Il dollaro USA ha riacquistato un po’ di vivacità grazie a dati decisamente positivi (ieri vendite al dettaglio sopra le attese) nonostante i membri FED continuino a utilizzare toni accomodanti suggerendo l’ormai certo taglio dei tassi. Oltre alle vendite al dettaglio anche la produzione industriale ha ridato fiato ai tori del biglietto verde ma potrebbe trattarsi di un semplice rimbalzo in vista di una seconda parte d’Estate all’insegna della debolezza. Il presidente della Fed, Powell, ha ancora una volta ribadito che il FOMC avrebbe "agito in modo appropriato" per assicurare l’obbiettivo inflazione del 2%, mentre il membro votante Charles Evans ha parlato di un taglio di 50 punti base per contribuire a spegnere i focolai inflattivi. A questo punto il modo in cui il FOMC comunicherà il taglio dei tassi e potenzialmente ulteriori tagli in autunno saranno i movers capaci di regolare le prospettive per la seconda metà dell’anno.
Detto del dollaro, la sterlina continua a perdere terreno raggiungendo il minimo da oltre due anni. L’effetto Jonson si fa sentire, la spinta verso un "no deal" Brexit è un’ipotesi sempre più realistica e il mercato sta già scontando tale scenario.
Il rally di Wall Street nel frattempo sembra aver perso un po’ di smalto, ieri l’S&P 500 è sceso del -0,3% a 3004 punti. I futures statunitensi stanno provando a preannunciare un’apertura positiva, ma sui mercati asiatici abbiamo visto ancora debolezza con il Nikkei -0,2% e lo Shanghai Composite -0,1%. Nelle materie prime abbiamo un oro in cerca di supporto, così come anche il Petrolio dopo le forti vendite di ieri.
Sul calendario economico abbiamo avuto dati UK sull’inflazione sostanzialmente in linea con le attese mentre per quanto riguarda l’Eurozona registriamo una crescita superiore alle attese. Attenzione anche al dato inflattivo del Canada, ore 14:30, mentre per quanto riguarda gli Stati Uniti avremo dati rigurdanti i permessi di costruzione. Le scorte di petrolio delle 16:30 dovrebbero mostrare un altro calo settimanale di -3,4 milioni di barili (-9,5 milioni di barili la scorsa settimana).