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Focus criptovalute: Wargames

Pubblicato 22.10.2017, 16:57
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Pensando a quanto sta succedendo soprattutto quest’anno nel mondo delle criptovalute mi torna alla mente il celebre film del 1983 diretto da John Badham (Wargames-Giochi di guerra) in cui un giovane ragazzo statunitense, appassionato di informatica, riesce ad inserirsi nel supercomputer del Norad dando inizio alla partita Guerra Termonucleare Globale contro lo WOPR (War Operation Plan Response); partita nella quale assume il ruolo dei sovietici. Beh, anche in questo caso stiamo assistendo ad una sfida (privati cittadini-aziende e Stati-Governi) che è destinato a passare alla storia, e molto probabilmente a cambiarla.

Tornando invece al tema poniamoci le domande principali: cosa sono, quante sono e soprattutto conviene ancora investirci?

Cosa sono? Detto in modo semplice e molto banale, la criptovaluta è una valuta digitale basata su principi crittografici per convalidare le transazioni; ma ciò che la rende affascinante è il sistema su cui si poggia, ovvero la cosiddetta blockchain che permette il completo anonimato e la totale sicurezza. La blockchain è una sorta di lista digitale dove vengono registrate in tempo reale tutte le transazioni effettuate dai possessori di valute elettroniche. Ma il sistema non ha un proprietario unico che ne garantisce il funzionamento (es. Banca Centrale) ma bensì si sostiene grazie alla potenza di calcolo dei computer degli utenti che partecipano al network (nodi di distribuzione) che in cambio del loro supporto ricevono come “pagamento” i nuovi “tagli” che vengono messi in circolazione

Quante sono? Tra le maggiori se ne considerano circa un migliaio ma le più affermate che “fanno mercato” quasi si contano sulle dita di una mano:
1) il bitcoin (BTC). La prima del suo genere è conosciuta da tutti; fu creata nel 2009 da un utente internet che si faceva chiamare con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ed ancora oggi la sua identità non è stata accertata. Dal primo giorno di “quotazione” (19-07-2010) a 0.06 USD ora ne vale 6.116 USD alla chiusura di Venerdì (è sui massimi storici), con capitalizzazione a 97 Mld. circa
2) Ethereum (ETH). Lo sviluppo della piattaforma omonima è inziato nel Dicembre 2013 ed oggi, a detta di molti, è destinata a sorpassare la “rivale” Bitcoin forse già nel prossimo anno. Perché? Mentre Bitcoin ha mostrato tutte le potenzialità della blockchain solo nella gestione della criptovaluta, Ethereum ha trasformato il network da solo scambio monetario ad una rete di interazione per contratti aziendali con cui gestire un vasto numero di operazioni. E proprio nel 2017 ha costituito l’Ethereum Enterprise Alliance, ovvero un enorme consorzio di scienziati, start-up e grandi imprese che hanno come unico obiettivo quello di far crescere questa tecnologia e tra i cui fondatori ci sono brand di calibro mondiale come Microsoft (NASDAQ:MSFT), Intel, JP Morgan, per citarne solo alcuni. E la “quotazione”? Da 2.83 USD (07-08-2015) a 302.00 USD di Venerdì (max a 398.43 USD il 12-06-2017) con una capitalizzazione di 28.31 Mld. circa
3) Ripple (XRP). Si tratta più che altro di una rete per elaborare debiti piccoli e grandi, i famosi “pagherò”. L’obiettivo del sistema è quello di consentire alle persone di liberarsi delle classiche reti finanziarie (carte di credito, banche, PayPal ecc…) così da non dover pagare commissioni, cambi di valuta o per non incorrere in ritardi. Attualmente sono molte le banche che la utilizzano come piattaforma per elaborare le proprie transazioni; e tra queste ci sono Unicredit (MI:CRDI), UBS e Santander. “Quotazione” da 0.0058 USD (04-08-2013) a 0.2105 USD (max a 0.2798 USD il 08-10-2017) e capitalizzazione a 7.82 Mld. circa
4) Litecoin (LTC). Quarta criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato, è nata nel 2013 ed è molto simile a Bitcoin e qualcuno la indica come probabile successore (personalmente, a riguardo, ho seri dubbi). Ha tre differenze fondamentali rispetto a Bitcoin: una conferma più veloce delle operazioni, produce il quadruplo di unità monetarie e utilizza scrypt nel suo algoritmo proof-of-work. “Quotazione” da 4.299 USD (28-04-3013) a 59.97 USD (max a 85.74 USD il 01-09-2017) con capitalizzazione di 3.05 Mld. circa
5) Dash (DASH). Originariamente noto come Darkcoin, è una versione del Bitcoin con un maggiore interesse alla segretezza; offre più anonimato in quanto funziona su una rete decentralizzata di mastercode che rende le transazioni quasi impossibili da intercettare. “Quotazione” da 0.2138 USD (14-02-2014) a 287.20 USD (max a 393.46 USD il 26-08-2017) e capitalizzazione a 2.14 Mld. circa
6) Monero (XMR) sesta criptovaluta per capitalizzazione (1.33 Mld. circa) e con “quotazione” che da 2.4737 USD (21-05-2014) è passata a 88.13 USD (max a 141.71 USD il 01-09-2017). E’ stata creata nell'aprile 2014 e si focalizza sulla privacy. E’ l’esempio più importante dell’algoritmo criptovalutario, inventato per implementare quella tutela che a Bitcoin manca. Se si utilizzano bitcoin ogni transazione viene documentata nella blockchain così da poter tracciare l’operazione. Con l’introduzione di un concetto chiamato ring-signatures, l’algoritmo Monero è stato capace di eliminare questo processo

