La sete di energia dell’IA ha riportato in voga il nucleare. Microsoft (NASDAQ:MSFT)si è mossa per prima, accordandosi con Constellation Energy per riavviare la centrale nucleare Three Mile Island da cui il gruppo di Redmont preleverà l’energia per alimentare le proprie banche dati.
Nelle scorse settimane Amazon (NASDAQ:AMZN) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) hanno annunciato di voler utilizzare mini-reattori nucleari (SMR) per soddisfare il fabbisogno energetico dei propri data center. E negli anni a venire la necessità di attingere da fonti alternative crescerà ulteriormente, visto che Stati Uniti e Cina non intendono restare indietro nella corsa all’Intelligenza Artificiale.
È su questi presupposti che i titoli legati al nucleare e all’Uranio, materia prima fondamentale per l’attività delle centrali, hanno registrato un’impennata nell’ultimo periodo.
Ma quali sono le azioni che potrebbero proseguire questo trend, sfruttando gli investimenti delle Big Tech?
Constellation Energy
Il primo titolo pronto a sfruttare la sete dell’IA è proprio il già citato Constellation Energy (NASDAQ:CEG) che parte da una posizione di vantaggio grazie all’accordo con Microsoft.
La società nata nel 2021 a Baltimora è cresciuta in fretta. Oggi fornisce energia a circa 2 milioni di clienti negli Stati Uniti attraverso impianti nucleari, eolici, solari, a gas naturale e idroelettrici e ha una capitalizzazione di mercato di oltre 83 miliardi di dollari al 24 ottobre.
Fonte: Investing.com
Nonostante il balzo di oltre il 50% messo a segno negli ultimi 3 mesi, gli analisti prevedono un ulteriore possibile rialzo del 5,72% rispetto ai 266,05 dollari per azione segnati in chiusura il 23 ottobre.
Il titolo vanta 13 rating buy e 6 hold.
Xcel Energy
Pronto a sfruttare la febbre da Uranio anche Xcel Energy (NASDAQ:XEL). Multiutility con sede a Minneapolis nel Minnesota, ha un market cap di oltre 35 miliardi di dollari. Nel dicembre 2018, Xcel Energy ha annunciato di voler fornire il 100% di elettricità pulita e priva di emissioni di carbonio entro il 2050, il che farà salire inevitabilmente gli approvvigionamenti da fonti nucleari.
Fonte: Investing.com
Un poll di 18 analisti fissa il target price di XEL a 68,73 dollari per azione, il 6,86% in più rispetto ai 64,32 dollari della chiusura del 23 ottobre.
Anche in questo caso il rating sul titolo è “Outperform”, con 10 Buy e 8 Hold.
Vistra Corp
Infine, sentimento bullish anche su Vistra Energy Corp (NYSE:VST), società con una capacità di circa 39GW alimentata da un portafoglio diversificato, che comprende impianti a gas naturale, solari, di accumulo di energia a batteria e, ovviamente, nucleari.
Fonte: Investing.com
I 15 analisti intervistati da Investing.com fissano il target price di Vistra a 141,41 dollari, con un potenziale di rialzo del 12,13% nei prossimi 12 mesi rispetto ai 126,11 dollari per azione del 23 ottobre.
I giudizi sul titolo sono di 14 Buy e 1 Sell.
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