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Una debole ripresa delle valute

Pubblicato 25.09.2020, 09:58

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 24 settembre 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Valute e titoli azionari hanno tentato una ripresa questo giovedì, dopo il brusco selloff di questa settimana. Mentre le valute sono rimbalzate, l’indice Dow Jones Industrial Average che era salito di quasi 300 punti intraday non è riuscito a mantenere i guadagni. Gli investitori speravano di avere buone notizie e le hanno trovate nell’ultimo report sulle vendite di case USA. Gli economisti si aspettavano un’attività del mercato immobiliare più debole ma, nel mese di agosto, sono state vendute più di un milione di case nuove, il massimo dal 2006. I tassi di interesse bassi a livelli da record e l’esodo dalle metropoli hanno alimentato la solida domanda di case nuove. Sebbene in molti mettano in dubbio la durata di questa domanda, il mercato immobiliare sarà supportato dalla prospettiva di nessun aumento dei tassi per i prossimi anni. Gli investitori hanno inoltre trovato conforto nei commenti del Segretario al Tesoro Mnuchin, che ha reso noto che riprenderà le trattative con la Presidente della Camera Nancy Pelosi su un altro pacchetto di aiuti economici. I Democratici hanno presentato un nuovo piano di stimolo da 2,4 miliardi di dollari che comprende un nuovo programma PPP. 

Incoraggianti anche i commenti del Presidente della Federal Reserve Bullard: ritiene che una piena ripresa economica sia possibile entro la fine del 2020. Detto questo, le sue prospettive sono particolarmente ottimistiche. L’attuale scetticismo riguardo all’economia ed alla ripresa è uno dei principali motivi per cui i titoli azionari non sono riusciti a mantenere il rally. I commenti del presidente della Fed Powell sono risultati identici a quelli degli ultimi giorni, avendo continuato a chiedere al governo federale di offrire più stimoli. Il dollaro mantiene i guadagni contro lo yen giapponese e continua a salire per il quinto giorno di fila contro il franco svizzero. Il report di domani sugli ordinativi di beni durevoli USA non dovrebbe avere un impatto significativo sul biglietto verde, perciò i trader delle valute cercheranno indicazioni nei titoli azionari e nei Buoni del Tesoro.

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Il maggiore beneficiario del miglioramento della propensione al rischio è il dollaro canadese. Il cambio USD/CAD, brevemente salito sopra 1,34 prima dell’apertura di New York, si è ritrovato a chiudere la giornata vicino a 1,33. Il Primo Ministro Trudeau ha affermato che il paese sta affrontando la seconda ondata ma, con 1.248 casi martedì, il numero è minimo rispetto ai 16.096 casi riportati in Francia oggi. Il governo ha agito rapidamente pianificando più stimoli che sosterranno l’economia ed incoraggeranno l’attuale ripresa. 

La sterlina è stata la seconda valuta più forte grazie al nuovo programma governativo sull’occupazione. Tutte queste misure rappresentano un tentativo per ridurre il rallentamento che avverrà inevitabilmente mentre il paese affronta la seconda ondata. Come la Francia, il Regno Unito ha riportato il numero di casi più alto dall’inizio della pandemia. I timori per le prospettive economiche hanno spinto il governatore della banca centrale Bailey a ricordare a tutti che i tassi di interesse negativi sono una possibilità.

La fiducia delle imprese migliore del previsto ha aiutato l’euro a lasciarsi alle spalle il nuovo numero record di casi di virus in Francia. A questo ritmo, non c’è dubbio che arriveranno ulteriori misure di contenimento. Sebbene la coppia EUR/USD sia andata in forte selloff questa settimana e si prepari ad un rally di sollievo, la via di una minore resistenza per la valuta è ancora verso il basso. 

Intanto, la valuta più debole è il dollaro australiano, sceso per il quinto giorno consecutivo al minimo dal 10 luglio. Dal momento che non sono previsti report economici australiani, gli investitori si preparano all’allentamento. L’attuale lockdown a Melbourne avrà un impatto drastico sull’economia. Il lockdown, che va avanti da 2 mesi e mezzo, è uno dei più rigidi e lunghi al mondo. All’inizio della settimana, il vice Governatore della RBA DeBelle ha parlato di tutte le opzioni che la banca centrale ha a disposizione per aumentare lo stimolo ed ha condiviso il suo desiderio di una valuta più debole. C’è la possibilità di un taglio dei tassi e di un Quantitative Easing ad ottobre o novembre. Al contrario, il dollaro neozelandese è salito oggi, nonostante il primo deficit commerciale dal 2006. 

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