E’ il titolo a maggiore capitalizzazione italiano (oltre 60 Miliardi) ed è anche uno dei titoli maggiormente scelti o presente nei portafogli degli investitori italiani, parliamo diEnel (BIT:ENEI). Ma davvero vale la pena di investire così tanto in questo titolo? Vediamolo insieme con InvestingPro…
Enel SpA è una società multinazionale energetica e un operatore globale integrato nelle industrie dell‘elettricità e del gas con un focus su Europa e America Latina. I segmenti della Società includono Italia, Penisola Iberica, America Latina, Europa dell‘Est, Energie Rinnovabili e Altro. Le divisioni della Società includono Generazione, Scambio, Infrastrutture e Reti, Upstream Gas ed Energie Rinnovabili. La sua portata globale si estende in Europa, Nord America, America Latina, Africa e Asia. La Società opera in circa 30 paesi su quattro continenti con una capacità installata netta di circa 90 gigawatt (GW). Le società di distribuzione trasportano elettricità attraverso una rete di oltre 1,9 milioni chilometri totali. La Società ha impianti di produzione di tutti i tipi in circa 10 paesi da Alberta in Canada alle Ande centrali e fornisce a città in Sud America, tra cui Rio de Janeiro, Bogotà, Buenos Aires, Santiago del Cile e Lima.
I dati in sintesi
Iniziamo subito andando a vedere lo storico dei bilanci, da cui otteniamo diverse indicazioni utili, tra cui:
Trend di fatturato ed utili incostante nel tempo, così come una marginalità in calo (l’ultimo anno di fatturato infatti è poco significativo, specie considerando come sono andati invece i margini e gli utili).
Il tasso di crescita degli EPSd (utili per azione diluiti) è di un misero 0.3% negli ultimi 10 anni.
Stato Patrimoniale e Flussi di cassa
Tra liquidità ed investimenti a breve termine, Enel (BIT:ENEI) possiede circa 11 Miliardi, per un totale di attivo corrente intorno ai 66 Miliardi. Questo rispetto al passivo corrente (76 Miliardi) ci porta ad un equilibrio di breve termine molto precario.
Il rapporto Debt to Equity è anche qui molto precario, pari a 1.8 (tipico delle società del settore utilities comunque).
Lato flussi di cassa, quello operativo segue il trend dell’utile netto con un calo marcato negli ultimi 2 anni (costante in precedenza).
Con un FCF negativo, non possiamo parlare di rendimenti utili a riguardo.
Valutazioni
Veniamo adesso alle valutazioni, in particolare il titolo ad oggi presenta uno sconto di circa il 13% rispetto al fair value, dato intorno ai 6.8 Euro ad azione (basato sulla media di 13 modelli differenti).
Gli analisti ad oggi sono invece più costruttivi, con un target price a 7.19 Euro ed un rialzo potenziale del 20% circa.
In generale però, l’andamento incerto e debole di tutte le metriche principali, unito ad un debito eccessivo e valutazioni senza particolari sconti, mi fanno escludere il titolo dalla mia watchlist. Unica nota positiva il dividend yield, pari al 6.6%, ma sinceramente se fossi alla ricerca di dividendo prenderei società finanziariamente di maggiore qualità e che pagano il dividendo in ogni caso (anche maggiore a volte).
La prova del 9? Basta guardare il grafico storico...
Le analisi sono state effettuate utilizzando InvestingPro, link allo strumento cliccando nell’immagine o QUI.
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Alla prossima!
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