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Conviene ancora investirci? Come sempre bisognerebbe essere nel posto giusto al momento giusto. Se è vero che chi ha creduto fin dall’inizio in questa avventura pioneristica è oggi diventato multimilionario è altrettanto vero che forse non tutto può definirsi perduto. Se pensiamo che gli utenti Internet sono circa 3,5 Miliardi (più o meno la metà della popolazione mondiale) e che la cripto economia, a qualche mese fa, aveva un peso di “solo” 60 Mld. di dollari circa (lo 0,17% del PIL del G7) lo spazio sarebbe ancora impressionante. Il problema è puntare sulle criptovalute o start-up “giuste” a fronte dei profondi cambiamenti che comunque ci aspettano ma dei quali ancora non abbiamo le complete risposte. Che fine faranno le valute nazionali (contanti)? E i beni rifugio come Oro ed Argento? Tutti gli Stati Nazionali concorderanno sulla legalizzazione delle criptovalute? Ci sarà il giorno in cui potremo “creare” criptovalute con un semplice PC di casa?

ULTERIORE BREVE APPROFONDIMENTO:
Due date da ricordare per il Bitcoin. Mercoledi 25 Ottobre, dopo la prima avvenuta l’ 1 Agosto 2017 con la nascita del bitcoin cash, avverrà la seconda scissione che darà la vita al bitcoin gold. Il 18 Novembre invece ci sarà l’implementazione di un nuovo protocollo dal quale potrebbero riacutizzarsi i contrasti tra sviluppatori e miner. E non è detto che questo possa portare bitcoin ad una terza scissione

In Italia, essendo le criptovalute ritenute legali, le plusvalenze sono tassabili? In base alla risoluzione 72/E dell’Agenzia delle Entrate non sono tassabili se sussiste la volontà non speculativa? Ovvero se il conto-trading con criptovalute rimane al di sotto di € 51.645,69 per almeno 7 giorni. Attualmente però sul sito delle Agenzie delle Entrate sono consultabili solo le due circolari 72 e 172, ma non più la risoluzione 72/E.

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