP deluderanno le attese, con il conseguente tasso di disoccupazione in salita ed un calo degli utili, molto probabile, il dollaro USA potrebbe scendere facendo salire il cambio EUR/USD. Psicologicamente il tasso di disoccupazione del 19% è un grande freno. Tuttavia, se i dati saranno migliori, vedremo una correzione rapida e aggressiva del cambio EUR/USD.
Argomenti a favore di un report positivo sull’occupazione non agricola
- La componente sull’occupazione dell’indice non manifatturiero dell’ISM sale a 31,8 da 30
- La componente sull’occupazione dell’indice manifatturiero dell’ISM sale a 31,8 da 30
- L’ADP riporta una perdita di 2,7 milioni di posti di lavoro contro il precedente calo di 19,55 milioni
- La media mobile su 4 settimane delle richieste di sussidio scende a 2,28 milioni, dai precedenti 4,18 milioni
- Le richieste di disoccupazione continua scendono a 21,48 milioni da 22,37 milioni
- L’indice sulla fiducia dei consumatori sale a 86,6 da 85,7
- L’indice sulla fiducia dell’Università del Michigan sale a 71,8 da 72,3
- Challenger riporta un aumento del 577,8% dei licenziamenti dal precedente 1.576%
Argomenti a favore di un report negativo sull’occupazione non agricola
**Nessuno**
Il cambio USD/CAD è vicino al minimo di tre mesi in vista del report sul mercato del lavoro canadese. Come per gli USA, si prevede un calo minore dell’occupazione. Viste le previsioni più positive della Banca del Canada, la price action del cambio ci suggerisce che gli investitori si aspettano dati migliori dal Canada, ed in termini relativi, il Canada potrebbe riportare un miglioramento più significativo. Detto ciò, il cambio USD/CAD è oversold e ci si attende un rally di sollievo, dunque, se i dati USA saranno positivi, il mercato sovrappeserà i dati USA.