Il fine settimana scorso è stato caratterizzato dall'attesa "preoccupante" di ciò che Jerome Powell avrebbe detto al Jackson Hole.
È stato nuovamente un "falco" severo e cauto? molti l'hanno interpretato in questo modo. Ma non è stato proprio così.
Non c'era molto di cui aspettarsi in realtà, come detto prima delle sue parole, alleggerire i toni sull’inflazione era troppo rischioso.
Passiamo al quadro più ampio:
Naturalmente, il discorso è stato un evento "chiave" e sebbene fosse intenzionato a dare un tono aggressivo, in realtà non diceva nulla di nuovo. Il riassunto si riduce più o meno ad una frase: "Portare l’inflazione al 2% è e sarà il nostro obiettivo". Non si tratta esattamente di novità rivoluzionarie, e questo è uno dei motivi per cui il mercato ha avuto una reazione
piuttosto contenuta rispetto ai momenti antecedenti al discorso stesso.
Ad oggi le aspettative sui tassi hanno una probabilità del 20% di un aumento a settembre e una probabilità del 45% circa di un aumento a novembre
La Fed non ricorda più il 2020, quando voleva un’inflazione più elevata, adoperando l'helicopter money. Adesso vuole un’inflazione più bassa. Alla fine, la Federal Reserve come le altre banche centrali potrebbero arrivare al loro obiettivo, favorendo la disinflazione.
Passando alla Cina, gli eventi recenti stanno "assicurando" un possibile collasso:
- Country Garden è vicino al default,
- Zhongzhi Enterprise Group è in ritardo con dei pagamenti su prodotti di investimento ad alto rendimento,
- La produzione industriale è scesa al 3,7% su base annua (4,3% previsto), le vendite al dettaglio al 2,5% su base annua (rispetto al 4,0%),
- Le vendite immobiliari sono al -8,5% su base annua (rispetto a -8,1%) e la disoccupazione al 5,3% contro 5,2% (con disoccupazione giovanile che ha raggiunto i massimi storici),
- Il sistema bancario possiede $12,9 trilioni di debito pubblico (29% sul totale) ed ha un'esposizione di 58 trilioni di yuan nel settore immobiliare,
- Ha quasi il 300% di debito/Pil
Inoltre la PBOC ha tagliato i tassi di interesse, il che ha aggiunto pressioni al deprezzamento della sua valuta, lo yuan. Non si può fare a meno di ricordare la "paura" dopo la svalutazione in agosto 2015, che non solo sconvolse i mercati globali ma risvegliò anche bitcoin con la liquidità riversata. Potremmo avere una una replica simile?
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Tornando al mercato
I maggiori titoli tech, dopo il picco del 29% del 2022 come "peso" all'interno dell'S&P500 e i minimi a fine 2022 - inizio 2023, sono tornati in auge dominando l'indice e rappresentando
circa il 28% della capitalizzazione di mercato.
Al momento il settore Tech sembra essere "bloccato" al di sotto dei massimi del ciclo precedente, con la stessa candela di inversione che nel 2021 portò ad un ritracciamento di
oltre il 30%
Sebbene le cose stiano così, ampliando il quadro generale e una possibile continuazione dei ribassi, potremmo aspettarci che il valore non scenda oltre area $140.
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Intanto continuiamo ad aspettare che il silver vada al rialzo. Ma attenzione, se l'argento "strappa" al rialzo dovremmo aspettarci anche un rialzo del Gold. Infatti tendono ad essere altamente correlati, ma il primo tende a sovraperformare rispetto agli altri metalli preziosi. Se ricordate, nel 2022 (verso fine anno), l’oro è andato al rialzo ed oltre $1800 fino ai $2000 a maggio 2023 (livelli simili a marzo 2022). Allo stesso modo, nello stesso periodo il silver ha avuto una performance di oltre il 30% rispetto al bottom di ottobre 2022, per poi ritoccare i massimi di un anno a maggio 2023 ($25,681).
Dopo ciò, c'è stata l'inversione che ha portato ad allontanarsi dai preziosi.
Il livello 0,013 nel rapporto tra i due metalli, silver vs gold, rappresenta un punto di svolta decennale, cioè un livello di rotazione chiave negli ultimi cicli rialzisti. Un breakout al rialzo per l'argento rappresenterebbe uno sviluppo molto positivo per "entrambi" i metalli (l'uno trascina l'altro).
Da solo, l’argento ha portato avanti un livello "standard" di supporto, i $22,550. Tuttavia, questa non è una tendenza al ribasso.
Forse, sta volta un nuovo rally sarà "sufficiente" per far superare (finalmente) al gold i massimi precedenti, i $2070 (resistenza)
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".