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EUR in calo dopo Draghi, IPC del Regno Unito in primo piano

Pubblicato 15.07.2014, 10:40
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Come ampiamente previsto, a luglio la BoJ ha mantenuto lo status quo. La base monetaria aumenterà a un ritmo annuale pari a 60-70 mila miliardi di yen e le previsioni sull’inflazione sono rimaste invariate, con l’IPC a/a al 2,1% per l’anno fiscale 2016 e l’IPC di fondo all’1,9%. I cross con lo JPY hanno avuto un andamento contrastato a Tokyo; il Nikkei ha archiviato la seduta in positivo. L’USD/JPY è salito a 101,65, gli indicatori di trend e momentum rimangono marginalmente ribassisti. S’intravedono offerte prima di 101,75 (media mobile a 21 giorni) e 101,93/96 (media mobile a 200 giorni / base della nuvola giornaliera di Ichimoku), sopra questi livelli ci sono degli stop. La zona di supporto chiave staziona a 100,76/101,07 (minimo 2014 / minimo 10 luglio).
Dai verbali della RBA non è emerso nulla di sorprendente, anche se l’AUD/USD è stato venduto aggressivamente all’apertura dei mercati europei. La coppia è scesa a 0,9371, conferendo un tono infragiornaliero negativo alla seduta. Prima di 94,00 (media mobile a 21 giorni) si susseguono le offerte, la prima linea di supporto entra in gioco a 0,9339/54 (61,8% di Fibonacci sulla flessione da ottobre 2013 a gennaio 2014 / media mobile a 50 giorni). Le notizie relativamente buone dalla Cina dovrebbero contribuire a frenare il calo.
In Cina gli investimenti diretti esteri sono aumentati dello 0,2% su base annua a giugno, i nuovi prestiti in yuan e i finanziamenti aggregati sono cresciuti più del previsto. L’unica notizia negativa è che gli investimenti diretti non-finanziari in uscita sono calati del -5%. La massa monetaria M2 è cresciuta del 14,7% e le riserve in valuta straniera hanno raggiunto i 3.990 miliardi di USD.
Per la prima volta dalle elezioni di maggio, il presidente della BCE Draghi ha testimoniato di fronte ai parlamentari europei a Strasburgo. Mario Draghi ha ripetuto che l’inflazione dovrebbe riprendersi gradualmente nel 2015/2016, che la BCE manterrà una politica accomodante e che è pronta a utilizzare strumenti non convenzionali se sarà necessario. I mille miliardi di euro per i prestiti TLTRO potrebbero essere forniti già questo mese, la conseguente espansione del bilancio della BCE dovrebbe “esercitare pressioni al ribasso sui tassi d’interesse sui mercati monetari”. I future sul tasso d’interesse Euribor sono scesi a 99,800, l’EUR è stato venduto, anche se è riuscito a resistere. L’EUR/USD è stato offerto sopra la media mobile a 21 giorni (1,3620), gli ordini alla base ascendente di giugno-luglio hanno fatto rimanere la coppia all’interno della fascia sopra 1,3600. L’inclinazione rimarrà marginalmente positiva in caso di chiusura giornaliera superiore a 1,3595 (pivot MACD). L’EUR/GBP testa al rialzo la media mobile a 21 giorni (0,79745). Ci sono discrete offerte per le opzioni in scadenza oggi in attesa di essere attivate sotto 0,79000/300; il lato ascendente non è gremito di livelli, quindi ci sarebbe spazio per una correzione al rialzo più marcata. La prossima resistenza è ubicata a 0,80295 (76,4% di Fibonacci sul calo da marzo a luglio). L’EUR/JPY continua a essere offerta prima di 138,57 (media mobile a 21 giorni).
La coppia GBP/USD sta lentamente superando il supporto alla media mobile a 21 giorni (1,7077). Alle 08:30 GMT il Regno Unito pubblicherà il rapporto sull’inflazione di giugno, prevista debole. I mercati prevedono un’ulteriore contrazione del –0,1% su base mensile a giugno, l’IPC a/a è visto leggermente in rialzo, all’1,6% (rispetto all’1,5% di un mese fa). Gli indicatori di trend e momentum sono diventati negativi e suggeriscono un’ulteriore contrazione al ribasso, salvo che non arrivino sorprese rilevanti dai dati economici. Mercoledì sarà diffuso il tasso di disoccupazione, la media a tre mesi è prevista al 6,5% (rispetto al 6,6% dell’ultimo rilevamento).
Il calendario economico odierno prevede la pubblicazione dei seguenti dati: prezzi alla produzione e all’importazione m/m e a/a di giugno in Svizzera; vendite di abitazioni t/t del secondo trimestre in Norvegia; IPC (definitivo) a/a di giugno in Italia; IPC, IPD e IPP m/m e a/a di giugno nel Regno Unito; sondaggio ZEW di luglio su situazione attuale in Germania e attese in Germania ed Eurozona; indice Empire sul manifatturiero di luglio, vendite al dettaglio m/m, indice dei prezzi all’importazione m/m e a/a di giugno negli Stati Uniti; vendite di case esistenti m/m di giugno in Canada; scorte delle imprese di maggio negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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