Facebook (NASDAQ:FB) non riesce proprio a prendersi una pausa. Ma poi forse, almeno secondo alcuni, non se lo merita poi più di tanto.
Anche dopo anni di accuse di abusi della privacy degli utenti, e la serie di scandali di violazione dei dati in cui è stato coinvolto il colosso dei social media, l’AD Mark Zuckerberg rimane sorprendentemente ottimista e impudente.
L’ultimo colpo all’azienda californiana di Menlo Park proviene da una causa intentata la scorsa settimana da 10 stati americani, secondo la quale l’azienda avrebbe fatto un patto con Google di Alphabet (NASDAQ:NASDAQ:GOOGL) nel 2018, "in cui Facebook avrebbe accettato di non competere con gli strumenti pubblicitari online di Google in cambio di un trattamento speciale quando li avrebbe utilizzati".
Adesso, Facebook da la caccia ad Apple (NASDAQ:AAPL), sostenendo che lo sta facendo per difendere le piccole imprese. Un tempismo quanto meno interessante.
A Zuckerberg non piace il fatto che Apple abbia dato ai suoi utenti la possibilità di scegliere di non far tracciare le loro ricerche online, uno strumento usato dalle aziende di internet per indirizzare la loro pubblicità.
La posizione di Facebook si basa su uno studio di Deloitte che ha rilevato che, in media, gli inserzionisti delle piccole imprese perderebbero più del 60% delle vendite che potrebbero derivare dal loro investimento pubblicitario senza un posizionamento mirato. Inoltre, Facebook sostiene che, anche se la funzione di opt-out danneggerà le proprie entrate, in realtà si sta facendo avanti solo per difendere le piccole imprese che ne usciranno devastate.
La Electronic Frontier Foundation, un gruppo no-profit per i diritti digitali, "fondato in risposta a una minaccia fondamentale per la libertà di espressione e la privacy", si schiera con Apple in questo caso, dicendo che "la ridicola campagna di Facebook" è in realtà anti-utenti e anti piccole imprese.
La causa antitrust e l’ondata di disgusto degli investitori per le tattiche discutibili dell’azienda, sembrano essere alla base di un selloff.
Lunedì Facebook è sceso sotto il range di upward, che formava una flag ascendente. È una situazione ribassista dopo il precedente calo del 6% nell’arco di quattro giorni che ha fatto seguito al range.
La flag ha dato un’opportunità di entrata ai nuovi venditori, approfittando della domanda creata dai venditori precedenti. Il superamento al ribasso ha dimostrato che i venditori potrebbero scendere per trovare acquirenti.
Il trading range ha anche dato agli orsi la possibilità di raggruppare ed estendere un anticipo che ha preso l’ennesima roccaforte ribassista - i 100 DMA - per la prima volta dopo averla attraversata il 29 aprile. La media mobile disegna linea del collo naturale ad un pattern di continuazione di H&S, segnalando che il calo del 18% dal record del 26 agosto al 23 settembre aveva appena evitato il calo del 20% richiesto per poter dire che il titolo era entrato in un mercato ribassista.
Tuttavia, l’obiettivo implicito di 28 dollari del modello porta il prezzo faccia a faccia con la media mobile di 200 giorni, mostrandoci come le forze della domanda e dell’offerta funzionavano in armonia, mentre i 100 DMA passavano la palla ai 200 DMA.
La media mobile più grande può benissimo fornire un supporto, il che sarebbe cruciale, perché se il prezzo scende al di sotto del livello del 21 settembre, a 244,13 dollari, avrà stabilito una tendenza al ribasso, con una serie decrescente di massimi e minimi.
Se i 200 DMA non dovessero più fungere da supporto, Facebook potrebbe completare un massimo testa e spalle maggiore, a partire dal minimo del 29 giugno di 207,11 dollari.
Da notare come la linea del collo testa e spalle maggiore si adatta perfettamente al pattern di continuazione H&S attuale. .
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero attendere un nuovo downtrend nel medio termine, prima di tentare di abbassare il titolo.
I trader moderati dovrebbero andare short dopo aver stabilito il trend nel breve termine.
I trader aggressive andranno short, dopo aver completato una flag ribassista e un testa e spalle, a patto che comprendano e accettino i rischi e che abbiano un piano a cui attenersi.
Ecco un esempio:
Esempio di trade
- Entrata: 275 dollari
- Stop-Loss: 280 dollari
- Rischio: 5 dollari
- Target: 245 dollari
- Ricompensa: 30 dollari
- Rapporto rischio/ricompensa: 1:6